«Meghan Markle ha lasciato la famiglia reale perché era meno importante di Kate»: lo rivela un libro verità

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«La principessa Diana che prendeva il sole mezza nuda in terrazza, incurante degli elicotteri in zona, e si travestiva per fare passeggiate anonime nel parco vicino casa. La principessa Margaret che minacciava il marito, promettendo di andare a letto con uno dei suoi amici. E Meghan Markle che, affannandosi a interpretare a perfezione il suo ruolo di principessa (tentando di arrivare a imitare Lady Diana), ha urlato a uno dei domestici di Kate, dando inizio alla faida che ha portato alla fuoriuscita dei Sussex dalla corte britannica.

Intervista in anteprima

Solo alcune delle rivelazioni che Tom Quinn – collaboratore di testate come il Times e il Daily Mail, oltre che autore di numerose biografie reali – fa nel suo nuovo bestseller Kensington Palace: An Intimate Memoir from Queen Mary to Meghan Markle, uscito il 14 maggio in Gran Bretagna, e che iO Donna.it ha potuto intervistare in anteprima anche nel nuovo episodio del podcast God Save the Queen, on line lunedì 18 maggio.

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A destra la cover del libro, uscita nelle librerie inglesi il 14 maggio, e l’autore, il giornalista e scrittore Tom Quinn (credit Katy Guest)

Le fonti? I domestici

Tom Quinn ha ricostruito la storia della residenza reale, dove nel corso delle decadi hanno vissuto numerosi membri della famiglia reale, soffermandosi sui suoi inquilini più famosi fino alle coppie più recenti, i Cambridge e i Sussex. Si è basato sui dettagliati racconti di numerosi ex domestici e assistenti che hanno svelato al giornalista retroscena utili. In cambio dell’anonimato, naturalmente, in virtù dell’accordo di segretezza che da dieci anni impone Buckingham Palace, rivela l’autore.

«Harry e Meghan fanno le vittime»

Inevitabile un commento sulla Megxit e sulla scelta dei duchi di Sussex di scrivere un memoir, Finding Freedom. «Cercheranno di raccontare la loro verità e di passare per le vittime di tutta questa faccenda; in realtà la verità sembrerebbe un po’ diversa. Ma sarà comunque un punto di vista che interesserà tutti». Per Quinn, il paragone tra Harry e Meghan e il duca e la duchessa di Windsor è inevitabile. «Ci sono molte cose in comune: le due donne entrambe americane e l’esilio di due royals alla ricerca di un ruolo».

«Sempre seconda a Kate»

«Inizialmente, Meghan e Kate erano diffidenti tra loro, ma andavano abbastanza d’accordo. Perché non avrebbero dovuto?», rivela Quinn. «Erano molto vicine in termini d’età, entrambe sono persone molto carine. Ma Meghan si è resa conto molto presto che, pur impegnandosi parecchio, non avrebbe mai potuto arrivare allo stesso rango di Kate. William sarebbe sempre stato destinato a diventare re, e Kate regina consorte. Pur dimostrandosi molto forte e ambiziosa, Meghan non avrebbe mai potuto arrivare a quel ruolo. Sarebbe sempre finita al secondo posto. E io penso che lei abbia trovato molto difficile adeguarsi».



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«Ha continuato a recitare»

Continua Quinn: «Credo anche che, a causa del suo background di attrice di successo negli Stati Uniti, quando è diventata una principessa Meghan ha pensato di essere ancora sul set. Voleva interpretare un ruolo che le avrebbe permesso di mostrare le sue abilità di attrice. Però così ha quasi forzato un po’ troppo le cose. Il segreto dell’essere un reale – e Kate è molto brava in questo – è rilassarsi nel ruolo. Non occorre fare nulla, non occorre essere una principessa, perché lo si è già. Non è una parte da recitare».

«Ha trattato male un domestico di Kate»

«Purtroppo cercando di recitare la parte della royal, Meghan Markle è diventata sempre più suscettibile e permalosa. Credeva che nessuno le desse quel rispetto e quell’attenzione che pensava di meritare. Così, quando uno dei domestici di Kate in Kensington Palace, come mi hanno raccontato, ha detto di avere altro da fare prima di poterla aiutare, pare che Meghan si sia impuntata e che abbia esclamato: “Come osi parlami in questo modo!”», prosegue Quinn.

«Lesa maestà»

«Probabilmente le è parso di essere ignorata, messa da parte. Ma il domestico non era stato per niente rude, si era limitato solo a dire che non lavorava per lei e che prima doveva fare un’altra cosa. Non credo che Meghan Markle avesse l’intenzione di dimostrarsi scortese alzando la voce, ma l’episodio venne riferito a Kate, che ci rimase male. Dopodiché, ogni volta che sono apparse entrambe in televisione, è stato il linguaggio del corpo a rivelare questa leggera freddezza tra le due. Kate si è resa conto che Meghan era una bomba inesplosa e che bisognava stare attenti proprio perché avrebbe potuto esplodere da un momento all’altro. E questo è stato l’inizio all’attrito tra le due duchesse», prosegue Quinn.






«Meghan voleva essere Lady D»

«I domestici sono stati e sono ancora poco gentili nei suoi confronti perché la considerano permalosa. La chiamano “princess pushy”, la principessa troppo aggressiva. E si sono accorti anche che per un certo periodo stava cercando di adottare alcuni dei comportamenti e il modo di parlare di Diana. Stava cercando di trasformarsi in una versione annacquata di Lady Diana, in una nuova principessa del popolo. E si riferivano a lei in modi poco piacevoli. Ma ciò deriva anche dal tentativo di Meghan di recitare il ruolo di principessa. Un grosso errore da parte sua. Avrebbe fatto meglio a rilassarsi, perché non c’era bisogno di preoccuparsi del suo status. Non era una “top dog”, ma era comunque molto vicina al top».

«Kate gradevole»

«Le persone con cui ho parlato e che hanno lavorato con William e Kate pensano che Kate sia davvero poco esigente. Il suo background è molto stabile, quella dei suoi genitori è un’unione molto felice e anche da ragazzina veniva sempre descritta come molto disponibile. Secondo me, non poteva esserci una preparazione migliore per entrare a far parte della famiglia reale. Questo perché, non essendo molto esigente con le persone che lavorano per lei, ed essendo invece sempre molto gentile, finisce col piacere molto a tutti. Perché ai domestici, agli assistenti e a tutte le persone che entrano in contatto con lei, Kate piace perché non perde le staffe. Si arrabbia ma non è aggressiva».

«Markle permalosa»

«Invece per Meghan deve essere stato difficile entrare a far parte di un mondo in cui già esisteva una principessa senior, Kate, che piace a tutti. Qualcuno ha detto che la Markle è permalosa e volitiva. E i domestici devono aver pensato fin dall’inizio che la duchessa stava forzando la mano in maniera un po’ troppo esagerata, e forse era un po’… non voglio usare il termine “aggressiva”, ma lo è in un certo senso. Troppo sicura di sé».

«Ricordano Wallis Simpson e Edoardo VIII»

«Ho idea che diventeranno come Wallis Simpson e Edoardo VIII. Dopo l’abdicazione, i due Windsor si ritrovarono improvvisamente un po’ smarriti. Non avevano più un ruolo da svolgere. E secondo me, quando Harry e Meghan hanno deciso di non continuare più a fare i working royal, si sono messi in una posizione molto simile. E molto simile è stata anche la loro reazione. Anche loro sono andati in esilio. Come sappiamo, il duca e la duchessa di Windsor vissero a Parigi per decadi, ma non furono mai veramente felici.

«Harry è in difficoltà»

«Il duca non aveva più un ruolo, non poteva essere una persona normale, con un lavoro ordinario, ma non poteva neppure comportarsi più come un reale. E io temo che Meghan e Harry si ritroveranno in una situazione simile. Harry sta già avendo delle difficoltà in America, perché per tutta la sua vita ha fatto parte della famiglia reale, un’organizzazione unica anche se piuttosto bizzarra, ma ora sta cercando di rifarsi una vita in California. Temo che, inevitabilmente, per lui sarà molto difficile adattarsi all’esilio, proprio come lo fu per il duca di Windsor».

«Meghan è tenace»

«La cosa che mi preoccupa è che, a causa della sua infanzia complicata e della morte della madre, quando Harry aveva appena 12 anni, per lui sarà difficile perché fa molto affidamento su Meghan, che è una persona molto forte, proveniente da una cultura molto diversa. In Inghilterra, all’interno della stessa famiglia reale, gli uomini tendono a non essere ambiziosi o competitivi, mentre Meghan proviene da un mondo in cui, dal momento in cui nasci, ti viene detto che devi essere il migliore, devi lottare per raggiungere la vetta più alta. Harry non ha bisogno di lottare per raggiungere la vetta più alta ma Meghan lo costringe a farlo».

«Harry deve trovare la sua bussola»

«Harry ha detto: “Ciò che Meghan vuole, Meghan ottiene”, il che sta a indicare che in realtà è Meghan ad aver orchestrato tutto questo. Da una parte ciò renderà più facile per Harry andare avanti, ma dall’altra sarà più difficile per lui trovare un ruolo diverso, perché non è una persona tenace.  Meghan è quella tenace. E proprio come dicevamo per il duca e la duchessa di Windsor, se sei un principe, il nipote della regina Elisabetta non puoi andare a lavorare in un bar. Potrebbe dedicarsi a cause benefiche negli Stati Uniti, ma anche questo sarebbe complicato perché Harry finirebbe col fare sempre affidamento sul fatto che è un membro della famiglia reale, pur continuando a dire che non vuole esserlo più. Quindi penso sia possibile, ma difficile, che riesca a trovare un nuovo ruolo».

Ascolta il podcast gratuito sui reali inglesi

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