Tachipirina in gravidanza: quali sono le reali controindicazioni?

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La tachipirina in gravidanza è da considerarsi un farmaco sicuro, perlopiù utile in caso di mal di testa, mal di schiena o febbre che potrebbero sopraggiungere durante i 9 mesi prima del parto. Riguardo l’uso del paracetamolo se ne sentono tante: c’è chi dice che potrebbe compromettere la salute dei figli maschi inibendo la produzione di testosterone. 

Tachipina in gravidanza: è sicura?

La tachipirina è uno dei farmaci più sicuri in gravidanza, si può assumere senza rischi e senza troppe preoccupazioni, indicato soprattutto quando si ha febbre alta o qualche dolore articolare. C’è da dire che negli ultimi anni alcuni studi hanno sollevato l’ipotesi che l’assunzione di questo farmaco durante i 9 mesi d’attesa potrebbe comportare qualche rischio per il feto, in particolare il problema sarebbe legato ai feti di sesso maschile.
Nello specifico si tratterebbe della possibilità che il paracetamolo inibisca la normale produzione di testosterone, l’ormone sessuale tipico dei maschi, e questo a lungo andare potrebbe tradursi in un aumento del rischio di infertilità o di alcune forme di cancro.
Ma come stanno davvero le cose? È il caso di preoccuparsi? Le indicazioni generali per l’assunzione del paracetamolo in gravidanza restano valide o cambia qualcosa?

Si può assumere tachipirina in gravidanza?

Nonostante i risultati di questo studio, in gravidanza il paracetamolo è considerato sicuro ed è il farmaco da scegliere sempre come antipiretico (per abbassare la febbre) e analgesico, ma ovviamente va preso solo quando serve, considerando la dose minima ed il minor tempo possibile, in modo da essere assolutamente innocuo per il bambino che si porta in grembo.
A meno che non ci siano controindicazioni personali come ad esempio un’accertata allergia al principio attivo, la futura mamma può tranquillamente assumere la tachipirina in gravidanza se ha febbre alta o dolori intensi.

tachipirina in gravidanza© IStock

Rischi e benefici della tachipirina in gravidanza

Come regola generale che vale anche per la tachipirina in gravidanza, dovremmo ricordarci di assumere i farmaci solo quando ce n’è davvero bisogno e non così frequentemente. Spesso invece, al minimo segno di malessere preferiamo già prendere qualcosa che ci faccia stare meglio. Soprattutto durante la gestazione, un uso frequente e spropositato di farmaci di ogni tipo è assolutamente da evitare. Un esempio lampante è la febbre: fino a 38° si potrebbe fare a meno, ma molti assumono la tachipirina già quando il termometro segna 37,5°.

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Dobbiamo considerare che anche i farmaci più sicuri possono avere qualche minimo o raro effetto collaterale, perchè il rischio zero non esiste, per questo bisogna fare, caso per caso, un’attenta valutazione del rapporto tra rischi e benefici.


Oltre a quanto già accennato, ovvero che il paracetamolo potrebbe inibire la produzione di testosterone con conseguenze serie per i figli maschi, sembrerebbe che il farmaco possa accentuare situazioni di asma e ADHD, disturbo da eficit di attenzione / iperattività.

Non ci sono prove sicure di tutto ciò, ma solo alcuni studi che hanno dato risultati ancora molto discutibili. Di conseguenza vogliamo ribadire che la tachipirina in gravidanza continua ad essere sicura, soprattutta se presa solo quando serve davvero, senza mai eccedere nella dose consigliata e soprattutto evitando un’assunzione prolungata.

 

come prendere la tachipirina in gravidanza© IStock

Come assumere la tachipirina in gravidanza: dosi e tempistiche

Come indicazione generale la tachipirina può essere presa per un massimo di 3 grammi nell’arco delle 24h. Se per svariati motivi la dose risulta più alta, è necessario rivolgersi subito al medico che farà degli accertamenti. Il rischio più grave, se si va oltre i 5 grammi di paracetamolo in un giorno, riguarda il fegato, che potrebbe esserne compromesso.
Per quanto riguarda la gravidanza, anche se il farmaco può oltrepassare la barriera della placenta, se ci si attiene strettamente alle dosi giornaliere, la tachipirina è un farmaco analgesico adatto ad essere assunto in gravidanza. Il paracetamolo si trova in commercio in formato da 500 mg oppure 1000 mg e le compresse si possono ingerire fino a 3 al giorno con un intervallo tra le diverse somministrazioni non inferiore alle 4 ore. Il consiglio che ti diamo, soprattutto se sei incinta, è di chiedere consiglio al medico.

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Tachipirina in gravidanza nel 1° e 2° trimestre

Come abbiamo visto fino a qui, la tachipirina in gravidanza è uno dei farmaci che si possono prendere con maggiore sicurezza. Secondo alcuni studi e test condotti di recente su campioni di gestanti che hanno assunto paracetamolo nel periodo tra il 1° ed il 2° trimestre di gravidanza, è stato rilevato un aumento del rischio problemi alla parete addominale nei neonati esposti a combinazioni di sostanze analgesiche. Si tratta comunque di risultati provvisori, che quindi non devono essere presi alla lettera. In ogni caso, se sei incinta e ti rendi conto di aver bisogno di un analgesico, rivolgiti al medico anche e soprattutto per indagare le cause del malessere.

 

tachipirina in gravidanza© IStock

Tachipirina in gravidanza: cosa accade nel 2° e 3° trimestre?

In un altro caso, si è visto che se una donna incinta assume tachipirina tra il 2° e 3° trimestre di gestazione, potrebbe esserci un aumento del rischio di asma nei bambini. Anche in questo caso non tutti sono concordi con questo tipo di ricerca condotta, ed i dati finali sono assolutamente provvisori e non attendibili. Altri studi più recenti hanno invece trovato una correlazione tra l’assunzione prolungata di tachipirina in gravidanza (28 giorni o più) e l’alterazione dello sviluppo psicomotorio o comportamentale dei bambini con manifestazione di iperattività, disturbo da deficit dell’attenzione, ecc…

Tachipirina in gravidanza e allattamento

Assumere tachipirina durante l’allattamento può far male al bambino? La regola è sempre la stessa: se ci si attiene alle dosi terapeutiche consigliate o suggerite dal medico, il farmaco risulterà sicuro anche durante la fase delicata dell’allattamento. Quello a cui bisogna fare attenzione in via precauzionale, è una somministrazione dell’antidolorifico in contemporanea ad altri farmaci come l’aspirina e l’ibuprofene. Tutti questi principi attivi non devono essere assunti a partire dalla 28-30esima settimana di gravidanza perché potrebbero avere degli effetti collaterali dannosi per la circolazione fetale.

Tachipirina in gravidanza e fertilità

Una ricerca recente ha concluso che il paracetamolo (Tachipirina, Efferalgan, ecc. ) potrebbe compromettere la futura fertilità della prole femminile se la madre lo assume durante la gravidanza. Ma quanto c’è di vero in tutto ciò? Al momento questa ipotesi non trova appigli certi e quindi i medici ed i ginecologi continuano a consigliare la tachipirina come farmaco sicuro anche in gravidanza.
E cosa sappiamo sulla fertilità di feti maschi? Anche in questo caso i ricercatori invitano alla cautela: sarebbe inutile a facili conclusioni demonizzando un farmaco che in diverse situazioni cliniche risulta essere efficace e sicuro.

 

tachipirina in gravidanza e ritardo nel linguaggio© GettyImages

La tachipirina in gravidanza porta ad un ritardo nel linguaggio?

L’assunzione di paracetamolo in gravidanza può ritardare lo sviluppo nel linguaggio nei bambini (in particolar modo nei figli maschi), ma sarà davvero così? Anche in questo caso stiamo riportando i risultati di uno studio che sembrerebbero confermare questa supposizione. In effetti durante un test con dei bambini nati da madri che hanno fatto spesso ricorso a farmaci analgesici e antipiretici in gravidanza, si è rilevata una riduzione del QI e maggiori problemi di comunicazione.
Un aspetto importante da tenere in considerazione è che l’aumento del rischio sembra essere direttamente proporzionale alla durata dell’esposizione: ovvero se non si può fare a meno di assumere il paracetamolo durante la gravidanza, bisognerebbe almeno limitare il trattamento farmacologico al minimo indispensabile.

Paracetamolo e autismo: c’è una connessione?

Come abbiamo visto fino a qui, sono tante le supposizioni che si fanno intorno all’uso della tachipirina in gravidanza. Se per alcune è subito palese la non attendibilità, per altre è bene approfondire ed ampliare gli studi. Prima di concludere questo articolo, vogliamo riportare anche i risultati di uno studio che vede una correlazione tra autismo e uso del paracetamolo.
E’ stato coinvolto un campione di mamme con i rispettivi figli e come primo step hanno dovuto rispondere a delle domande riguardo l’uso della tachipirina. In questo modo è stato possibile dividerle in 3 gruppi:

  • donne che non avevano mai preso paracetamolo in gravidanza
  • donne che avevano fatto uso saltuario di tachipirina in gravidanza
  • donne che soprattutto nel primo periodo della gravidanza, avevano assunto tutti i giorni paracetamolo.

A questo punto sono stati valutati i bambini attraverso dei test ad hoc ed in effetti sembrerebbe che quelli nati da madri che hanno fatto assiduamente ricorso al paracetamolo, presentassero segni di autismo. Vogliamo precisare che i medici coinvolti non sono stati in grado di delineare un vero e prorpio nesso tra le due cose, quindi ancora una volta si tratta di informazioni da prendere con cautela.

 

I problemi della gravidanza secondo Line Severinsen© Instagram Line Severinsen

 

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Fonte articolo Alfemminile

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Redazione MusaNews
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