Shopping compulsivo: dal piacere di comprare all’ossessione dell’acquisto

0
- Annuncio pubblicitario -

Comprare è una necessità a volte, molto più spesso comprare è un piacere, un puro divertimento, altre volte infine comprare è una vera mania. Hai mai pensato che fare shopping oltre che gratificante potrebbe essere anche un modo per perdere alcuni chili senza stress?

Shopping compulsivo: riconoscere i sintomi con la psicologia

Come fare a capire se lo shopping per te si è trasformato da un piacevolissimo hobby a una vera e propria ansia, una droga di cui letteralmente non riesci a fare a meno? Continuando a leggere scoprirai tutti quei comportamenti che rappresentano un chiaro indizio di shopping compulsivo! Quando la vera necessità insomma non è comprare, ma spendere soldi per il solo gusto di farlo accumulando cose di cui non hai affatto bisogno. C’è un limite tra piacere anche estremo e vera patologia e va riscontrato nel comportamento dello shopper. Secondo gli esperti chi ha una patologia letta all’acquisto compie infatti dei comportamenti ricorrenti e facilmente identificabili. Dei veri e propri sintomi, insomma, di quella è che una malattia a tutti gli effetti e come tale non va sottovalutata in nessun caso.
Pensare continuamente allo shopping sia fisico che virtuale, online. Comprare soprattutto quando si è di cattivo umore per sentirsi meglio, sia quando sei nervosa che triste. Comprare per gratificarsi, per sorridere e per sentirti più all’altezza di una situazione sono tutti campanelli d’allarme a cui prestare molta attenzione. Un altro segnale di patologia è comprare talmente tanto da limitare i propri impegni, da evitare impegni di lavoro o appuntamenti in agenda a causa di un’irrefrenabile voglia di comprare. Anche scegliere di comprare meno magari per ragioni di spazio o anche economiche, e poi non riuscire a portare avanti il proposito potrebbe essere un tipico comportamento da compratore compulsivo. Così come chi si sente male all’idea di non poter fare shopping o chi sente di dover comprare sempre di più ogni giorno per poter stare bene. Infine un altro campanello d’allarme viene dall’acquistare cose di cui non hai bisogno finendo per compromettere il tuo stesso benessere circondandoti di cose che non ti servono e che inevitabilmente non ti renderanno felice e anche privandoti di soldi che potresti destinare a ben altri scopi!


Una spesa pazza capita a tutte!

Certo per shopping compulsivo non si intende un acquisto folle che di tanto in tanto (spesso raramente) ci regaliamo per gratificarci. Una piccola follia insomma è un comportamento positivo per la nostra autostima che ci fa sentire bene. Lo shopping compulsivo è invece qualcosa di più forte di noi: si viene letteralmente sopraffati dall’impulso all’acquisto di oggetti senza senso e dal pensiero fisso dello shopping in quanto tale. Ti viene l’ansia, e allora per mandarla via devi comprare e basta. Non importa cosa né come: l’idea di tornare a casa a mani vuote ti mette ansia e ti fa andare in panico. Una spesa folle, insomma, non deve allarmarti ed è probabilmente un toccasana capace di contrastare lo stress. Capita a tutti…soprattutto alle vip!

- Annuncio pubblicitario -
Jennifer Aniston© Getty
Belen Rodriguez© Getty
Angelina Jolie con i figli© Getty
Elisabetta Canalis© Getty
Jennifer Lawrence© Getty
Silvia Toffanin© Getty
Penélope Cruz© Getty
Alessia Marcuzzi© Kikapress


Chi soffre di shopping compulsivo?

In Italia soffre di questo disturbo il 5% della popolazione. In prevalenza si tratta di donne tra i 30 e i 40 anni, di classe sociale media. Pare che le donne sia addirittura l’80% dei compratori compulsivi italiani. Cosa comprano? Abiti, gioielli e prodotti cosmetici e di bellezza. Non vanno sottovalutati poi i compratori online, chi acquista su internet (in Italia più di 20 milioni di persone) si concentrano in prevalenza su articoli sportivi, viaggi e vacanze. Gli uomini che soffrono di shopping compulsivo sono un numero minore. Solitamente preferiscono acquistare attrezzi sportivi, telefonini, computer e altri apparecchi elettronici perché la tecnologia li appaga maggiormente.



Ecommerce: per acquistare online basta un click

Il moltiplicarsi negli ultimi anni degli ecommerce ha aumentato i compratori compulsivi, perché comprare da un pc permette a chi soffre di questa patologia di nascondersi dietro uno schermo. E poi comprare grazie agli commerce è facile e veloce, praticamente basta un click sul telefono o sulla tastiera. L’impulso all’acquisto su internet è irrefrenabile e ancora più istintivo dell’acquisto faccia a faccia in negozio. È bene ricordare che chi soffre di shopping compulsivo ha coscienza del fatto che ha una malattia ma non riesce a fermarsi. Nel momento dell’acquisto è consapevole che non ha necessità di ciò che sta per comprare, ma comprare, appunto, indipendentemente da cosa e da come, rappresenta per lui una priorità assoluta. Dopo lo shopping il compratore compulsivo prova infatti sensi di colpa e vergogna, spesso si nasconde e nega di aver acquistato o inventa eccezionali promozioni e prezzi stracciati in modo da giustificare il più possibile la sua spesa. Molto spesso lo shopping compulsivo è causa di litigi tra le coppie e di problemi finanziari nelle famiglie italiane.

- Annuncio Pubblicitario -

© GettyImages-


Compratori compulsivi: le cause

Abbiamo visto che in maggioranza sono le donne a dedicarsi allo shopping compulsivo. Ma perché si diventa compratori compulsivi? Spesso il disturbo inizia a manifestarsi nell’adolescenza e fortunatamente tende a ridursi con l’età. Le cause di questa dipendenza per gran parte al femminile sono da riscontrarsi sia nei problemi di ansia, scarsa autostima, dal desiderio di accettazione e depressione e dallo stress delle giovani donne che nella eccessiva estroversione tipica di alcune donne di questa età. Adolescenti e giovani donne molto estroverse infatti desiderano un ruolo nella società e acquistano sempre più frequentemente per poter sfoggiare nuovi look e imporre la propria personalità. Le donne con problemi di depressione o con scarsa autostima scelgono di acquistare per tirarsi su il morale, per eliminare quella sensazione di umore basso e regalarsi dei piccoli momenti di felicità che danno un senso alla giornata ma purtroppo sono solo un’illusione perché durano il tempo di tornare a casa cariche dei loro sacchetti.

© GettyImages

Come prevenire il disturbo da shopping compulsivo

Il disturbo da acquisto compulsivo è una vera e propria “dipendenza comportamentale” paragonabile alla dipendenza dal sesso e quella dall’esercizio fisico. Guarire senza l’aiuto di un esperto non è facile, così come cercare di prevenire l’insorgenza della patologia perché la nostra società in maniera neanche troppo velata ci spinge al consumismo quotidianamente creando in noi una serie di necessità indispensabili che magari neanche avremmo mai immaginato pochi anni fa. Per tutti i comportamenti compulsivi, dal gioco d’azzardo agli acquisti sfrenati e anche all’abuso dell’alcool o dell’assunzione di droghe può essere molto utile intraprendere un percorso di psicoterapia o terapie farmacologiche mirate o ancora interventi psico-sociali.


Quando acquistare diventa ossessione

Lo shopping compulsivo ha come abbiamo visto molti punti in comune con le dipendenze da sostanze. Chi ne soffre infatti attraversa solitamente 4 diversi fasi. La prima di queste è la fase di tolleranza che porta la persona ad acquistare ogni giorno e ogni giorno di più per placare le loro tensioni. A questa fase segue uno stato di craving che consiste nell’ossessione, l’impulso irresistibile e l’incapacità di controllo che spinge ad una compulsione all’acquisto di oggetti per alleviare tensioni e malesseri. Chi soffre di shopping compulsivo passa, proprio come chi ha dipendenza da droghe, in una fase di astinenza: non acquistando lo shopper compulsivo prova stress, sta male. Ma male davvero, anche fisicamente. Tutto quello che vorrà fare è passare alla fase quattro, quella della perdita del controllo, quella in cui la pulsione ha la meglio e la persona compra credendo che l’oggetto che ha di fronte gli sia indispensabile per poi cadere nello sconforto e nel senso di colpa di non essere stato capace di resistere ancora una volta all’impulso dell’acquisto. Questa psicologia è tipica dell’acquistare seriale, malato di shopping compulsivo.

Se ti riconosci in questi sintomi e in queste sensazioni, rivolgiti a un medico e lasciati aiutare a ritrovare il reale piacere di fare shopping senza eccessi!

- Annuncio pubblicitario -