Ha ancora senso parlare di sesso forte e sesso debole? Di sicuro in Italia e nel resto del mondo c’è ancora tanta strada da fare verso una reale parità tra i sessi. Questo perché la cultura del nostro tempo e la società in cui viviamo sono ancorate ad una visione vecchia e tradizionalista che continua a considerare le donne, nel lavoro come nella vita, un passo indietro all’uomo. Eppure qualcosa si muove!
Istinto e mente razionale: due forze spesso in conflitto!
Da tali differenze derivano una maggiore potenzialità di relazionarsi delle donne rispetto agli uomini, una maggiore capacità intuitiva e percettiva, ma anche cambiamenti d’umore legati alla sfera sessuale. Queste diversità ovviamente non indicano che uno dei due sessi sia superiore all’altro, anche se questi vantaggi naturali hanno finito per rinchiudere per secoli la donna nei confini della riproduzione. L’uso della sua parte razionale ha portato l’uomo ad affermare sempre più il suo potere sul cosiddetto sesso debole. Quest’ultimo ha poi capovolto la situazione attraverso le sue conquiste, spesso complicando il suo rapporto con i figli, a volte rovesciando troppo su di loro le carenze affettive, ma sempre privilegiando la sua parte istintiva, rispetto all’uomo che è caduto in un vuoto difficile da riempire. Il diventare madre dà alla donna un senso pratico molto forte, con il quale riesce a combattere quasi con eroismo spesso anche forti traumi fisici e psichici, arrivando anche a gestire il rapporto affettivo con maggiore saggezza e autorevolezza di quanto fa l’uomo.
L’uomo, inquadrato razionalmente, spesso non riesce a muoversi a suo agio in un rapporto in cui prevale l’aspetto emozionale e fisico. Diviene dolorante, impaurito, rabbioso oppure evita i rapporti importanti, perché teme l’abbandono.
La forza delle donne: un valore aggiunto.
Le donne vivono più a lungo degli uomini quasi ovunque, sanno reagire fisicamente e psichicamente uscendo anche solo con le proprie forze da situazioni di crisi profonda, si resettano e si rafforzano per ripartire con un nuovo programma come un pc e riescono a risolvere tutti i problemi: si salvano, perché non si abbattono. E riescono ad occuparsi di più cose nello stesso momento. Molti studi scientifici autorevoli sostengono pertanto che ora sono le donne il sesso forte: sono più resistenti degli uomini anche in gravi situazioni come epidemie, prigionia, carestie. E non solo cause per meramente biologiche.
Ovviamente ci sono dei vantaggi nella differenza di genere anche con abitudini di vita simili e lo si vede anche nei neonati, per i quali i condizionamenti comportamentali o sociali non contano. Dal punto di vista biologico gli estrogeni hanno effetti infiammatori e protettivi dei vasi sanguigni, potenziano le immunità, al contrario del testosterone e del progesterone, che possono abbassare le difese immunitarie. Gli estrogeni consentono loro accumuli di grasso maggiori rispetto all’uomo utilizzabili in caso di carestie. Le donne riescono a dare la stessa attenzione allo stesso tempo a mille faccende o problemi di varia natura. La loro resistenza allo stress potrebbe però in futuro livellarsi a quella degli uomini, dal momento che le loro abitudini di vita diventano sempre più simili a quelle maschili. Per ora sia la loro resistenza fisica che la loro resilienza è molto forte e si adattano ai mutamenti ambientali, socioeconomici e a ogni tipo di situazione con facilità e, potremmo anche dire, con abitudine al sacrificio. Rispetto alla maggioranza delle donne gli uomini sono meno prudenti, più avventati nella guida, nello sport, più trascurati nella prevenzione, hanno meno cura del fisico e dell’alimentazione.
Le donne, che sono da sempre l’anello di salvataggio della famiglia nelle piccole e grandi difficoltà, sono addette a trovare soluzioni e a cercare il modo di resistere e aiutare gli altri componenti del nucleo familiare in situazioni di emergenza o difficoltà. Allontanano da loro le preoccupazioni o la sofferenza attraverso il movimento delle mani e per questo non stanno mai senza far niente. Questo le aiuta a mantenersi lucide psicologicamente e abbastanza in salute anche in situazioni serie. Anche donne di altre epoche o di altre culture, che ci sembrano avere un ruolo meno dominante hanno dimostrano o dimostrano ugualmente una forza naturale di resistenza alle avversità e al dolore fisico e morale di alto livello.
Gli stereotipi del passato sono lenti a sparire.
I geni favoriscono le donne, sin da neonate hanno dei vantaggi biologici; eppure in vari contesti sociali e lavorativi la donna risente dello stereotipo di sesso debole ancora attribuitole e che porta anche a discriminazioni economiche mortificanti. Oggi i muscoli servono molto meno rispetto all’epoca delle antiche civiltà, dove la forza fisica era fondamentale. Negli stereotipi più comuni al mondo la donna è una fanciulla fragile e l’uomo il cavaliere o il principe, il forte eroe che la protegge.
Eppure da bambina lei è più precoce nel parlare e anche a scuola, socializza più facilmente. Gli uomini sopportano peggio il dolore, si lamentano di più dei malanni, prendono difficilmente iniziative per risolvere problemi di casa o della famiglia e non sopportano i cambiamenti e gli abbandoni, cadendo molto spesso più delle donne in stati di astenia e depressione.
Fonte articolo Alfemminile