Sbornia da cibo: 10 alimenti che ti fanno sentire “ubriaco” anche se non bevi alcol

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Non solo l’alcool può farci sentire ubriachi, anche questi cibi, se abusati, possono innescare mal di testa e sintomi tipici della sbornia

Come sabbiamo il cibo può darci la giusta energia o al contrario appesantirci e farci sentire “a terra”. Al pari di quello che riesce a fare l’alcool quando ne beviamo troppo (stomaco sconvolto, dolori agli arti, mal di testa, difficoltà a concentrarsi) può fare il cibo, soprattutto se assumiamo un mix ad alto contenuto di grassi, sale e zucchero. Ecco allora che molte persone sperimentano una forma di sbornia innescata dal cibo, una condizione che sta diventando abbastanza comune anche se non è ancora riconosciuta come una vera e propria condizione medica.

Spesso poi non si riconducono immediatamente i sintomi a ciò che si è mangiato la sera prima e per questo si crede che siano problemi dovuti ad altro, magari virus o batteri. La sbornia da cibo può essere causata invece da intolleranze alimentari, dalla presenza di additivi o altre sostanze chimiche verso le quali si è ipersensibili, a combinazioni sbagliate tra alimenti o ancora semplicemente perché si è esagerato nel mangiare.

Questa situazione va ad influenzare anche il cervello causando non solo sensazione di ottundimento, letargia e irritabilità ma, nei casi estremi, può portare anche ad attacchi di pianto e depressione.

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Gli alimenti che possono provocare una “sbornia”

Spesso a dare queste sensazioni di fastidio simili alla sbornia sono alimenti raffinati come pane e pasta bianca, riso e patate che sostanzialmente hanno lo stesso effetto sul corpo di alimenti e bevande zuccherate. Rilasciano infatti rapidamente glucosio nel sangue costringendo il pancreas a produrre insulina. Se questo processo avviene molto velocemente l’organo che secerne l’ormone non ha tempo per regolarne la quantità. Si è soggetti dunque a picchi, lo zucchero nel sangue è prima molto alto e poi molto basso ed è per questo che quando ci si sveglia, dopo aver mangiato la sera prima un gran piatto di pasta o qualcosa di dolce, si può avvertire mal di testa, nausea o vertigini.

Anche altri alimenti, come fagioli o alcuni tipi di verdure, possono far sorgere problemi in particolare per le persone affette da sindrome dell’intestino irritabile, soprattutto donne. Possono far comparire infatti gonfiore, gas, dolori addominali e diarrea o costipazione.

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Ci sono poi gli alimenti ad alto contenuto di grassi che in alcuni casi innescano una sbornia da cibo dato che sono molto più lenti da digerire, ritardano lo svuotamento gastrico e possono irritare l’intestino.

Anche il sale in eccesso può aumentare questi problemi, causando ritenzione idrica e peggiorando la sensazione di gonfiore. Spesso poi sale, grassi, amidi e zuccheri sono combinati insieme con un effetto ancora più forte nelle persone predisposte. Come ha dichiarato Tracey Strudwick terapista nutrizionale del Nuffield Health:

“Molte persone sperimentano regolarmente la sbornia da cibo poiché mangiano alimenti che i loro corpi hanno difficoltà a fronteggiare – cibi ad alto contenuto di grassi, sale, zuccheri e amidi allo stesso tempo“.

Cibi come patatine, pizza e gelati confezionati, ecc. sconvolgono l’equilibrio ancor di più perché spesso sono presenti sostanze chimiche aggiunte al cibo come conservanti ed esaltatori di sapidità ad esempio il glutammato monosodico che può far comparire, se consumato spesso, mal di testa, nausea, intorpidimento e palpitazioni.

sbornia fish chips

  1. Pizza
  2. Pane bianco
  3. Pasta bianca
  4. Riso
  5. Patate
  6. Fish and chips
  7. Cibi cinesi
  8. Alimenti che contengono gluttammato monosodico
  9. Piatti pronti con additivi
  10. Gelato
  11. Dolci

Anche il modo di mangiare

Attenzione quindi sempre a masticare lentamente e a dedicare ai pasti il gusto tempo senza avere fretta. A volte prendersi il tempo necessario a mangiare allontanando lo stress può essere ancora più importante di quello che si sta consumando, almeno in termini di come poi il cibo ci farà sentire nell’immediato.

Un buon consiglio della dottoressa Strudwick è infine quello di associare al pasto un’insalata (meglio se consumata prima del resto, aggiungiamo noi) fibre e antiossidanti in essa presenti aiuteranno infatti la digestione.

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