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Eccentrica, cangiante, misteriosa. Se questo non basta per descrivere M¥SS KETA, aggiungiamo: trash.
La Myss è consapevole di essere volgare, stravagante al punto da definirsi rivoluzionaria e di parlare di droga. La parte migliore di tutto ciò? La sua risposta è: “E allora?”
Myss Keta, volto e persona indefinibile, dice di aver avuto 18 anni negli anni Settanta e 19 nel 2001, di essere cresciuta a pane e Sfera Ebbasta e lascia intendere che Keta sia il suo cognome, aprendo così un’Era missketiana.
Esatto, tutto ciò che sappiamo della Myss è il suo essere una rap milanese, portavoce dell’underground del capoluogo lombardo e il non voler essere riconosciuta. Il tratto distintivo? Impossibile non accorgersene, mascherina e occhiali da sole a mascherare la diva.
Sin dagli albori della sua carriera, nata nel 2013 con Milano, sushi & coca, M¥SS KETA si è fatta riconoscere proprio dalla sua personalità misteriosa ed eccentrica, grazie alla quale tutti per strada si sarebbero voltati ad osservare quella strana figura sfilare per le strade di Porta Venezia, il quartiere caro alla rapper al punto di dedicarvi un pezzo e un video musicale, tutto al femminile.
Se siete curiosi di conoscere questo affascinante personaggio, che ha anche varcato il palco dell’Ariston nel Festival di Sanremo 2020, scorrete la gallery!
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Settembre 2020, quando la realtà della mascherina è già approdata tra tutti noi, in seguito all’epidemia da Covid-19. Myss Keta, però, come sappiamo, è già ben attrezzata.
La rapper, infatti, possiede dagli albori del suo personaggio un numero notevole di mascherine di qualsiasi tessuto e dimensione. L’importante era coprire il volto!
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La Myss riceve presso il Piccolo Teatro Strehler di Milano il titolo di Regina della musica, con il More Love Award.
Abiti discutibili ma solo positivamente, mascherina argentata e tempestata di strass, la rapper era parte del Mix Festival 2020 milanese, il festival dei film LGBTQ+ che ha offerto una selezione dei migliori film riguardanti questa tematica negli ultimi 30 anni.
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La sicurezza non è messa in pericolo con il personaggio della Myss, che non si separa mai dalle sue maschere.
In estate, infatti, con gli occhiali da sole e le mascherine di ogni tipo a coprire il volto, la rapper non si è sentita, per la prima volta, diversa dai passanti.
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Febbraio 2020, quando le mascherine erano solo una realtà rara ed indefinita, la Myss assiste alle sfilate di moda milanese nel suo stile più consueto.
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In posa in occasione della sua esibizione al Festival di Sanremo in compagnia della concorrente Elettra Lamborghini.
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Sfrontata e sicura di sé nonostante gli occhi coperti che non permette di scorgere il suo sguardo, Myss Keta rilascia il suo primo album sotto l’Universal Records, Una vita in capslock.
Il disco simula una discesa agli inferi tra problematiche sociali e demoni interiori, per poi giungere alla catarsi delle ultime due tracce.
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Myss Keta alla terza serata della Settantesima edizione del Festival di Sanremo. La sua ascesa sul palco più famoso d’Italia ha fatto discutere ampiamente, ma la rapper era in buona compagnia.
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Concorrente in gara, Elettra Lamborghini ha fatto parlare di sé non solo per la sua personalità esuberante, ma anche per la scelta del brano e dell’artista con cui ha condiviso il duetto.
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Nella serata dedicata ai duetti nelle cover di pezzi già portati a Sanremo, dalla prima edizione ad oggi.
La Twerking Queen – così è conosciuta l’eccentrica cantante – sceglie Non succederà più, scritto da Adriano Celentano e cantato dalla moglie Claudia Mori nell’82.
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La Mori, però, non era che un ospite, non una cantante in gara. Insomma, il duetto non ha smesso un attimo di essere sulla bocca di tutti, tra le artiste che si sono esibite, la performance e la canzone stessa.
Ecco, comunque, Myss Keta con i caratteristici fiori di Sanremo.
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La rapper si esibisce all’Unapologetic Night di BVLGARI x Constantin Film al BVLGARI CLVB nella capitale tedesca.
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La rapper, quindi, partendo dalla città metropolitana di Milano è stata in grado di conquistare non solo la nostra penisola, spingendosi nelle varie città con i suoi brani, ma ha avuto anche la possibilità di farsi conoscere anche oltre i confini.
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Per quell’occasione berlinese, Myss Keta copre saldamente il volto, senza mai dimenticarsene, ma lascia intravedere le sue forme, con un completo nero coperto velatamente da un leggerissimo tessuto trasparente dello stesso colore.
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Una cosa è certa: con un personaggio fatto e finito in grado di attirare l’attenzione di chiunque, anche di chi di musica non capisce nulla, è impossibile rimanere indifferenti.
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È proprio così: o la ami o la odi. E c’è chi la ama, fortemente anche. Eccone un esempio: una donna si traveste proprio come la rapper milanese al Carnevale di Viareggio.
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Uno dei video più conosciuti di Myss Keta è quello che ha fatto il giro del web, si tratta di Le ragazze di Porta Venezia.
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Il brano è dedicato al quartiere milanese presente nel titolo. A Porta Venezia, infatti, convivono liberamente le culture e generazioni più diverse. In chiave di inclusività e accettazione, il video vede protagonista un gran numero di ragazze, fra personaggi dello spettacolo, cantanti e sue collaboratrici.
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Si tratta di una parodia delle sigle di serie televisive d’azione anni ’80 e ’90, come quella dei Power Rangers. La novità? La Myss è accompagnata da un gruppo di ragazze vestite in modo eccentrico.
Tra Corso Buenos Aires e Porta Venezia, il videoclip annovera, tra le altre, Elodie, Roshelle, Noemi, Victoria Cabello, Paola Iezzi, un folto gruppo di youtuber e personaltà del mondo LGBTQ+.
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Eccentrica e sgargiante, Myss Keta si esibisce sul palco di Radio Deejay a Riccione, nell’estate 2019.
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Già citata per la sua presenza nel video di Le ragazze di Porta Venezia, Elodie è molto amica della rapper. Prima del famoso videoclip tra le strade più famose di Milano, infatti, le due si erano già esibite l’una accanto all’altra.
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Stranamente con le unghie corte e non artigliate come è sua consuetudine, la Myss non passa comunque inosservata, con occhiali scuri al chiuso, mascherina composta da strass e abito succinto fucsia.
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In estate o di sera non importa, il personaggio rimane coperto con le sue caratteristiche, sempre abbinate all’outfit.
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Sul palco di Bellaria, accanto al mare, la Myss dal marcato accento milanese si presenta tutta in bianco con aria innocente, in forte contrasto con i suoi testi, definiti da lei stessa volgari e di droga.
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La rapper parla di sé nel Volvo Studio durante l’evento Incontri, Musica e altro.
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Una cosa è certa: la Myss sa perfettamente come far parlare di sé!
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La rapper partecipa al Wired Next Fest 2019 presso i Giardini di Indro Montanelli, nei quali ha sfilato quattro anni prima nelle riprese di Le ragazze di Porta Venezia con la sua squadra altrettanto vistosa e sgargiante.
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Inconfondibile e tutta in rosso, Myss Keta presenta il suo album Paprika alla stampa.
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Sembrava troppo “sobria”, se “sobria” è un termine accostabile a Myss Keta, la conferenza stampa, ed ecco che la rapper stupisce tutti i fotografi esponendo una mortadella sottovuoto. Beh, che dire, non smette mai di far parlare di sé..!
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Energica, vistosa e sicura del suo personaggio discutibile (e discusso). Myss Keta viene giudicata duramente da un lato, ma considerata una vera e propria promessa nel panorama dello spettacolo di questa generazione dall’altro.
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Fonte articolo Alfemminile