Psycho (1998), alcune curiosità sul remake del celebre film di Hitchcock

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Nel 1998 Gus Van Sant dirigeva il remake shot-for-shot di Psyco di Alfred Hitchcock, uscito nel 1960. Tra i protagonisti della nuova pellicola, ambientata proprio nell’anno d’uscita, il 1998, troviamo Vince Vaughn nei panni di Norman Bates, Anne Heche in quelli di Marion Cran, Julianne Moore è invece Lila Cran, mentre Viggo Mortensen è Samuel Loomis.


La volontà di Van Sant fu quella di rendere omaggio ad Alfred Hitchcock realizzando un remake estremamente fedele all’originale, seguendo minuziosamente le stesse inquadrature e gli stessi tagli di montaggio hitchcockiani, così come i dialoghi e l’intera trama.

Il remake però non venne particolarmente gradito dai fan del grande maestro del brivido e dai cinefili in generale, soprattutto per il senso. Perché mai guardare un remake shot-for-shot quando si può direttamente visionare l’originale? 

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In ogni caso abbiamo raccolto qualche curiosità legate alla pellicola:

  • Nel suo film originale, Hitchcock avrebbe voluto iniziare con uno zoom panoramico che partiva da sopra i palazzi della città ed entrava nella stanza di Marion. Non poté farlo per i limiti tecnici dell’epoca, così si accontentò di panoramiche e dissolvenze. Gus Van Sant ha ripreso quell’idea di Hitchcock e l’ha messa in atto.
  • Durante la lavorazione, Gus Van Sant portava con sé il film originale del 1960, per ripassarsi la lezione. Quando notava un errore (come una porta aperta senza chiave), Van Sant decideva di riproporre il medesimo errore nel suo film.
  • Le riprese del film durarono 50 giorni, dal 6 luglio al 26 agosto 1998.
  • Il film fu un flop al botteghino: incassò circa 37 milioni di dollari in tutto il mondo a fronte di un budget di 60 milioni. 
  • Per il ruolo di Norman Bates, interpretato poi da Vince Vaughn, furono considerati Joaquin Phoenix, Christian Bale, Tobey Maguire, Robert Sean Leonard, Jeremy Davies ed Henry Thomas.

  • La casa dei Bates costruita per il remake si trovava direttamente di fronte a quella dell’originale, rimasta in piedi come attrazione turistica; il motel è invece lo stesso del primo film, e si nota infatti che la posizione della casa rispetto ad esso è leggermente diversa tra le due versioni. Notiamo inoltre che il motel è stato rimodernato: sono state cambiate tutte le porte delle camere e sul tetto è stata aggiunta una grande insegna con scritto motel. Anche la famosa camera n° 1 è stata rimodernata: sono state cambiate le tende, la scrivania e il suo specchio, le lampade, la poltrona accanto al letto, il quadro attaccato alla sinistra della finestra che si affaccia su casa Bates è stato sostituito da una lampada e la carta da parati presente sulla parete dove c’è il letto è stata rimossa. Invariati invece sono rimasti il letto (di cui però è stata cambiata la coperta), l’armadio, la cassettiera e gli altri tre quadri. È stata aggiunta una piccola televisione accanto alla porta. Per quanto riguarda il bagno invece è stata cambiata la rubinetteria, la tenda della doccia e la tavoletta del WC.
  • Gus Van Sant si è inserito in un cameo mischiato alla folla (quando Marion sta entrando al suo posto di lavoro) nello stesso punto in cui lo fece Alfred Hitchcock nel film originale.
  • Nel primo Psycho Marion ruba al suo capo 40 mila dollari, cifra che nel rifacimento è stata aumentata a 400 mila dollari.
  • Nell’ultimo fotogramma del film di Hitchcock, alla faccia di Anthony Perkins veniva sovrapposta l’immagine dello scheletro di Norma Bates; nella versione di Van Sant, si vede prima lo scheletro, poi, per un lasso di tempo brevissimo, il volto dello stesso Anthony Perkins.


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