Prurito vaginale: cause e possibili rimedi

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Conoscere le cause del prurito vaginale è molto importante per poter rimediare al più presto. In tutti i casi la cosa migliore da fare è rivolgersi al proprio ginecologo per iniziare subito una cura adeguata, evitando di peggiorare la situazione con rimedi fai da te. Analizziamo insieme tutte le possibili cause del prurito intimo e soffermiamoci anche sui rimedi. Prima di procedere, ecco un video per te con alcune curiosità sulla vagina.

Perchè si presenta il prurito vaginale? Le cause

  • La candida

Una delle cause più frequenti del prurito vaginale è la candida, un’infezione che può provocare prurito sia all’interno che all’esterno, talvolta con forte bruciore. In alcuni casi ci possono essere perdite bianche dalla consistenza simile alla ricotta. Esistono farmaci specifici per curare la candida, ma prima di acquistarli è bene farsi consigliare dal proprio ginecologo.
Una cosa che puoi mettere subito in pratica per prevenire e contrastare la candida, è curare l’alimentazione evitando soprattutto gli zuccheri e preferendo frutta e verdura fresche e soprattutto alimenti probiotici, come yogurt e kefir, che aiutano a mantenere la flora vaginale in salute.

  • La vaginosi batterica

Questa infezione è caratterizata da perdite bianco-grigiastre accompagnate da cattivo odore. E’ una delle cause del prurito vaginale e proprio come nel caso della candida, anche la vaginosi batterica necessita la giusta cura per evitare ricadute.

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  • La tricomoniasi

Si presenta con prurito intimo e bruciore, oltre che perdite verdi e giallastre. La tricomoniasi è una delle malattie sessualmente trasmissibili più frequenti nelle giovani donne. Come le altre descritte in precedenza, dovrà essere trattata con la giusta cura per sparire del tutto.


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  • La dermatite e psoriasi

Depilazioni aggressive su pelli delicate e sensibili, possono provocare irritazione e prurito intimo. Anche la psoriasi e la dermatite, conosciute come disturbi della pelle, possono interessare le parti intime. In tutti questi casi puoi utilizzare delle creme emollienti naturali in grado di apportare beneficio nell’immediato. Ad ogni modo, si tratterà di un beneficio passeggero, sempre meglio farsi visitare dal ginecologo.

  • L’allergia al lattice

Il prurito vaginale può anche essere scatenato da un’allergia al lattice del preservativo di cui non ti eri accorta prima. In genere si manifestano insieme al prurito, anche irritazione e piccole bollicine sottocutanee. La prima cosa da fare in questo caso, è sottoporsi ad un test per avere prova reale dell’allergia. In seguito, con l’aiuto del gicologo, dovrai valutare un metodo contraccettivo alternativo.

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Tutti i modi per prevenire il prurito vaginale

Dopo questa panoramica sulle cause del prurito vaginale, è importante sottolineare che ci sono anche dei modi molto efficaci per prevenire questo disturbo, oltre che contrastarne la recidività. Vediamo quali sono.

  • La dieta

La flora batterica vaginale viene molto influenzata da ciò che mangiamo, quindi prediligere alimenti sani e freschi farà bene a tutto il corpo. Evitare grassi e zuccheri, ed integrare alimenti ricchi di fermenti lattici, sarà di fondamentale importanza per combattere il prurito.

  • L’igiene intima

L’igiene intima è da controllare frequentemente soprattutto se si soffre delle infezioni menzionate prima. E’ importante scegliere detergenti neutri e non aggressivi o troppo ricchi di profumo, per non alterare il naturale pH vaginale e mantenere la flora batterica in salute.

  • Abbigliamento

Per l’abbigliamento, meglio preferire sempre tessuti in cotone traspirante, soprattutto per la biancheria intima. In tutti questi casi sarebbe meglio anche evitare pantaloni troppo aderenti, che possono peggiorare l’irritazione e impedire la naturale traspirazione della pelle.

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Le domande più frequenti e le risposte del medico

In tutti i casi di prurito vaginale e di infezioni da candida, vaginosi ecc…il medico potrebbe prescrivere esami specifici da fare. Vediamo quali sono le domande più frequenti a riguardo e le risposte del medico.

Esami medici a cui sottoporsi
Sarà fondamentale fare degli esami per escludere malattie serie come l’HIV, che può manifestarsi anche dopo 1 – 8 settimane dal rapporto sessuale causa del contagio. Altri test ed esami importanti sono di solito l’esame citobatteriologico ed un tampone vaginale.

Quale può essere la diagnosi?
La diagnosi del medico può prevedere un’infezione vulvare o vaginale: infiammazione della vulva o della vagina causata da batteri, parassiti o funghi.

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L’assunzione di antibiotici può causare un’infezione?
Se hai assunto o stai assumendo antibiotici, sappi che questi possono disturbare la normale flora intestinale. Gli agenti infettivi prenderanno il sopravvento e passeranno facilmente dall’ano alla vagina.

Quali sono i rimedi più efficaci?
I trattamenti locali sono sicuramente quelli che funzionano nell’immediato. Un esempio sono gli ovuli da introdurre in vagina, uniti a volte ad un trattamento per via orale.

Quali precauzioni prendere?
Se stai prendendo antibiotici, utilizza sempre un sapone intimo che rispetti il ph delle mucose e si consiglio medico, utilizza un ovulo in via preventiva. Scegli un tipo di biancheria di cotone traspirante, evita indumenti stretti e non tenere il costume da bagno troppo a lungo. Infine, ricorda di usare sempre un contraccettivo (preservativo) durante tutti i rapporti sessuali.

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