Raggiungere l’altro capo del mondo senza spostarsi da casa. Fare un giro tra gli aromi speziati del souk di Marrakech oppure inspirare l’aria salmastra di una spiaggia californiana. Godere del profumo dei ciliegi in ore a Kyoto o dell’odore intenso dell’erba di un prato appena tagliato.
Basta chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare dalle note della nostra home fragrance preferita. L’olfatto, si sa, lascia un segno indelebile nella memoria.
Non è un caso che il nostro cervello a distanza di sei mesi ricordi più facilmente un aroma che un’immagine. E non è un caso, ancora, che un buon odore sia in grado di migliorare notevolmente l’umore.
Il boom delle profumazioni d’ambiente
Mai come in questi ultimi tempi, spray, diffusori a bastoncino, nebulizzatori, pot pourri, sacchetti e candele hanno raggiunto grande popolarità e il profumo è diventato la nuova dimensione dell’arredo domestico, quella che non si può vedere e toccare, ma fa la differenza.
«Le home fragrance sono vere e proprie “identità di luogo”, capaci di dare carattere e profondità a ogni ambiente della casa e stimoli diversi a chi vi abita» sottolinea l’interior e fragrance designer Rossella Lazzati,
Che aggiunge: «Quando profumate le stanze della casa, non state facendo un gesto meccanico, ma esprimendo la vostra sensibilità e la vostra personalità. State parlando di voi».
Ricerca e qualità
Anche in questo settore, naturalmente, si lavora sulle tendenze. «Se quello di focalizzarsi molto di più sulla scelta e sulla ricerca delle materie prime, come già avviene nell’ambito dei jus per la persona, è stato uno dei grandi temi del 2019, anche quest’anno e il prossimo si proseguirà nella stessa direzione, con una predilezione per il naturale, come oli essenziali purissimi che non contengono essenze di sintesi, candele realizzate con cera di soia, cocco o colza, stoppini in cotone e bastoncini in midollo di bambù» spiega Federica Cinque di New Cosmesy, azienda che produce fragranze per l’ambiente e la persona.
Come scegliere la fragranza perfetta?
Per scegliere la profumazione ideale non esiste un criterio unico. «Certamente, il sottofondo deve essere appena percettibile e non invadente. Si può decidere di mantenere lo stesso in tutti gli ambienti, perché diventi la firma olfattiva della casa, così come, ogni tanto, di cambiare in base alla stanza» prosegue Rossella Lazzati.
Le note giuste per ogni ambiente
Qualche consiglio? «Nel soggiorno, dove si accolgono gli ospiti, meglio privilegiare note più delicate e fiorite, oppure legnose e calde, come pino e sandalo, cedro, resine e talco. Per replicare la freschezza di una bella giornata primaverile, l’ideale sono il profumo di gelsomino o di erba appena tagliata».
Nell’ordine, poi: bouquet che stimolano riposo e relax come rosa e camomilla in camera da letto, lavanda, limone e muschio bianco in cucina, e in bagno, durante la doccia, l’aroma della candela preferita sarà più intenso se rinvigorito con qualche goccia di olio essenziale di ylang ylang e legno di sandalo. Altro bouquet ideale per la meditazione e il relax è una miscela di lavanda, geranio selvatico e salvia californiana che aiuta a calmare il sistema nervoso.
Menta piperita, rosmarino e limone hanno invece un effetto rinvigorente, perfetto per dare la carica durante una seduta di fitness.
Mentre durante le conference call di lavoro, bruciare essenze di legno di quercia o di legno d’aloe, crea un’atmosfera rilassata ed emana in flussi positivi. Quel che ci vuole per rendere la casa accogliente.
Incenso: antibatterico e passepartout
L’incenso, oltre a essere anti-batterico, stimola la concentrazione e quello a base di legno di sandalo, in genere, è il più utilizzato per la meditazione.
Associata alla cultura nipponica e all’antico rituale del Kōdō, questa resina oleosa viene prodotta da una pianta che cresce perlopiù in Estremo Oriente, India, Tibet, e l’abitudine di usarla per profumare gli ambienti era una pratica molto in voga derivata dalla filosofia buddhista.
Negli incensi giapponesi, il bastoncino è composto di una miscela con ingredienti naturali come polveri di legno, oli essenziali, piante e spezie, ma ci sono anche quelli a base di ori, come la rosa o il gelsomino, o speziati con vetiver o anice stellato.
Alcuni oli essenziali come quelli di cannella, origano, timo, chiodi di garofano, citronella, abbattono anche dell’80 per cento la presenza di germi.
Spray, diffusori o candele?
La scelta del diffusore è soggettiva. I bastoncini vanno girati spesso per mantenere l’intensità dell’aroma, mentre gli spray aiutano nel caso in cui si debba rinnovare velocemente l’aria.
I contenitori in ceramica e alluminio diventano oggetti d’arredo, al loro interno si trovano speciali fibre che subito si impregnano dell’aroma dell’olio essenziale e lo rilasciano per tutto il giorno, ma ci sono anche diffusori in pietra lavica da profumare con poche gocce dell’olio essenziale preferito.
Per chi ama la tecnologia, i diffusori a freddo che sfruttano led e ultrasuoni vaporizzando l’acqua e gli oli essenziali sotto forma di bruma micronizzata. Le candele, invece, fanno atmosfera. E che chic, quelle rivestite di tessuto o carta da parati.
Tende, lenzuola & co: occhio ai dettagli
Anche tende, lenzuola, cuscini e asciugamani possono essere aromatizzati con fragranze specifiche. Vanno aggiunte all’ultimo lavaggio o nebulizzate direttamente sul tessuto asciutto, massaggiando il capo per far penetrare il profumo.
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