Stiamo per scoprire tutti i segreti dei piercing, ma conosci i loro nomi? Non tutti i piercing sono uguali, ecco perché a seconda del modello, della forma ecc…assumono nomi differenti. Faremo la consocenza con tutte le tipologie di piercing e ne impareremo i diversi nomi! Se invece ai piercing preferisci i tatuaggi ecco tutte le cose che devi assolutamente sapere prima di farne uno! Guarda il video e scoprile tutte!
Cosa è il piercing?
Per piercing si intende la foratura di una parte del corpo. Dal classico foro alle orecchie alle forature all’ombelico, al naso, sulla bocca, sui capezzoli, alla cartilagine. Tutti conoscono i piercing espressione di moda, tendenze e stato d’animo contemporaneo. Ma pochi conoscono i nomi specifici e alcuni anche molto estrosi che il piercing assume in base alla zona del corpo interessata per avere davvero inquadro completo es esaustivo. Continuando a leggere oggi li scoprirai tutte le tipologie di foro nel corpo, in ordine alfabetico!
Nomi piercing dalla A alla D.
Ampallang: si chiama così il piercing che attraversa il glande in orizzontale (come tutti quelli che riguardano i genitali maschili e femminili si tratta di una pratica molto dolorosa).
Angel bite: l’angel bite o morso dell’angelo è uno dei piercing più diffusi: con questo nome si indicano due piercing simmetrici alle estremità del labbro superiore.
Anti-eyebrow: questo tipo di piercing è quello posizionato subito sotto l’occhio. È una tipologia di piercing estremamente dolorosa, è molto facile che si verifichino episodi di rigetto.
Anti-smily: questo piercing che caratterizza la lingua è indolore e difficilmente crea problemi a chi lo sceglie.
Anti-trago: è un piercing della zona dell’orecchio, esattamente posizionato tra la cartilagine e lobo. Tra quelli del viso è uno dei più fastidiosi. È il corrispettivo del trago, come mostra il nome.
Apadravya: è un altro piercing del glande, nel verso opposto all’ Ampallang.
Questa pratica è molto dolorosa: meglio essere estremamente motivati per evitare di pentirsene (e di sentire un dolore eccessivo).
Bridge: viene detto “ponte” il piercing tra gli occhi che attraversa il setto nasale. Il gioiello può essere infilato verticalmente o orizzontalmente rispetto al setto nasale.
Cheek è il piercing alla guancia. Si tratta di un piercing molto invasivo che lascia una grande cicatrice. Sconsigliato farselo realizzare da un piercer poco esperto perché è davvero complesso. Va poi tenuto conto che questa pratica richiede enormi conoscenze di anatomia. Super sconsigliato!
Claverage: è il piercing che caratterizza la zona decolleté, molto amato dalle donne.
Clitoral: è il piercing nel clitoride. È estremamente doloroso per la presenza nel clitoride di tante terminazioni nervose (si tratta di un foro veramente estremo e come tutti quelli che riguardano i genitali è riservato ai cultori della body modification).
Central labret: è il piercing posto al centro del labbro inferiore, non è molto doloroso ed è una scelta frequente dei giovanissimi.
Conch: un altro piercing dell’orecchio, più raro e doloroso, è quello fatto nella parte interna della cavità.
Corset: un piercing davvero estremo è quello formato da una sequenza di fori sulla schiena o sulle gambe a imitazione di un corsetto.
Dahila bite: altro piercing doppio, con due fori simmetrici agli angoli della bocca.
Nomi piercing dalla E alla O.
Eyebrown: piercing sul sopracciglio, molto disuso anche tra i giovanissimi.Non a caso è bello, d’effetto e poco doloroso. Solitamente è uno dei primi piercing a cui ci si sottopone.
Isabella: è una variante incredibilmente dolorosa del piercing sul clitoride.
Labret: un piercing molto diffuso, è quello al labbro inferiore. Poco doloroso e di semplice guarigione.
Lobo: è il foro più semplice di tutti, il classico buco nel lobo delle orecchie che viene fatto per indossare gli orecchini.
Microdermal: con questo nome generico si indicano tutti i piercing molto piccoli che possono essere fatti in ogni parte del corpo, anche sui piedi.
Monroe: il piercing sexy che prende il nome dalla bellissima Marilyn e ne riprende il neo, simulandolo con un piercing a destra del labbro superiore.
Madison: si chiama così il piercing sulla clavicola.
Madonna: questo piercing a sinistra del labbro superiore imita il neo della celebre cantante.
Medusa: è il piercing che si fa al centro del labbro superiore.
Nape: è il foro alla base del collo, posto sul retro, sulla nuca. È una zona difficile da trattare ed è meglio rivolgersi a un professionista.
Nipple: come suggerisce il nome è il piercing ai capezzoli scelto sempre più da uomini e donne. Alert: il capezzolo è ricco di terminazioni nervosa e questo piercing è molto doloroso per gli uomini e per le donne!
Nostril: un nome strano e insolito per un piercing tipico, il classico buco su una narice, semplice, carino, indolore, l’orecchino sul naso è un must e uno dei più richiesti anche dai giovanissimi.
Ombelico: si chiama proprio così il piercing ultra sexy che attraversa l’ombelico. Anche in questo caso ne esistono diversi tipi in base al gioiellò scelto e alla posizione.
L’idea di un piercing ti sembra troppo estrema? Scopri dei tattoo altrettanto di moda e molto scenografici!
Nomi piercing dalla P alla U.
Princess Albertina: non lasciarti sedurre da questo nome reale: il piercing che hai il nome di una principessa è dolorosissimo (e viene fatto tra la mucosa vaginale e l’uretra).
Snake bite: doppio foro al labbro inferiore
Spider bite: è un labret ripetuto, una sequenza di fori sul labbro.
Stretiching ear piercing: anche detto lobo dilatato, una delle tendenze della body modification e degli amanti dei tatuaggi estremi. Lo stretching si può applicare a ogni piercing ma è più diffuso nella zona dei lobi.
Suitcase: piercing intorno all’ano.
Tongue: un grande classico, il piercing alla lingua. Parecchio doloroso e spesso soggetto ad infezioni.
Trago: è un piercing posizionato nella cartilagine vicino l’apertura dell’orecchio. Questa pratica si dice che sia molto rischiosa ma in realtà è solo una diceria, esistono piercing ben più audaci e fori molto più complessi.
Venom: un altro piercing a doppio foro, stavolta sulla lingua.
Vertical medusa: due palline al centro del labbro superiore, simmetriche rispetto al naso.
Vertical labret: è un foro che viene eseguito verticalmente, al centro del labbro. L’effetto è diverso: sono visibili in questo caso due palline del gioiello applicato, una sotto al labbro e una sopra.
Fonte articolo Alfemminile