Mascherine: i modelli lavabili, belli, sicuri ed ecologici

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Se le mascherine sono destinate ad entrare nella quotidianità delle persone forse per molto tempo, quest’estate di sicuro saranno il vero “indispensabile” del guardaroba. Funzionali prima di tutto, ma che rispecchino anche il nostro gusto, come sceglierle?




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Mascherina must have

I modelli griffati sono sold out fin dall’inizio della pandemia: introvabili quella logata di Fendi (190 €) e Marcelo Burlon. Esaurita ovunque anche quella di Off White, 95 $, al primo posto tra i prodotti moda più desiderati del mondo secondo l’ultimo report della piattaforma globale di ricerca Lyst relativa al primo trimestre 2020. 

La mascherina di Fendi sold out.

Mascherine fantasia

Senza ricorrere alle griffe, la proposta online di modelli in stoffa è davvero ampia e su Etsy ci sono intere pagine dedicate all’accessorio. Lo stesso sito di shoopping online ha dichiarato che tra il 4 e il 6 aprile i dati della ricerca di mascherine abbia raggiunto i 2 milioni di click, con 9 utenti al secondo in cerca del prodotto. Lavabili, in vari tessuti, le mascherine potrebbero davvero diventare un must have in tutti i sensi. Ci sono quelle romantiche, con i fiorellini piccoli in stile liberty. O quelle “eleganti”, con stampe a rose e peonie maxi. Poi i modelli color block: dal rosso al blu, a campiture uniformi. E infine le total balck, per le irriducibili minimaliste. Ma sono sicure? 

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Quali tessuti scegliere

Se le mascherine in stoffa non sono dispositivi medici, è pur vero che si possono utilizzare con alcune accortezze. Il New York Times ha riportato un’elenco dei tessuti più protettivi mettendo insieme i dati di varie ricerche svolte sul tema negli Stati Uniti. È risultato che il lavoro migliore lo fanno i cotoni dalle trame più fitte come la flanella e il jeans, lavabili anche ad alte temperature e resistenti nel tempo: stratificarli almeno due volte è indispensabile e ed fondamentale farli aderire bene al viso e intorno al naso, ma proteggono dalle goccioline più grandi (droplet) circa al 90% e filtrano quelle più piccole (aerosol) per un terzo. I cotoni leggeri invece (come quelli di foluard e T-shirt), si sono rivelati poco efficienti. Quindi, prima di acquistare un prodotto, è bene informarsi approfonditamente riguardo al materiale che lo compone e la fattura

La tasca per il filtro

Molti dei modelli in vendita nascondono una tasca studiata apposta per inserire i filtri certificati, in alcuni casi già offerti insieme al prodotto. Questo consente di abbinare protezione fai da te e certificazione. Un altra soluzione è sovrapporre la mascherina in tessuto a quella sanitaria: garantisce maggiore protezione oltre che un look piacevole.  

Mascherine made in Italy

Sono molte le persone che in questo momento di grande crisi scelgono di sostenere il made in Italy. Anche la scelta della mascherina può essere fatta in questo senso, e sono diversi i produttori nostrani di safe mask. Kristina Ti ha creato alcuni modelli in vari fantasie abbinando i tessuti vintage delle collezioni ad un tessuto interno, trattato con antibatterico ed un doppio passaggio di impermeabilizzazione ecologico testato per 10 lavaggi. Faliero Sarti ha trasformato in safe mask le sue sciarpe. Boccadamo le ha prodotte con due strati di cotone e uno strato interno di TNT (tessuto non tessuto) in polipropilene, mentre Maskitalia opta per la lycra triplo strato e ha l’apposita tasca contenente filtro in tnt. Stravaganti e dal look couture quelle di Reamerei, in tessuti come canapa e bamboo quelle per adulti e bambini di Maeko. Mascherina made in Italy, la mascherina A due strati, lavabile e riutilizzabile fino a sei volte quella dalle stampe vivaci di Hamalfite.

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