Marty Feldman, l’Igor di Frankenstein Junior, e la sua prematura morte a soli 48 anni

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Rivedendo dopo tanto tempo Frankestein Junior mi sono voluto mettere alla ricerca sia degli attori che del doppiaggio. E’stato fantastico ascoltare la voce di Darth Fener nella creatura con Massimo Foschi e Oreste Lionello in quella del professore. Poi mi sono voluto soffermare sulla storia dell’attore che è il simbolo del film: Marty Feldman alias Igor o AIIIIIGORRRRR.



Marty Feldman

Feldman era noto per i suoi inconfondibili lineamenti che sono diventati il suo marchio distintivo. Il naso schiacciato era il risultato di un incontro di pugilato da ragazzo; la particolarità dei suoi bulbi oculari prominenti derivava dallo strabismo divergente e dalla combinazione di problemi conseguenti a iperattività tiroidea (dal 1961) e di un’operazione subìta a seguito di un incidente stradale avvenuto in gioventù. Dalla metà degli anni ’60 lavorò moltissimo negli Stati Uniti ottenendo grande successo. Il suo ruolo più celebre fu quello del grottesco e gobbo Igor, in Frankenstein junior di Mel Brooks.

Feldman fu anche un militante socialista, ateo e vegetariano

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LA SUA PREMATURA MORTE

“Sono l’unico attore che abbia mai recitato in un film horror senza bisogno di trucco” e “la mia faccia riflette in pieno il disastro totale della mia vita”

Il 2 dicembre 1982, durante la lavorazione del film Barbagialla, il terrore dei sette mari e mezzo, scritto dall’amico Graham Chapman e diretto da Mel Damski, il quarantottenne Feldman venne colto da un attacco di cuore, e poco dopo il comico morì nella sua camera d’albergo a Città del Messico. L’intervento di un amico presente che chiamò i soccorsi fu inutile. Una settimana prima di morire aveva dichiarato a un reporter: 

«Sono troppo vecchio per morire giovane, e troppo giovane per crescere».

Tra le cause ipotizzate, Mel Brooks ne descrisse alcune. 

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«Fumava a volte cinque pacchetti di sigarette al giorno, beveva grandi quantità di caffè nero e aveva una dieta ricca di uova e latticini». Inoltre, l’alta quota di Città del Messico (oltre 2.100 m sul livello del mare, dove l’aria è di circa il 20% più rarefatta) probabilmente ha ulteriormente posto sotto stress Feldman, mettendo sotto sforzo il suo cuore e i suoi polmoni

Alcuni sostengono altro 


Michael Mileham, che partecipò alla realizzazione di Barbagialla, raccontò di come lui e Feldman nuotarono insieme, alcuni giorni prima, verso un’isola dove un locale vendeva aragoste e noci di cocco. Mileham mangiò aragoste, frutti di mare e molluschi, Marty una noce di cocco. Mileham e Feldman usarono però lo stesso coltello per tagliare i rispettivi piatti, e il giorno successivo Mileham ebbe un’intossicazione da molluschi e crostacei, teorizzando che anche questo potrebbe aver contribuito al deterioramento della salute e alla morte di Feldman. Durante le riprese Feldman cadde da un’impalcatura, non volendo usare una controfigura, cosa che potrebbe aver contribuito al decesso




 

Inoltre aveva la malattia di Basedow (da cui i tratti facciali) e non fu mai operato per essa, né un’adeguata terapia era disponibile o usata. Questa patologia può causare aritmia, disturbi polmonari, fibrillazione atriale, ipertensione e ischemie, con rischio di morte cardiaca improvvisa o infarto del miocardio


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