Le 15 poesie d’amore più belle e famose di sempre

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Affascinante, sofferto, romantico, tormentato: l’amore è quel sentimento in grado di suscitare una miriade di emozioni nell’animo umano, senza che nessuno possa mai rimanerne indifferente. Un amore vero travolge, fa crescere e riflettere. Tutto ciò non è mai sfuggito ai grandi poeti del passato e neanche a quelli del presente. I suoi effetti sono stati descritti nel corso dei secoli, in modo diverso ma al tempo stesso simile: l’amore è sempre stata quella forza inarrestabile rispetto cui ogni uomo si deve arrendere.

Negli anni sono state pubblicate molte poesie d’amore: alcune più dolci e spensierate, altre più nostalgiche e sofferte. Ogni poesia ha provato e proverà in eterno a spiegare che cosa significhi essere innamorati e come il proprio autore ha vissuto questo sentimento dall’aura tanto affascinante. Abbiamo raccolto le 15 poesie d’amore più belle e famose di sempre, i cui versi non cessano mai di emozionare e toccare il profondo del cuore.

William Shakespeare, Sonetto 116

Che cos’è l’amore e, soprattutto, come si manifesta? Questo è il tema di questa poesia di Shakespeare,
dove il poeta e drammaturgo inglese evidenzia che cosa non sia tale sentimento, dandone una descrizione inedita e originale.

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Non sia mai ch’io ponga impedimenti
all’unione di anime fedeli; Amore non è Amore
se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l’altro s’allontana.

Oh no! Amore è un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
è la stella-guida di ogni sperduta barca,
il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.

Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote
dovran cadere sotto la sua curva lama;
Amore non muta in poche ore o settimane,

ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio:
se questo è errore e mi sarà provato,
io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.

Khalil Gibran, Segui l’amore

Anche questa poesia riprende in maniera contemporanea le parole di Shakespeare. Gibran riflette su che cosa non sia l’amore, perché questo sentimento non richiede nulla se non il suo essere puro e fine a se stesso.

L’amore non dà nulla fuorché sé stesso
e non coglie nulla se non da sé stesso.
L’amore non possiede,
né vorrebbe essere posseduto
poiché l’amore basta all’amore.

Charles Bukowski, Quando Dio creò l’amore

Ecco un racconto moderno dell’amore tramite le frasi lapidarie di Bukowski. Tutto ciò che è stato creato pare superficiale e imperfetto, tranne la donna amata dal poeta, capace di rendere completo l’universo.

Quando Dio creò l’amore non ci ha aiutato molto
quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani
quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma
quando Dio creò l’odio ci ha dato una normale cosa utile
quando Dio creò Me creò Me
quando Dio creò la scimmia stava dormendo
quando creò la giraffa era ubriaco
quando creò i narcotici era su di giri
e quando creò il suicidio era a terra.

Quando creò te distesa a letto
sapeva cosa stava facendo
era ubriaco e su di giri
e creò le montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempo.

Ha fatto qualche errore
ma quando creò te distesa a letto
fece tutto il Suo Sacro Universo.

© iStock

Hermann Hesse, Perché ti amo

Un’autentica lirica di dichiarazione d’amore. Il poeta non si limita a descrivere gli effetti di questo sentimento, ma si rivolge direttamente alla donna amata, rivelandole i motivi per cui l’ama.

Perché ti amo, di notte son venuto da te
così impetuoso e titubante
e tu non me potrai più dimenticare
l’anima tua son venuto a rubare.
Ora lei è mia – del tutto mi appartiene
nel male e nel bene,
dal mio impetuoso e ardito amare
nessun angelo ti potrà salvare.

Gaio Valerio Catullo, Viviamo, mia Lesbia, ed amiamo

La passione travolgente del poeta latino per la sua donna viene espresso in una delle poesie più celebri di sempre. L’amore segreto e adulterino s’infiamma tra i due anche se non può essere rivelato alla luce del giorno.

Viviamo, mia Lesbia, ed amiamo,
e ogni mormorio perfido dei vecchi
valga per noi la più vile moneta.
Il giorno può morire e poi risorgere,
ma quando muore il nostro breve giorno,
una notte infinita dormiremo.
Tu dammi mille baci, e quindi cento,
poi dammene altri mille, e quindi cento,
quindi mille continui, e quindi cento.
E quando poi saranno mille e mille,
nasconderemo il loro vero numero,
che non getti il malocchio l’invidioso
per un numero di baci così alto.

Pablo Neruda, Non t’amo come se fossi rosa di sale

Quasi mai si riesce a descrivere in quale modo si ama una persona. Neruda l’ha sintetizzato in questo sonetto moderno, dove romanticismo e passione si uniscono in una meravigliosa dichiarazione d’amore, una delle poesie più evocative di sempre.

Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio
O freccia di garofani che propagano il fuoco:
T’amo come si amano certe cose oscure,
Segretamente, tra l’ombra e l’anima.

T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
Dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
Grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
Il concentrato aroma che ascese dalla terra.


T’amo senza sapere come, né quando, né da dove,
T’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
Così ti amo perché non so amare altrimenti

Che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
Così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
Così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

© iStoclk

Rabindranath Tagore, Lascia il tuo cuore

La nascita dell’amore viene accostata allo schiudersi di un fiore: dal minuto bocciolo iniziale all’evoluzione dei petali e della corolla. Il tutto avviene velocemente, ma si guarda con nostalgia al primo germoglio, ricco di possibilità.

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Lascia il tuo cuore
Scoppiare finalmente,
Cedi, gemma, cedi.
Lo spirito della fioritura
S’è abbattuto su di te.
Puoi rimanere
Ancora bocciolo?

Fernando Pessoa, L’amore, quando si rivela

Tutti coloro che sperimentano l’amore nell’arco della loro vita sanno come esso scateni un tumulto di emozioni che lo rendono ben evidente, ma che, al tempo stesso, fanno apparire le parole insufficienti. Non si sa cosa dire, non si capisce come ci si debba esprimere. Forse, però, è proprio questo che lega indissolubilmente due amanti.

L’amore, quando si rivela,
Non si sa rivelare.
Sa bene guardare lei,
Ma non le sa parlare.

Chi vuol dire quel che sente
Non sa quel che deve dire.
Parla: sembra mentire…
Tace: sembra dimenticare…

Ah, ma se lei indovinasse,
Se potesse udire lo sguardo,
E se uno sguardo le bastasse
Per sapere che stanno amandola!

Ma chi sente molto, tace;
Chi vuol dire quello che sente
Resta senz’anima né parola,
Resta solo, completamente!

Ma se questo potesse raccontarle
Quel che non oso raccontarle,
Non dovrò più parlarle,
Perché le sto parlando…

Eugenio Montale, Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale

Il poeta italiano dedica questi versi a sua moglie, scomparsa dopo anni trascorsi assieme. Montale mostra come l’amore non richieda sempre grandi gesti: quel semplice porgere il braccio per sorreggere l’amata vale di più di molte parole.

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

© iStock

Emily Dickinson, Talvolta con il cuore

Amare davvero richiede un insieme di fattori e una delle poetesse più celebri mostra come sia difficile che questo avvenga.

Talvolta con il Cuore
Raramente con l’anima
Ancora meno con la forza
Pochi – amano davvero.

John Keats, Senza di te

Quando ci si innamora dal profondo della propria anima, non si riesce a stare senza la persona verso cui si prova questo sentimento. Il poeta inglese spiega questa sintonia e unione tra due entità diverse così.

Non posso esistere senza di te.
Mi dimentico di tutto tranne che di rivederti:
La mia vita sembra che si arresti lì,
Non vedo più avanti.
Mi hai assorbito.
In questo momento ho la sensazione
Come di dissolvermi:
Sarei estremamente triste
Senza la speranza di rivederti presto.
Avrei paura a staccarmi da te.
Mi hai rapito via l’anima con un potere
Cui non posso resistere;
Eppure potei resistere finché non ti vidi;
E anche dopo averti veduta
Mi sforzai spesso di ragionare
Contro le ragioni del mio amore.
Ora non ne sono più capace.
Sarebbe una pena troppo grande.
Il mio amore è egoista.
Non posso respirare senza di te.

Paul Éluard, Parlare tacere

Complicità tra due innamorati significa anche comprendersi l’un l’altra senza dover per forza esprimersi a parole. È questo che Éluard manifesta nella sua poesia Parlare tacere.

Parlare
Senza avere niente da dire
Comunicare
In silenzio
I bisogni dell’anima
Dar voce
Alle rughe del volto
Alle ciglia degli occhi
Agli angoli della bocca
Parlare
Tenendosi per mano
Tacere
Tenendosi per mano.

© Getty Images

Alda Merini, Ho conosciuto in te le meraviglie

Senza l’amore non si è in grado di godere appieno delle meraviglie che la vita ci riserva. Infatti, alcune di queste si conoscono solo quando il cuore inizia a battere non solo per noi stessi.

Ho conosciuto in te le meraviglie
Meraviglie d’amore sì scoperte
Che parevano a me delle conchiglie
Ove odoravo il mare e le deserte
Spiagge corrive e lì dentro l’amore
Mi son persa come alla bufera
Sempre tenendo fermo questo cuore
Che (ben sapevo) amava una chimera.

Nazim Hikmet, Sei la mia schiavitù sei la mia libertà

L’amore è fatto di contrasti e opposizioni, come dimostra questa lirica di Nazim Hikmet.

Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
Sei la mia carne che brucia
Come la nuda carne delle notti d’estate
Sei la mia patria
Tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
Tu, alta e vittoriosa
Sei la mia nostalgia
Di saperti inaccessibile
Nel momento stesso
In cui ti afferro.

Jacques Prevert, I ragazzi che si amano

Quello che viene descritto da Prévert in questa poesia è un giovane amore, con protagonisti i ragazzi. Sono proprio loro quelli che si amano senza preoccuparsi della rabbia e dell’invidia altrui, capaci di godere appieno di un sentimento nuovo e puro.

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell’abbagliante splendore del loro primo amore.

Le frasi più belle sull’amore© iStock
Le frasi più belle sull’amore© WeHeartIt
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