Ladyhawke è uno dei film fantasy anni ottanta più amato di sempre, vuoi per l’ambientazione, vuoi per gli attori, ma soprattutto per la romantica e ‘impossibile’ storia d’amore tra i due protagonisti, Isabeau ed Etienne, condannati a non potersi amare a causa di un patto malefico che trasforma lei in un falco di giorno e lui in un lupo di notte.
Il cast
Forse non tutti sanno che il film diretto da Richard Donner andò incontro a numerosi ritardi nella produzione, dovuti soprattutto a delle difficoltà di casting. Per il ruolo di Etienne Navarre era stato scelto inizialmente Kurt Russell, il quale però abbandonò il progetto appena qualche giorno prima dell’inizio delle riprese. A Rutger Hauer era stato offerto il ruolo dell’antagonista (vista anche la sua partecipazione, qualche anno prima, in Blade Runner), ma quando Russell rifiutò, Hauer ottenne la sua parte. Anche piazzare il ruolo di Isabeau non fu facile, dato che Michelle Pfeiffer, inizialmente, non aveva tutte le buone intenzioni per interpretare una principessa. Alla fine però si lasciò convincere dopo aver letto quella che lei stessa definì “la storia più affascinante che avesse mai letto”.
Il viaggio di Rutger Hauer
Quando ottenne il ruolo di Etienne Navarre, Rutger Hauer fu molto entusiasta, e sorprese non poco il produttore e il regista dicendo loro che sarebbe venuto sul set a bordo di una casa mobile. “Fate in modo che ci sia spazio per parcheggiare il mio grande rimorchio al mio arrivo”, disse a Richard Donner, il quale pensò subito che si trattasse di una battuta. Ebbene, non lo era. Hauer attraversò quasi tutta l’Europa, dall’Olanda all’Italia (dove si sarebbero svolte le riprese) a bordo di un semi trailer che lui stesso aveva trasformato in una casa mobile. Nessuno era preparato ad assistere a quella scena: giunto alla meta, parcheggiò il suo enorme veicolo davanti il cancello degli studi cinematografici di Roma.
Non male come arrivo, no?
Fonte: Screenrant
L’articolo Ladyhawke e la volta in cui Rutger Hauer arrivò sul set guidando una casa mobile dall’Olanda all’Italia proviene da Noi degli 80-90.