Il prurito al cuoio capelluto: un disturbo molto diffuso

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La prima causa del prurito al cuoio capelluto è la secchezza della cute, provocata spesso dalla dermatite da contatto, da quella seborroica e dalla forfora che ne consegue o dalla psoriasi, ma anche da allergie, intolleranze alimentari, stress, alimentazione sbagliata. Non basta curare le lunghezze, anche le radici e la salute del cuoio capelluto sono molto importanti per il benessere dei capelli. Scopri anche i vantaggi dello shampoo a secco, guarda il video!

Cause del prurito al cuoio capelluto: sono molte e di varia natura!

Prendersi cura dei propri capelli è fondamentale per poterli sfoggiare sempre sani e naturali.La cute secca, infatti, può dare prurito insistente, anche se causata da sbalzi termici o da ambienti inquinati, da allergie a tinta, lacca, maschera o balsamo per capelli di bassa qualità con componenti non naturali. Anche lo stress influisce su questo problema, indebolisce il fusto dei capelli e a volte ne provoca la caduta. Il grattarsi per un prurito insistente in presenza altrui o una pioggia di forfora crea disagio e molto imbarazzo nella persona affetta da questi problemi, in quanto potrebbero dare la falsa idea di poca igiene. Inoltre, se ci si gratta in modo intensivo e con le unghie, si possono creare sulla cute delle microlesioni, suscettibili di infezione, che infiammano i follicoli, con conseguente diradamento dei capelli. E così anche la psoriasi o una micosi fungina (come la tigna) o un’infezione generica. Non va dimenticato poi per i ragazzi il problema dei pidocchi, facilmente trasmissibili soprattutto a scuola, dei parassiti che si avvinghiano ai capelli e che possono essere rimossi con pettini speciali e shampoo specifici. Anche una temperatura troppo alta del phon o un’esposizione al sole troppo prolungata e in determinate ore possono nuocere alla salute del cuoio capelluto, dando origine a rossori e vere scottature che seccano il cuoio capelluto, provocano dermatiti e danno prurito e dolore.

Prurito cuoio capelluto: lo shampoo© Istock
Prevenzione: la parola all’ordine del giorno!
 

La prevenzione principale riguarda le norme di igiene personale, relative in questo caso al cuoio capelluto. Bisogna anche tenere conto del cambio di stagione. A fine estate tra ottobre e novembre i capelli appaiono più secchi e inariditi dal caldo estivo, soprattutto dal caldo umido, e dal sudore, causa di proliferazione di batteri. Il sudore, particolarmente dopo attività fisica, può irritare e infettare la cute, divenuta più sensibile, e così il cloro, l’acqua di mare e la sabbia. Infatti, in autunno si verifica una maggiore caduta di capelli. Ma non bisogna farsi prendere dal panico. È un fatto naturale, dovuto allo sbalzo termico, e di breve durata. Quando sudate, quindi, risciacquate bene i capelli con acqua tiepida, non calda, per compensare lo stress del calore dell’asciugatura col phon. In estate asciugateli all’aria aperta. È bene anche risciacquarli spesso, ma soltanto con acqua tiepida e poco e delicatissimo shampoo, per liberarli dal grasso e dalla polvere. Asciugando i capelli, non bisogna sfregarli troppo, ma limitarsi a tamponarli o a indossare qualche turbante di spugna per pochi minuti per eliminare l’acqua. Non esagerate mai con gli shampoo. L’igiene è fondamentale, ma in ogni cosa ci vuole misura. Invece a chi soffre di particolari alopecie alcuni tricologici consigliano di lavare i capelli quotidianamente con shampoo appositi e delicatissimi proprio per rimuovere il grasso in eccesso.


 

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Prurito cuoio capelluto: gli esperti© Istock

La parola allo specialista: cosa ci consiglia?

A volte questi problemi persistono anche dopo aver provato rimedi naturali e prodotti specifici di buona qualità e che di solito esercitano un’azione benefica sul cuoio capelluto. Allora diventa necessario consultare un dermatologo di fiducia, in quanto le cause di questo prurito possono essere anche patologiche.
Infatti, non potete risolvere sempre tutto con dei rimedi “fai da te”. Spesso c’è necessità di una diagnosi effettuata da uno specialista e .di una cura che faccia al caso vostro.
Tra i sintomi, oltre al prurito, si potrebbero anche riscontrare rossore, dolore, desquamazione della cute, bruciore, formazione di brufoli o pustole, indebolimento e perdita dei capelli oppure esagerato eccesso di sebo sulla cute della testa. Sarà poi compito del medico individuarne le cause, per risolvere il problema del prurito con un trattamento specifico mirato. La causa potrebbe essere infatti una patologia seria, come l’alopecia o una micosi fungina. Ci sono vari tipi di alopecia: cicatriziale, genetica, areata, seborroica. L’alopecia necessita di specifiche a seconda dei casi. Per ogni tipo di alopecia esistono ottimi prodotti in grado di ritardare o fermare la caduta dei capelli. Anche la psoriasi provoca molti problemi al cuoio capelluto e non solo. Questa patologia autoimmune comporta delle infiammazioni cutanee croniche, anche piuttosto antiestetiche, con pesanti desquamazioni molto pruriginose in testa, ai gomiti e anche in altre zone del corpo.

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Prurito cuoio capelluto: rimedi© Istock

Un‘alimentazione sana e controllata: una terapia eccezionale!

È fondamentale evitare un’alimentazione carica di grassi e sostanze irritanti, consumando cibi il più possibile naturali. Tra tutte quelle consigliate dai nutrizionisti la dieta mediterranea resta sempre la migliore o una delle migliori, non solo per la salute deli organi interni, ma anche per risolvere i problemi del vostro cuoio capelluto, in quanto rafforza i capelli, nutre la cute della testa, mettendo riparo agli stress subiti, soprattutto se avete un tipo di pelle molto sensibile. Gli alimenti preferenziali da consumare sono verdure e ortaggi antiossidanti omega 3 e 6 ricchi di vitamina E, come lattuga, spinaci, carote, broccoli, pomodori, cavoletti, olio di oliva extravergine a crudo, pesce azzurro (come aringhe, sarde, palamita), frutta secca, sesamo, germi di grano, frutti rossi e arancioni, crostacei, cereali integrali, olio di soia e tanti altri che contrastano la desquamazione e hanno un’ azione nutriente ed idratante.

Scopri tutti gli alimenti alleati della bellezza dei capelli!

 

Gli alimenti che fanno bene ai capelli!© iStock

 

Salmone© iStock

 

Spinaci© iStock

 

Semi di lino© iStock

 

Arance© iStock

 

Noci© iStock

 

Aringhe© iStock

 

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Yogurt© iStock

 

Avena© iStock

Cosmetici per i capelli e rimedi naturali.

Se invece si tratta di un fastidio non troppo continuo ed esagerato, potete pensare a come prevenirlo, a come ridurlo o addirittura eliminarlo del tutto. Possono essere utilizzati in questo caso prodotti cosmetici di buona qualità o farmaceutici che effettuano una rivitalizzazione dei fusti del capello, shampoo antiprurito o antiforfora, mai aggressivi e schiumosi. Lavate sempre i capelli con un massaggio delicato, per evitare di irritare o infettare seriamente la cute della testa. In caso di irritazioni possono essere adoperati prodotti antibatterici, per scongiurare il rischio di una seria infiammazione del follicolo, con caduta temporanea o definitiva di una zona dei capelli. Anche gli altri prodotti specifici per la cura del capello, shampoo per cute secca, balsami, tinte, lacca, maschere devono essere di buona qualità. Quindi controllate sempre al momento dell’acquisto il loro INCI. Inoltre, gli shampoo antiforfora, antiprurito allo zolfo o anticaduta di capelli devono essere né troppo frequenti, né troppo distanziati.

 

prurito al cuoio capelluto: rimedi naturali© Istock

In molti casi si rivelano utili altri rimedi, più naturali per combattere prurito della testa e infiammazione dei follicoli; ad esempio, potete adoperare la polpa dell’aloe vera o in gel, lasciata in posa per una quindicina di minuti prima del risciacquo. Non ingrassa i capelli e la cute resta idratata a lungo. È il caso anche di provare l’efficacia di alcune gocce di Tea tree oil, che servono come antinfiammatorio e antibatterico per dermatiti e forfora, o anche il miele mescolato con oli essenziali per fare degli impacchi. Questi ingredienti sono degli ottimi rimedi anche per la salute dei nostri piedi stanchi, gonfi, screpolati o per il problema dei duroni, così come l’aceto di mele che si può adoperare nell’ultimo risciacquo o anche oralmente, mescolandone un cucchiaio in un bicchiere di acqua tiepida. Grazie alle sue proprietà esfolianti, anche il sale grosso combatte la pelle secca e la forfora, soprattutto quella grassa. Tra i vari rimedi utili per la secchezza della cute della testa, non può essere dimenticato l’olio d’oliva, che idrata e nutre i capelli aridi e fragili. Per la forfora secca sono in commercio anche prodotti naturali come l’olio di jojoba o l’olio di mandorle dolci. Per la forfora grassa queste sostanze invece non sono idonee. Infatti, una delle cause principali del prurito al cuoio capelluto resta sempre un eccesso di forfora provocata dalla dermatite seborroica, che rende la pelle disidratata e provoca tipi differenti di desquamazione. Attenti allo stress: cercate di adottare uno stile di vita più sano, e assumete di tanto in tanto qualche pasticca alle erbe, a base di valeriana, melissa, biancospino e passiflora che non appartengono alla classe degli psicofarmaci,e non necessitano di ricetta, ma hanno un forte potere rilassante. Durante il cambio di stagione soprattutto potrebbero essere utili aminoacidi, vitamina a e b, ferro, vitamina A e B e cisteina, che mantengono in buona salute il cuoio capelluto e il capello e ne favoriscono anche una crescita regolare.

Fonte articolo Alfemminile

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Redazione MusaNews
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