Giorgio Armani il re della moda, è “Re Giorgio” per il bel paese abituato a definirlo un emblema indiscusso dell’eleganza e dello stile nel mondo.
Una leggerezza che sembrava sfidare la gravità. Silhouette sinuose, una serie di preziosi abiti da sera in cady, il busto rigoroso e sostenuto, costruito, e la gonna che si scioglieva terminando in un’abbondanza di tessuto, in un godet liquido. Reti di cristalli, jais e perle applicate su impalpabili chiffon, ricami, preziosi e gli immancabili cappellini.
I suoi inizi
Dopo il militare è assunto da Nino Cerruti per rimaneggiare i capi del brand Hitman, marchio del Lanificio Fratelli Cerruti. Il suo nome appare per la prima volta grazie alla griffe di abbigliamento in pelle Sicons. Infatti nel 1974 nasce la linea Armani by Sicons, che decreta ufficialmente gli inizi della sua carriera. La storia azienda Giorgio Armani ha come data d’inizio il 1975.
Negli anni si susseguono diverse collaborazioni. Nel 2002 firma un accordo con la ditta Safilo per l’ideazione di una linea di occhiali, chiamata Emporio Armani occhiali. Il guru del fashion lancia alcune linee di profumi come Acqua di Giò o Black Code che nel tempo riscuotono un notevole successo.
“Lo stile consiste nel corretto bilanciamento tra sapere chi sei, che cosa va bene per te e come vuoi sviluppare il tuo carattere. I vestiti diventano l’espressione di questo equilibrio.” Giorgio Armani
La parola che lo accompagna fin dall’inizio è sperimentazione. Questa parola l’ha guidato nel mondo del lusso provando che è possibile costruirlo sperimentando materiali, forme, accostamenti che gli sembravano suggerire ogni volta nuove proporzioni. Anche la “libertà creativa”, gli ha concesso tutto il tempo e gli strumenti necessari per dare vita a un abito che può richiedere fino a tremila ore di lavoro. E, anche se sembra imprevedibile, il “divertimento” nonostante sia una parola che non rende del tutto l’idea: l’atto del disegnare lo appartiene, perché coinvolge tutto quello che sa della moda e dell’essere umano.
Giorgio Armani Spring 2021
Giorgio Armani per la collezione Primavera/Estate 2021 propone dei set giacca e pantaloni assimilabili anche a pigiami ultra chic, cardigan kimono e i pantaloni sarong sono comfy e adatti a ogni occasione; decorati finemente con motivi floreali orientaleggianti sono ideali per lo smart working, tanto quanto le giornate in ufficio e le uscite serali.
Sera che torna a brillare, con molte uscite luccicanti, dalle incrostazioni, ai glitter, alle frangette sui flapper dress, dai cardigan con perline ai bijoux.
Perché la voglia di tornare a vestirsi bene è quello che anima la moda del Signor Armani, per una stagione che diventa una hit parade dei key piece: i blazer destrutturati, la palette dei greige, i pantaloni ampi per lui, i long dress in pailettes, le stampe geometriche e floreali per lei.
Per lui il guardaroba spazia dal casual dei baggy pants a quadri e bluse leggere, al sexy tre pezzi, giacca, gilet senza camicia, pantalone e mocassino.
Conclude la parte sera, anche qui dal tuxedo si va i toni del blu notte, le shape sono quelle di sempre, l’eleganza anche.
Gli equilibri tra rigore e sensualità, urban vibe ed esotismo, purezza e piccoli tocchi glam qua e là sono una garanzia che rassicura. La silhouette è essenziale, morbida, fluida: una fusione di linee pure e colori neutri.
Ne emerge la personalità di una donna e di un uomo liberi, a proprio agio, attenti a essere se stessi attraverso quel che indossano. Perché come dice Giorgio “la moda passa, ma lo stile resta”.