Abbiamo parlato più volte di zucchero e sale come ingredienti “nascosti” in tanti prodotti che consumiamo regolarmente. Forse non sapete però che anche l’alcol è spesso presente in cibi e bevande apparentemente insospettabili.
Riguardo alla presenza di alcol nei prodotti alimentari e nelle bevande c’è uno studio interessante condotto dall’Università di Kaiserslautern in Germania. Lo scopo del team di ricerca era identificare la quantità di etanolo a cui le persone, in particolare i bambini, sono esposte ogni giorno attraverso ciò che consumano, spesso in maniera inconsapevole.
Analizzando cibi e bevande disponibili sul mercato tedesco, lo studio ha scoperto che alcuni prodotti contengono alcol in quantità variabili. In alcuni casi questa sostanza viene aggiunta come conservante (per il suo potere antimicrobico) in altri, invece, è il risultato di una fermentazione spontanea.
Si tratta di:
- panini per hamburger – fino a 1,28 g per 100 g (1,28% ABV – alcohol by volume, percentuale in volume)
- pane di segale – fino a 0,18 g per 100 g (0,18% ABV)
- banana (matura) – fino a 0,2 g per 100 g (0,2% ABV)
- banana (molto matura con pezzetti scuri) – fino a 0,4 g per 100 g (0,4% ABV)
- pera (matura) – fino a 0,04 g per 100 g (0,04% ABV)
- yogurt alla ciliegia – fino a 0,02 g per 100 g (0,02% vol.)
per quanto riguarda le bevande, quelle che contengono alcol sono le seguenti:
- aceto di vino bianco – fino a 2,64 g per litro
- succo di mela – fino a 0,66 g per litro (ma la maggior parte delle marche testate era di circa 0,2 g per litro)
- succo d’arancia – fino a 0,73 g per litro
- succo d’uva – fino a 0,86 g per litro
Si tratta quindi di alimenti fermentati come lo yogurt ma anche di prodotti da forno (pane, panini, ecc.) oltre che frutta e succhi di frutta. In quest’ultimo caso, i livelli di alcol sono più alti man mano che il frutto matura o con il passare del tempo prima che il succo di frutta venga consumato.
Lo studio non ha incluso la salsa di soia, che può arrivare a circa il 2% di alcol, ma neanche le merendine che, proprio come il pane in cassetta, in alcuni casi contengono piccole quantità di alcol etilico come conservante o addirittura sono presenti al loro interno dei liquori.
Una precedente ricerca, condotta nel Land federale austriaco dell’Alta Austria, aveva evidenziato come, in 17 snack per bambini su un totale di 19 analizzati, si trovava presenza di alcool.
Anche la birra analcolica contiene un po’ di alcol che è il risultato della fermentazione. Il quantitativo, sempre molto basso, è variabile. Si va da quantità microscopiche fino ad uno 0,5%, che permette alla birra di essere ancora etichettata come analcolica o senza alcol nella maggior parte dei paesi.
Lo studio dell’Università di Kaiserslautern ha concluso che i bambini sono particolarmente esposti a livelli significativi di alcol nel cibo e nelle bevande di tutti i giorni.
Dato che la ricerca è stata condotta su prodotti tipici del mercato tedesco, non sappiamo se il quantitativo di alcol sia uguale a quello dei prodotti presenti sul mercato italiano. Una cosa però è certa: sicuramente piccole quantità di questa sostanza si trovano in molti cibi e bevande di uso comune e, nella maggior parte dei casi, ciò è indicato in etichetta. Leggiamo dunque sempre con attenzione la lista degli ingredienti e scegliamo per i nostri bambini prodotti il più possibile freschi e genuini.
Considerate però che, fortunatamente, l’alcol evapora velocemente, dunque le percentuali già basse all’interno degli alimenti spesso tendono a svanire del tutto.
Fonti: Journal of Analytical Toxicology
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