Cari amici, possiamo girarci attorno quanto volete ma le cose stanno così: non fare qualcosa sarà sempre più veloce che farlo.
Ammettiamolo: quante volte ti hanno chiesto di fare qualcosa e tu hai risposto semplicemente: “Certo!”. Senza pensare più di tanto alle implicazioni che quel “certo” portava con sè? Quindi tre giorni dopo, ti sei trovato sopraffatto dalla tua to-do-list di robe da fare e hai maledetto il momento in cui hai pronunciato quel “certo!”.
Allora vogliamo parlare di produttività? Vogliamo farlo seriamente? Inizia a chiederti se le cose che devi fare sono necessarie, perché molte di loro non lo sono, e un semplice “no” può essere più produttivo di qualunque lavoro possa fare persino la persona più efficiente.
Qualcuno potrebbe obiettare: se i vantaggi di dire “no” sono così ovvi, allora perché diciamo così spesso di “si”?
OK, partiamo da qui..
1. Perché diciamo di “Sì”?
Accettiamo molte richieste non tanto perché ci teniamo a portarle a termine, ma perché non vogliamo essere visti come maleducati, arroganti o inutili. Spesso devi dire di no a qualcuno con cui avrai a che fare ancora in futuro: il tuo collega, il tuo coniuge, la tua famiglia e i tuoi amici.
Dire di no a queste persone può essere particolarmente difficile perché ti piacciono, vuoi loro bene e vorresti supportarle.
Eppure prendersi un impegno che poi non si fa bene o non lo si fa proprio, non è che migliori la relazione in questione, e nemmeno la nostra vita.
Ma facciamo un passo più dentro alla questione e approfondiamo il significato del sì e del no.
2. La differenza tra “Sì” e “No”
Le parole “sì” e “no”, nel nostro modo di conversare, si alternano di frequente. Questo fa sembrare che abbiano lo stesso peso, ma in realtà sono diverse non solo nel significato, ma soprattutto nell’entità dell’impegno che è fattivamente richiesto.
“No” è una decisione. “Sì” è una responsabilità.
Ovviamente devi prenderti le tue responsabilità, ma quando sono troppe finisci per disattenderle tutte quante.
Pensaci. Ogni volta che dici di sì a una richiesta X, stai anche dicendo di no a qualsiasi altra cosa potresti ottenere con il tempo, che invece dedicherai appunto a X.
Ecco: dire di no oggi, ti fa risparmiare tempo domani. Dire sì ora, ti costa tempo in futuro.
No è una forma di credito temporale. Sì è una forma di debito temporale. Perché a un certo punto busseranno alla porta e dovrai rimborsare il tuo impegno.
3. Il rapporto tra dire di “No” e il potere
Quando su instagram parlo dell’importanza di dire no nei miei “Mazzutime” quotidiani, infatti, molti mi scrivono “Ma io a certe persone non posso dire no!”. É un po’ come se dire no fosse visto come un lusso che solo chi è al potere può permettersi. Ed è in parte vero: rifiutare un’opportunità è più facile quando si può ricorrere a energia, denaro e autorità. Ma è anche vero che dire di no non è semplicemente un privilegio riservato a chi ha successo. È anche una strategia che può aiutarti ad avere successo.
Dire di no ti aiuta infatti a conservare il bene più importante nella vita: il tuo tempo.
E quindi devi dire di no a ciò che non ti sta portando verso i tuoi obiettivi, devi dire di no alle distrazioni. Steve Jobs questo ce lo ricordava bene quando diceva che concentrarsi non significa dire sì alla cosa su cui devi focalizzarti, ma dire no alle altre 100 buone idee che ti circondano e ti distraggono se non le fai fuori.
Da questo punto di vista, dire no non significa che non farai mai nulla di interessante, innovativo o spontaneo, ma che dici di sì in modo mirato, come un cecchino.
4. Migliorare il tuo “No”
Nel tempo, infatti, quando il “successo” che raggiungi inizia a essere importante, devi aggiornare il tuo modo di dire NO, perché il costo del tuo tempo aumenta e quindi devi distribuirlo in maniera strategica, per ottimizzarlo.
Se all’inizio bastava eliminare le distrazioni ovvie e scontate, adesso devi alzare l’asticella e quindi alzare continuamente la soglia per poter dire di sì.
Ecco che devi allora imparare a dire no a quelle opportunità che in precedenza giudicavi buone, perché così potrai creare spazio per concentrarti solo sui progetti TOP, quelli più importanti.
Per intenderci, io ad oggi dico “Sì” solo alle cose che quando mi vengono descritte mi parte un istintivo “Caspita sì!!”. E se non mi eccita, dico di no, senza troppi rimpianti.
Per oggi è tutto, ci vediamo nel gruppo Facebook “Officina per la mente”.
L’articolo Dire no oggi per avere successo domani sembra essere il primo su Psicologo Milano.