Dario Fo e Franca Rame avranno un loro Museo. Finalmente vi sono tutte le condizioni affinché l’Italia dia una degna sede per un patrimonio d’ARTE dal valore storico – culturale inestimabile.
Premio Nobel per la Letteratura
Era il 9 ottobre 1997 quando Dario Fo riceve a Stoccolma il Premio Nobel per la Letteratura. A premiarlo è il re Gustavo di Svezia.
“Il Premio Nobel per la Letteratura viene assegnato a Dario Fo perché, insieme a Franca Rame, attrice e scrittrice, nella tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere e restituisce dignità agli oppressi.” L’Accademia di Svezia
“In tutt’Italia Fo è conosciuto come attore, poco come “autore”. Invece in tutto il mondo i suoi testi sono conosciuti e rappresentati. È un premio meritato.” Umberto Eco
“Come Molière, Fo ha usato il riso come arma contro i bigotti.” Le Monde
“Il Museo Fo-Rame si farà. L’impegno che avevo preso con Dario Fo sarà rispettato“. Il ministro della Cultura, Dario Franceschini risponde in maniera chiara ed inequivocabile alla dura presa di posizione di Jacopo Fo, figlio dei due grandi artisti, che sulle colonne di Repubblica aveva attaccato direttamente il ministro affermando che: “Ha preso per i fondelli mio padre e mia madre il museo a loro dedicato non è mai decollato“. Personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura hanno prestato il loro volto e la loro voce per lanciare un appello a favore della reale partenza del progetto. Il tutto, ovviamente, in accordo con la Fondazione Fo–Rame.
Le parole del ministro Franceschini sul progetto Museo Fo-Rame
“Quello attuale è un edificio dell’archivio di Stato non è un museo, e sapevamo fin dall’inizio che era una sede provvisoria e che non poteva essere gestita con i tempi e i modi di una sede museale. Il Museo si farà, ripeto è una promessa che manterrò, costi quel che costi. Le risorse ci sono, sono lì stanziate. Ho appena sentito Jacopo Fo al telefono, e già tempo fa era stata proposta alla Fondazione la sede della Dogana Vecchia, sempre a Verona. Mi ha risposto che per lui quel luogo va bene.”
L’Italia smemorina
L’Italia è un paese straordinario, ma spesso, troppo spesso, smemorato. Siamo un paese ricco di personalità uniche, che spesso, troppo spesso, vengono celebrate e ricordate più fuori dai nostri confini che all’interno. Ricordare l’opera di Dario Fo e Franca Rame non è soltanto qualcosa di doveroso, è un obbligo morale nei confronti di due artisti che tutto il mondo conosce e ci invidia. Il loro lascito è un patrimonio culturale immenso, ma ancora più grande è il lascito emozionale che quelle opere non smettono mai di trasmetterci.
Un’infinità di materiale composto da testi, locandine degli spettacoli, costumi, scenografie. Una quantità enorme di materiale che abbisogna di un luogo enorme che lo possa contenere. E far sì che questo patrimonio culturale possa davvero essere fruibile da tutti. Sono tanti coloro che attendono di poter consultare pagine di scritti originali passate direttamente alla storia della letteratura mondiale. Osservare le locandine di millanta spettacoli, ammirare gli splendidi ed originali costumi e le imponenti scenografie.
Sono tanti coloro che vogliono respirare quell’aria, toccare con mano una parte importante della nostra storia recente. Poterla leggere senza più filtri, senza più alcuna censura che metta il bavaglio alla genialità ed alla creatività. L’opera omnia di Dario Fo e Franca Rame ci permetterà di riscoprire, o scoprire per i più giovani, due enormi talenti del palcoscenico, due enormi artisti che hanno descritto e raccontato decenni della storia italiana con una lucidità e lungimiranza impressionanti.
Le parole del ministro della Cultura, Dario Franceschini, lasciano ben sperare. Sicuramente non mancheranno voci fuori dal coro, personaggi che non vedranno di buon occhio un tale progetto e magari proporranno scelte culturali decisamente più cervellotiche. A costoro ed alle loro eventuali, bizzarre, proposte regaliamo le parole di un altro genio italico, Dante Alighieri:
Non ragioniam di lor, ma guarda e passa (Inf. III, 51)
Un Vero Museo per Dario Fo e Franca Rame