««Sono le famiglie la vera rete di sicurezza del Paese, e in questi giorni di incertezza ce lo hanno dimostrato». Parole di Elena Bonetti, ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, che lancia la proposta di un assegno mensile per tutti i figli fino a dicembre. Un aiuto concreto per rispondere in maniera pratica al «nemico più grande che l’emergenza ci ha messo davanti», cioè «senso di precarietà, di fragilità e di incertezza che ci attanaglia oggi e avvolge il futuro. In molte delle nostre case ci sono sogni rimandati e paura di non farcela» ha scritto il ministro sui suoi profili social.
Da 80 a 160 euro per ogni figlio
«Un assegno per ogni figlio, almeno fino ai 14 anni, da aprile a dicembre, secondo il reddito Isee: 160 euro per redditi inferiori a 7mila euro, 120 per redditi tra i 7 e i 40mila euro, 80 euro per redditi superiori»: sono questi i dettagli della proposta di Elena Bonetti. «L’assegno per i figli è una misura necessaria, che mette al centro i minori e riconosce alle famiglie gli sforzi e i sacrifici compiuti in queste settimane di emergenza e che ancora ci attendono. Una misura che vuol dare un segnale di stabilità, e la stabilità è quello di cui hanno bisogno le famiglie in questo momento di incertezza» ha puntualizzato sui social il ministro.
Coronavirus, le misure in campo per le famiglie
Non solo un assegno mensile straordinario. «Sono al lavoro per strutturare un’offerta di sostegno all’educazione e alla custodia dei figli: congedi parentali estesi, voucher baby sitter ma anche creazione di una rete che coinvolga terzo settore, volontariato, comuni per aiutare concretamente le famiglie e offrire occasioni di attività ludiche, ricreative, motorie, appena il lockdown sarà terminato» promette il ministro Bonetti.
Le nostre famiglie sono l’Italia che resiste
Misure pensate per una realtà, le famiglie, che rappresentano uno dei lati migliori del nostro Paese. «In questi mesi hanno dimostrato grandissima resilienza, sono le nostre famiglie l’Italia che resiste. Non possiamo pensare di rispondere con misure una tantum o settoriali alla situazione di bisogno straordinario in cui si trovano. Essere genitori è esserlo ogni giorno, non è una responsabilità una tantum» scrive ancora sui social Elena Bonetti. Consapevole di ciò che potrebbe accadere se le misure di sostegno alle famiglie non venissero emanate. Quello che rischiamo «è un tracollo demografico irreversibile. Tracollo demografico vuol dire futuro zero per l’Italia, un’Italia senza giovani generazioni, le stesse che dovranno pagare i debiti che stiamo facendo oggi. Essere ciechi o lungimiranti davanti a tutto questo è una responsabilità storica».
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