L’Efsa ha messo a disposizione dei produttori del settore alimentare una nuova guida, utile però anche ai consumatori. All’interno infatti, tra le altre cose, vi sono indicazioni per la corretta conservazione degli alimenti surgelati, lo scongelamento e le relative scadenze.
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha sviluppato uno strumento utile a supportare il lavoro dei produttori. Grazie al nuovo documento, ad esempio, potranno valutare meglio per quali prodotti sia utile specificare, oltre all’obbligatoria dicitura di “”consumare entro il ” o “consumarsi preferibilmente entro il”, altre indicazioni di conservazione, come il limite di tempo per il consumo una volta aperta la confezione.
L’Efsa fornisce anche alcuni consigli su come scongelare gli alimenti, in modo da farlo in completa sicurezza. Si tratta infatti di una fase “delicata” in cui alcuni batteri potrebbero riattivarsi e riprodursi.
Per scongiurare il rischio di intossicazioni alimentari causate da un errato scongelamento, gli esperti dell’Efsa suggeriscono di:
- effettuare lo scongelamento a basse temperature
- conservare gli alimenti scongelati in frigorifero nella confezione originale o in un contenitore pulito
- seguire sempre alla lettera le istruzioni del produttore che si possono leggere sulla confezione
- cuocere i cibi congelati prima di consumarli per eliminare i batteri
- non ricongelare mai un alimento già scongelato
Altri suggerimenti più specifici sono:
- frantumare i pezzi grandi di pesci, gamberetti o frutti di bosco all’interno della confezione prima di scongelarli
- scongelare solo la quantità di cibo necessaria (eviteremo così sprechi alimentari)
- scongelare carne, pesce o frutti di mare su un vassoio in frigorifero per evitare di contaminare altri alimenti.
- scongelare frutta e verdura con acqua fredda corrente, preferibilmente all’interno della confezione originale
- assicurarsi di avere le mani pulite e di usare utensili ben lavati prima di manipolare cibo
Potete leggere tutta la guida integrale Efsa (in inglese) qui.
Il nuovo documento fa riferimento tra l’altro ad una precedente guida dell’Efsa che precisava quando e per quali alimenti era consigliata la dicitura “consumare entro” o “consumare preferibilmente”.
Ve ne avevamo parlato in un precedente articolo:
Fonte: EFSA
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