Si sta studiando sempre di più la teoria dei colori, cercando di svelare anche i significati che si celano dietro ognuno di essi e le diverse proprietà che hanno sia sulla mente che sul corpo delle persone che ne entrano in contatto. In generale, tra i colori ne vengono riconosciuti, oltre al bianco e al nero, tre primari, che sono il blu, il rosso e il giallo. Quest’ultimo, date le sue caratteristiche, è un colore particolarmente positivo, anche se non è proprio per tutti…
Simbologia e significato del colore giallo
«Il giallo è il colore del sole, associato a una risata, è felicità e buon umore. Una persona, immersa in un ambiente giallo, sprizza ottimismo.»
Sia nell’arte che nella vita di tutti i giorni, intorno al giallo si è venuta a creare una ricca simbologia che ha fatto sì che questo colore venga associato a più di un significato. Esso rappresenta sia alcuni elementi naturali sia determinate sensazioni e diversi concetti astratti.
- Luce: come primo significato, sicuramente il giallo rappresenta la luce. Lo stesso Goethe diceva: «il giallo è il colore più prossimo alla luce». Per questo motivo, esso è diventato la tonalità che indica il sole, i suoi raggi e persino il suo calore. Tutto ciò ha portato il giallo a essere una tonalità notoriamente positiva, con il suo chiarore in netto contrasto con l’oscurità di altri colori.
- Allegria e gioia: il giallo non è solo simbolo della luce “concretamente intesa”, ma anche di quella “dell’anima“. Così si indica il buonumore e la spensieratezza che questo colore sembra rappresentare, in particolar modo con le sue sfumature più sgargianti come quella del “Giallo Cadmo” o del “Cromo”.
- Autunno: questo significato è stato associato al giallo soprattutto nel mondo dell’arte e solo per alcune delle sue tonalità, come quella detta “Giallo Napoli“. Infatti, se il verde è l’emblema della primavera, insieme al rosso e all’arancione, questo colore identifica le foglie dell’autunno, stagione malinconica ma, al tempo stesso, da sempre affascinante. Perciò, il giallo è utilizzato spesso nei quadri delle varie epoche artistiche che raffigurano questo scenario della natura.
- Saggezza: tale connotazione deriva dalle culture orientali, in particolar modo quella del Buddhismo. Infatti, per questa filosofia di vita, il giallo era associato a tutte le fasi positive dell’esistenza umana e le sue qualità principali, quali la nascita e la socievolezza. In generale, in Cina, il giallo è colore dell’imperatore, della salute, degli onori e della spiritualità Il Giappone ricalca in parte questo significato e vede il giallo come il colore della nobiltà e della grazia.
- Ricchezza: l’oro viene considerato come una sfumatura del giallo e tutto ciò ha portato questo colore a essere anche il simbolo della ricchezza. Può richiamare direttamente l’oro dei gioielli, delle monete e degli altri preziosi in cui compare.
- Attenzione: se il rosso è più precisamente il colore utilizzato nelle segnaletiche indicanti il pericolo, il giallo è quello che, invece, richiama l’attenzione su una determinata situazione che potrebbe diventare pericolosa. Per esempio, nella segnaletica stradale temporanea o nei semafori nel passaggio dal verde al rosso.
Gli effetti del colore giallo sulla mente
Si è notato come le diverse proprietà dei colori vadano ad agire in maniera differente sulla mente delle persone e, allo stesso modo, sul corpo. Infatti, i benefici della cromoterapia, che vede l’uso dei colori per curare certi disturbi o dolori fisici, sono sempre più evidenti. Per quanto riguarda il giallo, se utilizzato a scopo terapeutico per il corpo, si nota la capacità di regolarizzare la frequenza cardiaca e di equilibrare la pressione arteriosa.
Sulla mente, invece, il giallo infonde sicurezza ed energia. Non a caso, dal punto di vista spirituale, esso è il colore che rappresenta il terzo chakra, definito “chakra del potere“. Si colloca all’altezza del plesso solare e identifica l’azione. Perciò, il giallo è in grado di stimolare le proprie capacità interiori oltre alla positività e gioia di vivere. È una tinta raccomandata per i vari ambienti della casa, dalla cucina al salotto, perché li rende caldi e accoglienti, senza sortire l’effetto “eccitante” del rosso. Le pareti di una camera da letto possono essere tinteggiate di giallo a meno che non si soffre di insonnia: in tal caso, si consiglia il colore blu.
Quando si sceglie un colore preferito, si mettono in mostra determinate caratteristiche del proprio carattere anche inconsapevolmente. Chi ama il giallo è solitamente una persona estroversa, ricca di energia, che sa accogliere con piacere e ottimismo le novità che la vita le offre. Si tratta di individui particolarmente positivi, creativi e fiduciosi nelle proprie capacità, tanto da peccare qualche volta di egocentrismo. Chi, invece, rifugge dal giallo può essere una persona introversa e delusa nei confronti degli altri, che preferisce rimanere all’interno della propria casa piuttosto che uscire all’aria aperta.
La breve storia del colore giallo
A differenza del blu, il giallo era un colore positivo nella cultura greca e romana. Infatti, entrambi lo utilizzavano negli affreschi delle pareti e i Romani sceglievano il color ocra come tonalità dei loro vestiti per le cerimonie più importanti, quali i matrimoni. Nel Medioevo, però, la fortuna del giallo è diminuita perché, per la prima volta, si distinse l’oro dal giallo vero e proprio. Il primo era il colore della ricchezza, del prestigio e del potere, mentre l’ultimo divenne il simbolo del tradimento. Non a caso nei romanzi medievali, i personaggi negativi venivano rappresentati con le vesti gialle.
Questa connotazione negativa continuò per secoli, quando il giallo continuava a essere utilizzato per indicare gli esclusi e i condannati. Si pensi, per esempio, alla stella gialla che gli Ebrei dovettero esporre per anni, persino nel Novecento. Solo a partire dal XVIII secolo, periodo dell’elaborazione della teoria dei colori, il giallo ritornò al suo significato positivo originale. Negli anni Venti, è diventato il colore emblema della raccolta “I Gialli” di Mondadori, ovvero della collana dei romanzi polizieschi, di cui ormai è un sinonimo. Oggi lo si usa spesso nel marketing per attirare l’attenzione dell’utente, soprattutto abbinato a tinte più scure, come il nero.