La teoria dei colori affascina sempre di più perché mette in mostra come le diverse tonalità possano avere dei significati nascosti e rivelarsi dei veri alleati per il nostro umore. In generale, si identificano tre colori primari, a esclusione del nero e del bianco, ovvero rosso magenta, giallo e blu. Quest’ultimo è il colore “freddo” per eccellenza, che nella scala cromatica si trova al crocevia tra il Ciano e il Violetto. Nel corso della storia, il blu è stato associato a diversi significati che l’hanno portato ad avere una ricca simbologia. Tuttavia, è celebre anche per i suoi effetti di rilassamento e di equilibrio interiore che svolge a livello mentale, insieme a quelli di “placebo” per alcuni dolori del corpo. Inoltre, chi lo apprezza particolarmente mostra determinati aspetti caratteriali.
Oltre che sulla nostra mente, possiamo dire che esistano dei colori che sono davvero nostri amici, grazie alla teoria dell’armocromia. Ti consigliamo di guardare questo breve video per scoprire se il blu sia un tuo colore amico!
Simbologia e significato del blu
«Forse al blu non c’era fine, forse cielo e mare continuavano a specchiarsi l’uno nell’altro in eterno, senza mai congiungersi. Era qualcosa di troppo grande per poter anche solo essere pensato, era l’infinito.»
Nel corso del tempo, il blu ha assunto più di un significato, andando così a creare una simbologia varia e interessante che si ritrova soprattutto nell’arte. I significati e i richiami principali di questo colore sono:
- Cielo, notte, infinito: a seconda delle loro diverse tonalità, l’azzurro e il blu sono associati a tutte le sfumature che manifesta il cielo nel corso di una giornata. Questo perché le molecole di gas che compongono l’atmosfera ritraggono solo la luce blu.
- Acqua, mare, oceano: dato il riflesso del cielo nelle acque di fiumi e mari, il blu è diventato anche il colore che le identifica. Tutto ciò va a confermare il suo principale significato di infinito, oltre ad aggiungere quel senso di protezione e di accoglienza in grado di dare l’acqua, specialmente quella del mare.
- Spiritualità: in molte culture, soprattutto quelle orientali, il blu è la tonalità che richiama a tutto il mondo delle divinità, con l’accezione di sacro e puro. Per esempio, per il Buddhismo, questo è il colore dell’immortalità, mentre per l’antica religione egizia, la madre Nut, era rappresentata nell’arte interamente di blu e azzurro. Questa simboleggiava la vita e la rinascita, per indicare il ciclo infinito dell’esistenza. Infine, anche nel Cristianesimo, ogni immagine di Maria Vergine vede un elemento blu, che è spesso il velo che le copre le spalle o la veste. Da questo deriva quella particolare tonalità detta “blu madonna”.
- Magia: non per l’azzurro, ma soprattutto nelle sue tonalità più scure, il blu assume spesso il significato di un colore magico, che richiama riti e leggende intriganti e misteriose. Compare nelle rappresentazioni di oggetti e personaggi magici, diventando il colore che collega il mondo umano con quello divino, ultraterreno.
- Nobiltà: infine, detti come “avere il sangue blu” risalgono a quando questo colore era ufficialmente il simbolo dell’aristocrazia e della nobiltà. Tutto ciò perché per secoli è stato difficile tingere gli abiti di blu, privilegio riservato solo ai nobili.
Gli effetti del colore blu sulla mente
Oltre al simbolismo che lo contraddistingue, è ormai noto come il blu riesca ad avere certi effetti sulla nostra psiche, oltre che sul corpo, e a determinare alcune caratteristiche caratteriali di chi lo apprezza particolarmente. Innanzitutto, è un colore che rilassa la mente di chi lo osserva e ne è “circondato”. Aiuta a creare un’atmosfera dove regnano quiete e pace e per questo è consigliata una tenue luce blu a chi soffre di insonnia, stress e anche di infiammazioni. Infatti, sembra essere confermata l’ipotesi secondo cui essere “attorniati” dal blu possa avere effetti benefici sul nostro corpo, come, per esempio, quello placebo nel caso di gonfiori alle articolazioni o di calmante nel caso di febbre e tosse. Inoltre, è usato “sedare” il sistema nervoso, dando così subito una sensazione di calma e appagamento interiore ed esteriore.
Tutti questi benefici dal punto di vista del rilassamento e distensione mentale, però, diventano negativi se, a entrare a contatto con il blu, c’è una persona che soffre di un momento “nero”, di intensa nostalgia e malumore. Infatti, in tal caso, si addicono colori caldi come il giallo e il rosso oppure il verde chiaro, perché il blu può solo “peggiorare” il senso di malessere dovuto allo stato di malinconia e di profondo sconforto dell’anima.
Chi ama particolarmente questo colore è un individuo dai sentimenti profondi. A contatto con gli altri, risulta essere una persona pacata, dalle rimarchevoli doti moderatrici e capace di instaurare sempre un equilibrio attorno a sé. Gli amanti del blu, generalmente, sono attaccati alla famiglia, alle tradizioni e ai valori di “casa”: a tutto ciò che riesca a dar loro ulteriore stabilità. Per questo affrontano i cambiamenti con meditazione e con la calma necessaria per non lasciarvisi sopraffare. Infine, chi ama il blu evita persone e ambienti confusionari e caotici, preferendo una compagnia e dei luoghi in cui si possa creare armonia, benessere e distensione.
La storia del blu
Michel Pastoureau, saggista ed esperto del tema e della teoria dei colori, ha scritto un libro interamente dedicato al blu nella storia e alla sua caratterizzazione Il nome odierno deriva dal francese “blue“. Apprezzato e utilizzato di frequente in alcune culture pre-cristiane, come dagli Egizi e dai Sumeri, perché collegato sempre al mondo delle divinità, alla figura femminile e all’acqua, questo colore era, invece, poco considerato dai Greci e dai Romani perché associato ai barbari. Il blue venne poi rivalutato nel corso del Medioevo, quando diventò la tonalità per eccellenza nell’arte per la raffigurazione personale e del vestiario di personaggi sacri, tra cui spicca quella della Madonna.
Se fino al Seicento, il blu era associato alla nobiltà e usato solo da essa, dal Settecento, invece, divenne un colore per “tutti”, grazie all’invenzione della tonalità del blu di Prussia, con cui venivano colorati molti indumenti destinati anche agli strati sociali più bassi della popolazione. Infine, la sua connotazione relativa a nostalgia e malinconia l’ha portato a dare il nome a un genere musicale che esorcizzava questi stati d’animo, ovvero il blues.
Oggigiorno, sebbene il blu resti ancora troppo spesso legato al mondo maschile, spopola anche in quello femminile e non solo per vestiti e accessori. Proprio per il suo significato di calma, relax e benessere è uno dei colori più apprezzati, maggiormente usati nella cromoterapia e per creare un’atmosfera rilassante all’interno di casa.