Confusione. C’è solo un termine con cui riassumere il nuovo decreto in vista della fase 2, che avrà inizio a partire dal 4 maggio. Confusione, tanta confusione. Ieri abbiamo chiarito, punto per punto, tutto quello che cambierà entrando nella fase di “convivenza” con il virus, ma c’è una questione su cui le menti sembrano arrovellarsi senza risposta. Chi sono questi congiunti di cui parla Giuseppe Conte? Il Presidente del Consiglio, durante la conferenza tenutasi domenica 26 aprile, ha annunciato che dal 4 maggio sarà possibile uscire dalle proprie case per far visita ai congiunti. Benissimo, ma potrebbe essere un po’ più chiaro? Si dà il caso, infatti, che questo termine compaia soltanto all’interno del diritto penale e risulti, di conseguenza, molto, troppo, confuso ed enigmatico per chi non ha effettuato studi giuridici.
Chi sono veramente i congiunti?
A seguito del sollevamento di molte perplessità e domande, arriva una postilla da Palazzo Chigi in cui si spiega che rientrano nella categoria di “congiunti” anche “parenti e affini, coniugi, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili”. Bene, se non fosse paradossale, la definizione si fa ancora più ambigua. Cosa si intende per affetti stabili? E da quanti mesi, anni, bisogna essere fidanzati con una persona per rientrare nella definizione di “fidanzati stabili”?
I dubbi rimangono
Già a gennaio 2020, persino la Corte di Cassazione nutriva dei dubbi rispetto al significato della parola “congiunto”. Un vocabolo che, da solo, non è presente in alcun testo e che, dunque, non trova una definizione chiara.
Ogni interpretazione, allora, è lasciata al libero arbitrio. Ma nel bel mezzo di una pandemia che sta facendo gli stessi morti di una guerra, è davvero il caso di lasciare che ognuno interpreti i decreti a proprio piacimento?
Continuiamo a essere responsabili
Il nostro consiglio è di proseguire sulla strada imboccata fino a ora, con un grande senso civico e responsabilità collettiva. Stare lontani dagli affetti è un supplizio per tutti, ma è inevitabile se si vuole salvare il Paese. Qualora dovessimo ricongiungerci, allora, con i nostri congiunti, facciamolo nel rispetto delle leggi. Siamo premurosi, evitiamo assembramenti, adottiamo tutte le precauzioni anti-contagio e continuiamo a tutelare i nostri cari più a rischio, tenendo bene a mente che è per il loro bene che lo facciamo.