Catherine Spaak non ha bei ricordi di Vittorio Gassman. L’attrice francese naturalizzata italiana ha parlato della loro collaborazione sul set di L’armata Brancaleone, descrivendo l’esperienza è il rapporto con i colleghi molto offensiva:
“Non solo lui [Gassman], ma molti degli attori e compreso il regista Mario Monicelli. Non sono stati molto carini. Quando arrivavo sul set mi apostrofavano con ‘tr..’, ‘put…’, epiteti del genere. Quando dovetti girare una scena con Gassman, dovevo dire la frase ‘Non voglio andare a Castrocaro’. Lui continuò a sussurrarmi nell’orecchio ‘Castroca**o, castroca**o, castroca**o…’ così quando diedero il ciak io recitai ‘Non voglio andare a Castroca**o’”.
Sono stata molestata e l’ho dichiarato con sincerità, a differenza di tante mie colleghe che l’hanno fatto solo qualche anno fa, con l’inizio del MeToo. Sul set de L’armata Brancaleone mi avevano preso di mira, ero diventata un bersaglio, mi accoglievano con battute tipo “è arrivata la tr**a”, e io stavo male tutto il giorno, alla fine ero terrorizzata”, ha ribadito l’attrice a La Stampa.
A quanto pare però Gassman si sarebbe in seguito scusato per l’accaduto: “Un po’ di tempo dopo, Vittorio Gassman mi chiese scusa per quello che era accaduto”, mentre non sembrano esserci stati problemi con Marcello Matroianni, definito come un “grande maestro, aveva un aplomb, una gentilezza, un’ironia davvero speciali”.
L’articolo Catherine Spaak su Vittorio Gassman: “Maschilista, lui ed altri mi chiamavano tr**a sul set” proviene da Noi degli 80-90.