Alessandro Cecchi Paone e il fidanzato Simone Antolini sono stati paparazzati durante una gita in barca con amici in Costiera Amalfitana. Il primo, giornalista e divulgatore, 60 anni e il suo attuale amato, 26 anni, si trovavano abbracciati condividendo un bellissimo momento di amore e felicità. Lo scatto rubato, tuttavia, ha destato scalpore e il ragazzo è stato ricoperto da insulti. Il giornalista ha invece commentato l’accaduto con: “Non c’è nulla da nascondere: è una grande e dolce passione estiva. Qui avete fotografato un momento bello tra noi”.
Questi commenti però non sono bastati per abbassare i toni degli utenti web nei confronti del fidanzato di Checchi Paone. Al punto che il giovane Simone ha addirittura chiuso il suo profilo Facebook. Come se non bastasse, anche il settimanale Chi è stato criticato per aver postato quelle foto. In sua difesa è intervenuto il direttore Alfonso Signorini: “In tutta franchezza, le immagini del servizio su Alessandro Cecchi Paone non mi sembrano, come lei adombra, di cattivo gusto. Raccontano semplicemente l’entusiasmo di una passione e di un sentimento che lega due uomini. Se fosse questo per lei il vero problema, sarei ben contento di aver perso una lettrice”.
Molto diversa è stata invece la reazione di Simone Antolini, studente di Scienze Giuridiche in una cittadina marchigiana. Il ragazzo è sempre stato benvoluto e conosciuto da tutti in quanto ha aiutato spesso i genitori che hanno un negozio di alimentari. Le sue parole al Corriere della Sera sono state: “Sono giovane e molto sensibile. Vicini, persone che vedo tutti i giorni, hanno scritto cose orribili, che mi hanno fatto male. Sono gli stessi che, per anni, ho servito al bancone. Conosco tutti e mi conoscono tutti: non mi aspettavo reazioni simili nella mia stessa comunità”.
Il giovane studente ha spiegato anche il disagio generato dal fatto che quelle foto hanno reso pubblica una relazione che non era ancora non lo era. “Non avevo ancora esternato la mia condizione”, ha detto Antolini al Corriere della Sera. “Volevo farlo prima coi miei genitori: sapevano che frequentavo Alessandro, forse immaginavano, ma non avevo avuto l’occasione di un dialogo con loro. Per cui, tutti pensavano che fossi etero e, ora, ritengono che sia diventato omosessuale per diventare famoso”. E infine aggiunge: “I commenti degli sconosciuti non mi hanno disturbato, mi hanno fatto male quelli di persone che possono essere i genitori dei miei amici, dei miei compagni di scuola, di cui potrei essere il figlio”. Una brutta situazione, divenuta ormai all’ordine del giorno in un mondo sempre più social.