La giornalista Alda D’Eusanio, concorrente della quinta edizione del Grande Fratello Vip, condotto da Alfonso Signorini, aveva dichiarato che Paolo Carta, allora compagno di Laura Pausini, era colpevole di violenza domestica. La frase non è passata inosservata e la D’Eusanio è stata querelata. E per questo motivo è stata anche squalificata dal programma in piena notte, senza nemmeno darle la possibilità di chiedere scusa in pubblico e di salutare i suoi compagni di viaggio.
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Alda D’Eusanio Alfonso Signorini: “È lui la mente del Grande Fratello, è lui che crea il trash”
Alda D’Eusanio in un’intervista con Tag24 ha commentato la nuova linea più severa che prenderà la prossima edizione del Grande Fratello. La giornalista è d’accordo con il tentativo di Mediaset di rendere la rete meno trash, ma ha affermato che lasciare Alfonso Signorini al timone del Grande Fratello non ha senso, considerato che, secondo la giornalista, è principalmente lui la causa del trash del programma. “Il Grande Fratello, è diventato un qualcosa di inguardabile, per quanto riguarda proprio la volgarità. Per cui modificarla era necessario. Però, non è che tu modifichi o dai a un programma un aspetto un po’ più rispettabile, mettendoci semplicemente Cesara Buonamici come opinionista, devi cambiarlo dalla testa“, ha affermato la giornalista. Poi ha continuato su Alfonso Signorini: “Il ruolo di Alfonso Signorini è determinante per il programma. È molto importante, anche perché Signorini non è solo il conduttore, è anche l’autore, è la testa, è la mente del Grande Fratello“.
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Alda D’Eusanio Barbara d’Urso: “Barbara d’Urso è una professionista”
Alda ha poi deciso di commentare anche la decisione di Mediaset di sostituire Barbara d’Urso con Myrta Merlino. “La fine del rapporto tra Barbara e Mediaset? Non me lo aspettavo in modo così deciso perché penso che il trattamento alla D’Urso sia stato troppo “violento“. Però bisogna considerare che Barbara D’Urso ha fatto molto con Mediaset, ha lavorato per moltissimi anni e ha portato tanti numeri. Quindi, io vedo quello che un professionista, un collega, ha reso e, il modo di trattarla, cioè cacciarla via così, l’ho trovato un po’ troppo duro. Una cacciata un po’ dura, un fine rapporto non consensuale“.
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