A metà settembre la Warner Bors fece uscire il trailer del nuovo film Aquaman e il regno perduto, sequel del primo Aquaman, che sarà disponibile nelle sale nel dicembre 2023. Lo stesso giorno, però, sono stai resi pubblici su Reddit dei documenti facenti parte delle prove per il processo per diffamazione Johnny Depp-Amber Heard. Si trattava di appunti grezzi della terapista di Heard, la dottoressa Dawn Hughes. In queste note vi era descritto il clima ostile presente sul set proprio del film di Aquaman 2 nei confronti di Amber. Ma cosa c’entra in tutto questo Elon Musk? Andiamo con ordine…
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Amber Heard e gli screzi con Jason Momoa sul set di Aquaman 2
Amber in passato ha accusato la sua co-star Jason Momoa di comportamenti tossici nei suoi confronti durante le riprese di Aquaman 2: “Jason ubriaco, vestito come Johnny. Aveva anche tutti gli anelli, voleva che mi licenziassi” si legge sulle note. Dopo tali accuse il rappresentate di Momoa ha preferito non commentare, ma l’attore è stato appoggiato da colleghi e dal portavoce della DC: “Jason Momoa si è comportato sempre in modo professionale sul set“. Un insider che era sul set ha confermato: “Jason lavora come un matto, gli piace bere una birra ogni tanto come tutti, ma non si presenta ubriaco sul set”, aggiungendo in oltre che le due star andavano molto d’accordo. Per quanto riguarda i presunti travestimenti ha detto: “E non si veste come Johnny Depp. Si è sempre vestito con quello stile bohémien”.
Jason Momoa accused of tormenting Amber Heard on the set of Aquaman 2 by dressing up like Johnny Depp.
It’s called fashion; look it up.
She really pulls out all the stops to play the victim card. pic.twitter.com/8qBxNuC8ty
— LAUREN (@LaurenRock) October 10, 2023
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Amber Heard contro il regista a causa del processo contro Johnny Depp
Ma Momoa non è l’unico ad essere stato citato negli appunti della terapista. La Heard, infatti, si sentiva bistrattata anche dal regista del film, James Wan, a causa della sua battaglia legale con il suo ex marito: “Ha alzato la voce contro di me – ha raccontato Amber alla sua dottoressa – Nessuno poteva farsi selfie con me sul set”. Anche in questo caso a rispondere non è stato il diretto interessato, che non si è voluto esporre a riguardo, ma il portavoce della DC: “James è noto per trattare i membri del cast e della troupe con il massimo rispetto e per promuovere un ambiente positivo e collaborativo sul set: i film di ‘Aquaman’ non hanno fatto eccezione”.
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Elon Musk ha inviato una lettera minatoria alla Warner Bros in difesa di Amber Heard
Ma se la Heard, come lei stessa ha dichiarato, non era sopportata da nessuno sul set perché non è stata licenziata e ha comunque partecipato al progetto? Ed è proprio qui che entra in scena Elon Musk. L’imprenditore, nonché ex fidanzato della Heard, ha fatto inviare dai suoi avvocati una lettera alla Warner Bros “minacciando di bruciare la casa di produzione” nel caso in cui l’attrice fosse stata esclusa nel progetto. Una fonte ha confermato che la Warner Bros dovette cedere e proprio per questo continuò a lavorare con la Heard. Per questo motivo l’attrice sarà nella pellicola.
Warner Bros. never fired Amber Heard from “Aquaman 2” because her former boyfriend, Elon Musk, had one of his litigators send a “scorched-earth letter…threatening to burn the house down” if the actress wasn’t brought back for a sequel, says a source. https://t.co/O3cY1HXMT8 pic.twitter.com/Cfhk7uciaU
— Variety (@Variety) October 10, 2023
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Amber Heard Elon Musk: cosa ci si aspetta dal film?
Per il momento però la situazione è molto critica in tanti credono che il film, proprio a causa della presenza della Heard, sarà un flop. Durante e dopo il processo di Johnny Depp e Amber Heard, infatti i fan dell’attore avevano raccolto più di 2 milioni di firme per una petizione che chiedeva a gran voce la rimozione di Amber dalla pellicola. Cosa che però gli Studios, abbiamo capito, non possono permettersi di fare. Ci sarebbero però delle buone notizie per la casa di produzione: “Tutti sono contrari alla DC, ma c’è una possibilità, soprattutto con la concorrenza limitata durante le festività natalizie, a causa della mancanza di prodotto”, ha affermato Jeff Bock, analista di botteghino di Exhibitor Relations.
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