L’estate dei Mitici abbracci ritrovati

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Abbraccio tra due bambine
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L’estate dei Mitici abbracci ritrovati ha il dolce gusto della vittoria

Quanto ci sono mancati. Per un anno e mezzo sono stati banditi dalle nostre vite e dal parco delle nostre emozioni. Troppo pericolosi. La pandemia ci aveva tolto anche questo piacere. Un gesto che raccoglie infiniti sentimenti ed emozioni, gioia e dolore, amore e amicizia, solidarietà e vicinanza. Li abbiamo tenuti parcheggiati nella nostra mente e nel nostro cuore, in attesa di poterli nuovamente liberare i nostri Abbracci. E finalmente è arrivata l’estate, la morsa del virus si è leggermente affievolita e si può riprendere contatto con abitudini che avevamo perso. Gli abbracci ancora destano qualche sospetto e malcelato timore, ma il caffè al bar ed un pranzo al ristorante sono ormai pericoli che possiamo affrontare.

E finalmente è arrivata l’estate, l’estate del 2021, quella dei grandi eventi sportivi rinviati nel 2020 a causa della pandemia. Euro 2020 di calcio e le Olimpiadi di Tokyo 2020 si tengono nel 2021, ma per ragioni di marketing e sponsor il nome dei due eventi è rimasto immutato. Il Campionato europeo di calcio è terminato soltanto qualche settimana fa, mentre le Olimpiadi di Tokyo sono ancora in corso. A memoria non si ricorda un periodo talmente florido per lo sport italiano come quello che stiamo vivendo in queste ultime tre settimane. Grandi vittorie, grandi atleti, grandi donne e uomini dietro quelle vittorie. Non c’è soltanto la gioia del risultato straordinario, con la conseguente più o meno rumorosa esultanza, si percepisce un profondo senso di appartenenza, una forte volontà di condivisione.

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L’estate dei Mitici Abbracci ritrovati e diventati virali

L’estate dei Mitici abbracci FRAMES ABBRACCIO VIALLI MANCINI

Probabilmente quel lungo periodo di isolamento, ha fatto crescere in tutti noi, a dismisura, la nostra voglia dell’altro. È come se sentissimo dentro di noi la volontà di abbracciarci per sentirsi una cosa sola. E mai come adesso lo sport, attraverso i suoi gesti più naturali, ci sta trasmettendo questo esatto messaggio. Se vi venisse chiesto: Qual è secondo voi l’immagine simbolo della vittoria dell’Italia ad Euro 2020? Forse non tutti, ma quasi tutti rispondereste: l’abbraccio finale tra Roberto Mancini, il commissario tecnico degli azzurri e Gianluca Vialli, il capo delegazione della nazionale italiana. Così come, nel corso di queste Olimpiadi di Tokyo 2020, meravigliosamente ricche di vittorie entusiasmanti e di imprese che sono già nella storia del nostro sport, l’abbraccio di domenica 1 agosto tra Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs, vincitori di due fantastiche medaglie d’oro, il primo nel salto in alto maschile ed il secondo nei 100 metri piani, la gara Regina di un’Olimpiade, conquistate poi a distanza di una manciata di minuti l’una dall’altra, ne è diventata l’immagine simbolo.

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Roberto Mancini e Gianluca Vialli, un’amicizia storica, lunga una vita intera. Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs un’amicizia sbocciata su una pista di atletica a Tokyo, ma anch’essa diventata storica perché figlia di momento che passerà alla storia. Alla storia dello sport e non solo. Forse mai, in ambito sportivo, il gesto dell’abbraccio ha condensato così tanti significati. In quei due abbracci vi era la sintesi di una marea di sentimenti uguali e contrastanti, di storie di vita privata e professionale dalle mille sfaccettature e non sempre positive, di infortuni gravi giunti oltretutto in momenti decisivi della carriera, che quella carriera avrebbero potuto distruggere definitivamente, di dolori, di malattie terribili che non vogliono lasciarti in pace, di voglia di mettere tutto da parte ed iniziare a fare altro nella vita e poi ripensarci per cercare nuovamente quelle rivincite di varia natura nei confronti di sé stessi o di chi sa chi.

L’estate dei Mitici abbracci Abbraccio Tamberi Jacobs

In quei due abbracci si voleva abbracciare il mondo degli affetti più cari, padri, madri, mogli, figli, tutte quelle persone che per anni hanno condiviso sacrifici, a cui è stato tolto del tempo per inseguire esattamente quei traguardi che sono stati conseguiti. Un modo per dire loro “Grazie e scusate per tutte le volte che vi ho trascurato per inseguire un sogno”. Ora il sogno è lì, rappresentato da una coppa o da medaglie del metallo più pregiato. Ora il sogno è lì, è di tutti perché tutti hanno contribuito a realizzarlo. Ognuno ci ha messo il suo tassello e questo rende il sogno ancora più bello.Tutto questo e tanto, tanto altro ancora hanno dato vita ad un’Emozione. Unica. Indescrivibile. Quanto ci sono mancati. Ed adesso rivederli in momenti così coinvolgenti non fa altro che aumentare il rimpianto di quello che abbiamo perso, ma ci restituisce una voglia ancora più grande di ricominciare…ad abbracciarci. L’estate dei Mitici Abbracci ritrovati grazie ai nostri Fantastici Quattro ed ai loro Fantastici Abbracci!

“Tra le tue braccia” di Alda Merini

C’è un posto nel mondo
dove il cuore batte forte,
dove rimani senza fiato,
per quanta emozione provi,
dove il tempo si ferma
e non hai più l’età;
quel posto è tra le tue braccia
in cui non invecchia il cuore,
mentre la mente non smette mai di sognare…
Da lì fuggir non potrò
poiché la fantasia d’incanto
risente il nostro calore e no…
non permetterò mai
ch’io possa rinunciar a chi
d’amor mi sa far volar.

Articolo di Stefano Vori


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