“Come faccio a far dormire mio figlio?” è certamente una delle domande più frequenti che molti genitori si pongono durante i primi anni di vita del loro bambino. Purtroppo, è solo una voce quella che dice che i problemi di sonno cessano dopo i primi mesi, perché in alcuni casi è vero, in altri… no.
Anche i bambini che hanno superato i primi due anni di vita, magari che vanno già all’asilo o alla scuola materna hanno ancora difficoltà a dormire. Possono svegliarsi spesso la notte, non vogliono dormire nel loro letto o non possono addormentarsi se mamma o papà non sono seduti accanto a loro.
Questa situazione strema entrambi i genitori, che si vedono privati della loro regolarità del sonno. A differenza dei loro figli, diventano sempre più stanchi e vogliono cambiare questa condizione con urgenza. Purtroppo non esiste una risposta standard alla domanda “Come faccio a far dormire mio figlio?”, ma ci sono molti consigli e metodi utili tra cui scegliere per scoprire in prima persona che cosa possa essere d’aiuto a voi e al vostro bambino.
Come faccio a far dormire in maniera continuata il mio bambino?
Per i primi sei mesi, un bambino ha bisogno di ben 15 ore di sonno al giorno. Di questo lasso di tempo, dorme circa 10 ore di notte, mentre le ore rimanenti durante il giorno. Sembra molto, ma i bambini non dormono tutte le ore di fila. Soprattutto di notte, di solito, si svegliano almeno ogni quattro ore perché hanno fame.
Suggerimenti per far addormentare velocemente il bambino di notte:
- Accendere il minor numero di luci possibile.
- Fare silenzio e parlate con il vostro bambino in modo sommesso.
- Non giocare con lui.
Per rendere più facile l’andare a letto la sera, si possono iniziare i rituali in anticipo. Date sempre da mangiare al vostro bambino più o meno agli stessi orari, cambiategli il pannolino e poi mettetegli il pigiama. Poi si può cantare una ninna nanna della buonanotte oppure fargli conciliare il sonno con il suono di un carillon.
A proposito: molti bambini hanno difficoltà ad addormentarsi perché sono troppo stanchi. Fate attenzione ai segnali e fate in modo che il vostro bambino non resti sveglio troppo a lungo, ma che i tempi di sonno siano rispettati – anche durante il giorno.
Consigli per aiutare il bambino ad addormentarsi da solo
Alcuni bambini si addormentano solo quando la mamma o il papà sono seduti accanto al letto. Può essere abbastanza faticoso a lungo termine. Ci sono molte ragioni per questo comportamento. Infatti, certi bambini hanno paura del buio, altri temono la separazione. Cercate di scoprire perché vostro figlio non vuole dormire da solo. Se c’è una causa ben precisa, cercate di porvi rimedio.
Per esempio, accendere una lampada notturna o rimuovere dalle pareti cose che proiettano ombre spaventose. Una volta risolti tutti i problemi, ci sono diversi modi per far dormire il bambino da solo. Ci vuole solo un po’ di tempo. Importante: dovete essere coerenti e non fare strappi alla regola.
Il metodo della sveglia:
Quando il vostro bambino va a letto, ditegli che tornerete tra cinque minuti. Se necessario, impostare una sveglia e fare un controllo dopo il tempo che gli avete promesso. Se non dorme, dite che tornerete dopo dieci minuti. Se piange, potete confortarlo brevemente, ma senza trattenervi molto, altrimenti potrebbe prendere il pianto come un modo per farvi restare con lui.
Le sere successive si fa lo stesso, ma gli intervalli di tempo aumentano.
Il metodo della sedia:
La prima notte sedetevi sul letto con il vostro bambino o come fate di solito. La sera successiva, sedetevi su una sedia un po’ più lontano dal letto. La terza sera, sedetevi vicino alla porta. Più avanti, a seconda di come reagisce vostro figlio, lasciate solo la porta aperta, rassicurandolo che siete nell’altra stanza.
Consigli per aiutare i bambini ad addormentarsi nel proprio letto
Alcuni bambini non si addormentano nel proprio letto, altri preferiscono arrivare “all’improvviso” nel letto dei genitori di notte: entrambe queste abitudini devono essere cambiate. Dopotutto, qualsiasi genitore rivuole un po’ di intimità con il proprio partner dopo i primi mesi!
Tuttavia, è difficile per molti bambini addormentarsi e dormire tutta la notte nel proprio letto. Rendete loro le cose più facili parlandone. Per facilitare il loro sonno “in autonomia”, potete mettere un materasso per vostro figlio accanto al vostro letto per le prime notti. Dopo di che, si potrà fare la prima prova per farlo dormire nella sua stanza e nel suo letto, allontanando la vostra presenza poco alla volta, magari utilizzando il metodo della sedia.
Se viene da voi di notte, sarebbe meglio riportarlo nella sua stanza. Sappiamo che è difficile e che sarebbe più facile restare sdraiati continuando a riposare, ma così facendo il piccolo potrebbe non perdere molto presto questa abitudine.
Come faccio a addormentare il mio bambino?
Un bambino ha bisogno di ben 11 ore di sonno a notte. Se si dovesse alzare alle sette del mattino, dovrebbe andare a letto verso le otto. Per aiutarlo ad addormentarsi più facilmente, la sera si dovrebbero introdurre dei rituali. Rendere più silenziosa l’ultima ora prima di andare a dormire. Non si dovrebbe più scatenare o guardare la televisione. Invece, si può ascoltare musica tranquilla, leggere una storia o raccontare qualcosa.
A proposito: questi consigli valgono anche per i bambini più grandi.
Consigli per dormire tutta la notte
Alcuni bambini si addormentano rapidamente la sera, ma la notte si svegliano più spesso e poi hanno difficoltà ad addormentarsi di nuovo. Con i consigli giusti, si può fare in modo che il risveglio notturno non finisca in un’ora di gioco, ma nel tornare a dormire:
- Aspettate e vedrete, a volte il bambino non si sveglia come si deve e si riaddormenta da solo.
- Basta accendere una piccola luce, calmare il bambino con molta tranquillità e delicatezza. Se necessario, prendetelo brevemente in braccio.
- Rimettetelo a letto il prima possibile, copritelo bene, salutatelo.
- Dagli il suo peluche preferito a letto.
- Se il vostro bambino ha spesso sete di notte, tenete a portata di mano dell’acqua.
- Lasciate una luce notturna accesa.
Nota importante: le informazioni contenute in questo articolo sono a scopo puramente informativo e non intendono sostituire una diagnosi effettuata da un medico. In caso di incertezze, domande urgenti o reclami, è necessario contattare il proprio medico.
Fonte articolo Alfemminile