Febbre neonato: quali possono essere le cause?

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Quando il neonato ha la febbre è una situazione che crea molta agitazione nei genitori. La febbre, inoltre, agita anche il neonato stesso che manifesta con il pianto i suoi disturbi fisici. Quando ha la febbre può capitare che il bimbo mangi poco, ed è normale, quindi meglio non forzarlo, piuttosto assicuramoci che beva abbastanza. Ma se il tuo bimbo è inappetente anche quando è in salute è importante intervenire. Guarda il video!

Febbre neonato: perché succede così spesso?

Capita molto di frequente e solitamente mentre stai organizzando un weekend dai nonni o si avvicina una festività! Ovviamente scherziamo, quello che è certo è che la febbre nel neonato è davvero frequente, Il suo sistema immunitario è in formazione e quindi il neonato non ha le difese immunitarie sufficienti ma solo gli anticorpi che la madre gli trasmette con l’allattamento. La febbre può indicare che c’è un’infezione in corso dovuta proprie alle carenti difese immunitarie tipiche dei primi mesi. In particolare se la febbre appare nei primi giorni di vita del neonato la causa deve essere quella che i medici definiscono un’infezione verticale, cioè trasmessa dalla madre al feto durante la gravidanza. Se la febbre compare almeno una settimana dopo il parto allora è un’infezione orizzontale, cioè che deriva dall’esterno. Quando parliamo di febbre anche nel neonato come nell’adulto indichiamo un’elevata temperatura corporea, elevata rispetto a quella che normalmente è la temperatura di un neonato. La temperatura corporea del neonato è mediamente più alta di quella degli adulti. Per un neonato si parla quindi di febbre a partire da 38°C se la misurazione avviene con termometro sotto l’ascella (occhio, se per la misurazione viene usato un termometro rettale, è febbre a partire da 38,5°C). A casa è bene misurare sempre la temperatura con termometro sotto l’ascella, va benissimo quello digitale che è veloce e affidabile. (Leggi il termometro con attenzione, non farti prendere dalla stanchezza e dallo stress). Solo in ambiente ospedaliero per la misurazione si utilizza un termometro rettale tradizionale o digitale perché questo tipo di misurazioni se non fatte da mani esperte possono recare danni al bambini. Se il neonato ha la febbre bisogna sempre avvisare il medico, e anche il prima possibile!

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Copertina di conforto Carter’s© Carter’s

 

Culla “He/She’s back!” Michal Zak© Michal Zak

 

Panel luminoso Chicco© Chicco

Le cause principali della febbre nei neonati e i sintomi ricorrenti.

A volte il neonato può avere la temperatura corporea alta anche solo perché è molto coperto o si trova in un posto molto caldo. Le cause come abbiamo visto possono essere tante e non sempre occorre allarmarsi. In questi casi la febbre passa molto velocemente perché non è scatenata da un’infezione e ovviamente non necessita di cure. Ma se la febbre è persistente e non si abbassa è molto importante portare tempestivamente il neonato in pronto soccorso. Molto spesso infatti le febbri infantili possono essere sintomo di una malattia infattiva: non parliamo di cose preoccupanti, ma in una bambino così piccolo è meglio capire subito di che malattia si tratta per curarlo in maniera appropriata e tempestiva. I sintomi tipici della febbre del neonato, sono pallore, marezzatura, rash cutaneo o anche cianosi, la colorazione blu della pelle del bambino, mucose pallide, poca vivacità e mancanza di risposta agli stimoli esterni. Questi sintomi non capitano sempre in caso di febbre ma talvolta possono accompagnare la temperatura più alta, nel neonato. Altri sintomi indicativi possono essere affaticamento respiratorio, pianto flebile ma continuo, mancanza di appetito, vomito e mutamento della fontanella anteriore che può apparire deformata. Il neonato con la febbre fa meno frequerntemente la pipì: anche questo è un sintomo da non trascurare perché potrebbe indicare un’alterazione importante dello stato di salute.
Leggi questo articolo e scopri quali sono i comportamenti migliori che i genitori devono praticare in caso di febbre del neonato!


 

Febbre neonato: cosa fare© Istock

Perché l’intervento del pediatra è essenziale e come fa la diagnosi.

Come abbiamo detto in caso di febbre nei primi mesi di vita è bene contattare prima possibile il pediatra e se ciò non fosse possibile portare il neonato in pronto soccorso per intervenire subito. Il medico farà prima un’analisi dettagliata del quadro clinico del bambino, naturalmente ripeterà la misurazione digitale della febbre e se lo ritenesse opportuno potrebbe effetturare degli approfondimenti diagnostici, un esame del sangue o delle urine ad esempio, oppure altri esami come ad esempio ecografie e radiografie. Perché questi esami approfonditi? Perché sono volti a individuare quanto più rapidamente possibile la causa che ha scatenato la reazione immunitaria e quindi la febbre nel neonato: si tratta di una malattia infettiva e contagiosa? È di natura infettiva? Se la febbre è molto alta e persistente il medico ordinerà di eseguire questi esami in ricovero ospedaliero: l’ansia dei genitori per la salute dei neonati è immaginabile, ma non devi allarmarti necessariamente. Devi capire infatti che a quest’età i bambini sono molto delicati: i primi mesi di vita, e tutto il primo anno, richiedono cure e controlli scrupolosi! Il medico sa bene che ricoverando il bambino potrà tenerlo costantemente sotto osservazione e intervenire al meglio con le terapie necessarie per guarire la malattia e mandare via la febbre.

 

Febbre neonato: cause© Istock

Come fare quindi se il tuo bambino ha la febbre?

Se il bambino di pochi mesi ha la febbre, e la temperatura corporea è alta e persistente, recati al pronto soccorso. Mentre ti dirigi dal medico non coprire il bambino eccessivamente per tenerlo al caldo, coprirlo troppo farà solo aumentare la temperatura. Se la febbre è molto elevata puoi mettere sulla sua fronte, sui polsi e sulle caviglie una borsa di acqua tiepieda (non fredda, perché lo shock termico sarebbe troppo forte). Quando i bambini sono così piccoli il farmaco che viene usato è sempre il paracetamolo che attiva un meccanismo biochimico nel neonato come negli adulti in grado di far abbassare la temperatura. Il paracetamolo anche nei bambini ha un effetto antidolorifico e anche un effetto antinfiammatorio. Non andrebbe però mai somministrato ai neonati con temperatura inferiore a 38.5°C e comunque mai senza il parere positivo del pediatra. Il medico proprio come succede negli adulti con forme di febbre particolarmente persistente potrebbe optare anche per una terapia antibiotica, questa va sempre eseguita in ambito ospedaliero perché quando i bambini sono così piccoli la somministrazione di farmaci va sempre monitorata da uno specialista, notte e giorno. Anche in caso di ricovere, se stai allattando il tuo bambino il medico ti chiederà di continuare a farlo, costantemente: il latte materno è ricco di anticorpi ed è in grado di aumentare davvero le difese immunitarie del neonato dandogli protezione. Ci sono anche benefici psicologici che aiutano il neonato ad agire alla febbre, perché nutrendosi dal seno della mamma il neonato si sente protetto e sicuro e il suo organismo può reagire al meglio.

Fonte articolo Alfemminile

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Redazione MusaNews
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