Come possiamo aiutare i nostri figli ad acquisire fiducia in se stessi? Già nell’età adulta è difficile avere l’autostima necessaria per affrontare tutte le sfide quotidiane e lo stesso vale anche per i bambini. Stéphanie Fourneraut, psicologa infantile, condivide i suoi consigli per aiutare i nostri piccoli e per dare qualche suggerimento ai genitori che sono preoccupati per l’insicurezza dimostrata dal loro bambino.
Da alcuni gesti a diversi giochi da fare insieme: ecco come migliorare la fiducia in se stessa dei bambini.
Come si sviluppa la fiducia in se stessi nei bambini?
La fiducia è un sentimento che si acquisisce fin dalla nascita nelle interazioni precoci tra un bambino e i suoi genitori. Il trasporto, la sicurezza e lo sguardo rassicurante del genitore sul figlio gli permettono di sentirsi al sicuro e di poter intraprendere con fiducia il percorso della vita. Tutto si costruisce nel legame di attaccamento tra il bambino e i propri genitori.
Durante tutta l’infanzia, la fiducia in se stessi continuerà ad essere sviluppata grazie alle interazioni familiari ma anche con le interazioni sociali.
Come si riconosce un bambino che non ha fiducia in se stesso?
Un bambino che non ha fiducia in se stesso può essere un bambino che si svaluta dicendo frasi come “non sono bravo” o “sono stupido” e che non si sente capace di fare le cose da solo.
Può essere che in classe il bambino abbia paura di partecipare alle attività di classe, di sbagliare e che dubiti delle sue capacità. Inoltre, potrebbe anche avere timore di interagire con i suoi compagni di classe.
Ci sono casi in cui i bambini con poca autostima si svalutano dal punto di vista fisico, lamentando difetti di tipo estetico. Soprattutto in questa situazione si hanno piccoli che non osano in niente: non osano partecipare alle lezioni, a praticare una nuova attività o a legare con gli altri.
5 cose da evitare di fare o dire a un bambino che non ha fiducia in se stesso
- Evitate le prese in giro e le critiche personali troppo personali, come, per esempio, “sei cattivo”.
Piuttosto aggirate la situazione spiegando che quello che ha fatto non è giusto o è un atto di cattiveria: “questo lavoro è fatto male” oppure “quello che hai fatto non è bello”. È l’azione che è sbagliata, non il bambino. - Evitate aspettative troppo elevate, con obiettivi che possono essere impossibili da raggiungere per il bambino, ma piuttosto fissate obiettivi progressivi per il bambino in base alla sua età e quindi a ciò che è in grado di fare.
- Evitate di proteggerlo eccessivamente e di spaventarlo dicendogli frasi come “cadrai” o “ti farai male”.
Dall’altra parte proteggetelo nel modo giusto: incoraggiatelo quando impara ad andare in bicicletta o a pattinare, senza rinunciare mai a protezioni come il casco. - Cercate di non trasmettere la vostra mancanza di fiducia perché il bambino agisce nell’imitazione e nell’identificazione. Sta a noi forzarci un po’ per mostrargli l’esempio.
- D’altra parte, avere genitori troppo sicuri di sé pone l’asticella molto (troppo) alta e dà l’impressione che non potremo mai essere all’altezza.
In ogni caso, fate attenzione all’immagine che date ai vostri figli.
5 cose da fare per aiutare un bambino a sentirsi bene con se stesso e quindi ad avere fiducia in lui
– Sottolineare ciò che è giusto e ciò che ha fatto bene.
– Allentare la pressione sulle sue spalle.
– Cercare di essere ottimisti.
– Proiettare un’immagine positiva.
– Rendere autonomo il bambino e responsabilizzarlo mentre lo si controlla “a distanza”.
Per quest’ultima circostanza, per esempio, aiutatelo ad imparare a gestire l’ora della doccia. Può sembrare banale, ma per un bambino fare da solo qualcosa che ha sempre visto fare solo dagli adulti è una grande prova di fiducia e responsabilità. Provate a versate in mano un prodotto per la doccia delicato – preferibilmente un prodotto biologico e ipoallergenico come Aveno Baby disponibile su Amazon – e lasciate che si insaponi da solo. Controllate solo che non si dimentichi di insaponare qualche parte del corpo e, una volta che ha finito, congratulatevi con lui. A poco a poco, imparerà a sciacquarsi da solo fino a quando non sarà completamente indipendente pochi anni, quando avrà anche imparato a lavare e sciacquare i capelli.
Infine, aiutatelo a confrontarsi con gli altri. Per un bambino di almeno 7 o 8 anni, lasciate che compri il pane mentre lo si aspetta davanti al panificio. Piccoli gesti come questo sono fondamentali per la sua autostima.
Come genitori, tendiamo a dire ai nostri figli che cosa hanno fatto di sbagliato. Però, per dare loro fiducia in se stessi dobbiamo dire loro cosa stanno facendo bene, sottolineare quando sono stati bravi, quando si sono comportati bene e non dimenticarsi di dire che siamo orgogliosi di loro. Tuttavia, come per tutte le cose, non dobbiamo esagerare e lasciare che un bambino creda che tutto ciò che fa sia meraviglioso e magnifico.
È necessario essere oggettivi e fargli tanti complimenti quante critiche costruttive. In questo senso, mai esagerare con le osservazioni negative quando prende un brutto voto, specialmente se è un bambino che si applica a scuola.
Quali giochi aiutano un bambino ad acquisire fiducia in se stesso?
I giochi di società classici sono un buon modo per insegnare ai più piccoli che a volte si può vincere e, altre, si perde. Tuttavia, per migliorare la sua autostima, è meglio ricorrere anche a giochi “fai da te” che si concentrano più su di lui e sulla sua persona.
Mettersi alla prova giocando
Per prepararsi al gioco, ritagliate dei piccoli pezzi di carta e scrivete una piccola sfida su ognuno di essi. Iniziate con semplici sfide che il vostro bambino può fare a seconda della sua età e delle sue capacità: fare una smorfia terrificante, attraversare il salotto ad occhi chiusi, scrivere il suo nome cambiando colore ad ogni lettera… Il bambino tira fuori un piccolo pezzo di carta e completa la sfida con o senza aiuto. Per rendere il gioco ancora più interessante, offrite al vostro bambino anche di creare delle sfide che cercherete di realizzare, che potrebbero essere molto più divertenti ma anche molto più complicate per voi.
Che cosa ho fatto bene oggi
Soprattutto per i bambini che vanno alla scuola materna o a quella primaria, questo gioco si rivela molto utile. Può essere fatto tutti i giorni, basta trovare pochi minuti in cui con i nostri bambini ci raccontiamo reciprocamente cosa abbiamo fatto bene oggi. Se il bambino ha difficoltà a individuare qualcosa di positivo, tocca ai genitori aiutarlo a capire cosa ha fatto bene senza dare nulla per scontato.
Quando è necessaria l’opinione di un esperto?
I piccoli segni di mancanza di fiducia (svalutazione, dubbi, paura di andare avanti e di provare nuove esperienze) dovrebbero mettere in guardia i genitori che saranno così più vigili e più attenti al loro bambino. Se quest’ultimo inizia ad avere attacchi d’ansia o di rabbia, si rifiuta di andare a scuola, si ritira in se stesso, non esitate a consultare un professionista.
Fonte articolo Alfemminile