Pansessuale: quando nella sessualità il genere non conta

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Non c’è una cosa più bella che vivere in totale libertà la propria sessualità e seguire le proprie inclinazioni senza tabù e senza lasciarsi condizionare dal giudizio degli altri. Certo qualche imprevisto può sempre capitare…

La sessualità umana è complessa

La sessualità umana come sappiamo comprende diverse e molteplici combinazioni possibili tra gli individui. Quando parliamo di sessualità dobbiamo sempre ricordare che come in tutte le cose non esiste il bianco o il nero ma infinite sfumature fatte di gusti, esigenze e scelte differenti: la sfera sessuale comprende infatti eterosessualità, omosessualità, bisessualità, transessualità e pansessualità. Forse la meno conosciuta e quella di cui si parla meno di tutti, è proprio la pansessualità su cui a volte aleggia un po’ di mistero. Continuando a leggere scoprirai tutte le caratteristiche di questa inclinazione sessuale e quale esigenza e piacere si cela dietro ad una scelta pansessuale che considera l’attrazione ma non i generi uomo -donna della sessualità!


love is love© GettyImages-
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Cosa vuol dire pansessuale?

Con il termine pansessuale si intende una sessualità caratterizzata da attrazione verso un individuo indipendentemente dal sesso di appartenenza. Questo vuol dire che per il pansessuale il genere non conta, non ha importanza nell’attivazione di quel meccanismo complicato che regola l’attrazione verso un’altra persona. Per cui il pansessuale può sentirsi attratto sia da persone che si riconoscono sotto l’etichetta di uomo o di donna sia da tutte quelle persone che invece non si riconoscono in questo binarismo sessuale e che non si identificano in un genere. Il pansessuale, anche detto panromantico, prova interesse per una persona senza tenere considerazione del genere. Se analizziamo un attimo la parola pansessuale potremo comprendere appieno il significato ed anche l’equivoco che spesso la caratterizza.
Il termine è formato infatti dal prefisso greco PAN che vuol dire “tutto”. Non bisogna però farsi ingannare dal significato della parola greca pan, perché pansessuale non vuol dire che si è attratti da tutte le persone del pianeta, o da tutte le cose che esistono in natura, ma semplicemente che si prova attrazione per individui di ogni genere e di ogni tipologia: ecco perché la pansessualità è la forma di sessualità più libera, perché priva di ogni tipologia di condizionamento o convenzione sociale. L’amore pansssuale a questo punto non va intenso quindi come un amore generalizzato verso tutti o ancora in maniera più sbagliata verso oggetti o elementi naturali ma semplicemente come un amore verso individui che non ha bisogno di etichette!

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Pansessuale e bisessuale: le differenze

Per comprendere la differenza tra questi due aspetti della sessualità bisogna analizzare la distinzione fatta all’inizio. Chi è bisessuale infatti prova attrazione sua per il genere maschile e per quello femminile, per uomini e donne, cioè per persone che comunque si riconoscono in questa distinzione binaria dei sessi uomo-donna. Il pansessuale al contrario prova attrazione per ogni genere, come il bisessuale, ma anche per quelle persone che non si riconoscono in un’etichetta di genere. Il pansessuale non considera il genere di chi ha di fronte, prova amore, attrazione fisica e mentale verso un individuo al di là della sua apparenza di genere e quindi indipendentemente da ogni tipo di etichetta e convenzione!

sessualità© GettyImages-

Perché dei pansessuali se ne parla così poco?

Uno dei motivi per cui la pansessualità è oggetto di minori attenzioni e di minori riflessioni è probabilmente la difficoltà di comprendere appieno le sue caratteristiche e di differenziarla dalla bisessualità.
A volte gli viene attribuito un aspetto prettamente romantico e idilliaco che però contribuisce a confondere le idee. Sicuramente è ancora una scelta sessuale poco frequente e questo fa sì che possa essere confusa con una moda, con la volontà di distinguersi facendosi portavoce di un messaggio controcorrente e alternativo.
In Italia si parla di pansessualità per la prima volta nel 1977 Il termine pansessuale viene usato da Mario Mieli in una sua opera, Elementi di critica omosessuale.
Nella cultura cinematografica o letteraria si trovano già diversi esempi di pansessualità, questo vuol dire che comunque c’è un attenzione crescente a questa tipologia di sessualità. Troviamo protagonisti pansessuali nella serie tv Doctor Who, se ne parla anche in Sex and the City dove viene considerata come la sessualità del nuovo millennio. Non mancano esempi di pansessualità anche nei fumetti: ad esempio l’antieroe della Marvel Deadpool è pansessuale, lo sapevi?

Il coming out

Come sempre accade la scarsa conoscenza di un fenomeno genera una mancanza di comprensione del fenomeno stesso. Il coming out di una persona omosessuale viene preso oggi seriamente, come una scelta consapevole. Nel caso dei pansessuali c’è ancora il pregiudizio sciocco che a nessun individuo possa piacere tutto, che bisogna comunque decidersi nella vita. Questa errata comprensione porta spesso a sottovalutare il coming out di una persona pansessuale. La sessualità invece tiene conto di tantissimi fattori e qualsiasi scelta, inclinazione e idea merita lo stesso rispetto. Quello che conta è stare bene, divertirsi, amarsi, piacersi.
Love is love!

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