Quando avvertiamo dolore al seno, andiamo rapidamente nel panico. Questo stato d’ansia risulta nocivo per la salute, dunque, piuttosto che conviverci, meglio togliersi il dubbio con una visita dal medico. Le cause del dolore al seno possono essere diverse, non sempre questo è il campanello d’allarme per malattie gravi. Cosa fare, quindi? Intanto puoi cominciare con un’autopalpazione del seno: ti mostriamo come fare in questo video. Poi, segui questi consigli!
Dolore al seno: la colpa può essere del reggiseno!
Anche se non ci hai mai pensato, il reggiseno può essere la prima causa del dolore al seno. Se è troppo aderente e tende a schiacciare i due seni tra loro, è ovvio sentirne il dolore soprattutto a lungo andare. Questo tipo di dolore è chiamato dolore toracico indipendente dal ciclo (mastalgia); può anche essere causato da cisti o da un rapido aumento di peso. Anche un forte mal di schiena può portare dolore al petto.
Consiglio: se il vostro seno si ingrandisce regolarmente con il ciclo, indossate un reggiseno più grande durante quei giorni. Meglio scegliere un modello particolarmente confortevole, senza push-up e scomodi ferretti. Super confortevoli sono reggiseni a coppa morbida o bustier.
Dolore al seno o dolori muscolari: qual è la differenza?
Se hai avverti dolore al petto non è detto che c’entri il seno. Se magari hai svolto un allenamento in palestra che ha riguardato in particolare la parte superiore del corpo, potrebbero essere i muscoli ad essere indolenziti e a fare male. A volte si avverte un dolore molto sgradevole ed una trazione dentro o sotto il petto, soprattutto quando si vogliono sollevare le braccia. Questo dolore al petto è abbastanza innocuo.
Oltre ai muscoli doloranti, è anche possibile che il dolore al petto si verifichi dopo la corsa o l’allenamento con il salto della corda. Qui la causa non è tanto un insolito lavoro muscolare, quanto piuttosto un sostegno troppo scarso. Per evitare che ciò si ripeta, dovreste investire in un reggiseno sportivo ben aderente che sostenga il vostro seno durante l’allenamento.
Dolore al seno e ciclo sono collegati
Gli sbalzi ormonali durante il ciclo possono causare dolore al seno in alcune donne (mastodinia). Il più delle volte, il dolore toracico legato al ciclo si verifica come sintomi della sindrome premestruale da una a due settimane prima delle mestruazioni. Alcune donne sentono anche una maggiore sensibilità alla pressione nel seno.
Nei giorni prima del ciclo il tessuto della ghiandola mammaria cambia ed anche la ritenzione idrica può causare l’allargamento del seno e quindi diventare sgradevolmente teso. Questi dolori sono abbastanza facili da classificare e riconoscere, perché scompaiono di nuovo dopo le mestruazioni.
La menopausa può essere la causa del dolore al seno
In molte donne, la mastopatia, cioè un cambiamento benigno del tessuto ghiandolare mammario, può anche essere responsabile del dolore al seno. Questa forma di cambiamento si verifica di frequente durante la menopausa, momento in cui tutto il corpo femminile cambia, compresi i seni.
Tuttavia, la mastopatia può verificarsi anche prima, ad esempio sotto forma di cisti, grumi e gonfiori. Durante la menopausa e a causa di cambiamenti ormonali, vengono a mancare gli ormoni sessuali femminili, il tessuto della ghiandola mammaria si ritira, il che può causare anche una sensazione sgradevole simile al dolore.
Dolore al seno: quando è meglio andare dal medico?
Sia che il dolore al petto sia direttamente correlato al ciclo o meno, è sempre consigliabile farsi visitare da un medico. Solo lui sarà in grado di esaminare e classificare i cambiamenti del seno e fare una diagnosi per escludere un possibile rischio di malattia grave o per curare una malattia esistente.
Se avverti il dolore soprattutto nella zona sinistra del seno, non è necessario associarlo subito ad un attacco di cuore.
Cerca di mantenere la calma ed osserva questi sintomi:
- Senti il petto che si stringe attorno al cuore.
- Senti una forte pressione.
- Sei a corto di fiato.
- Hai difficoltà respiratoria.
- Hai malessere generale
- Stai per vomitare.
- Il dolore si irradia nella spalla.
- Ti fa male la mascella.
- Hai dolore all’addome superiore.
I sintomi di un attacco di cuore nelle donne differiscono significativamente da quelli degli uomini e spesso non sono classificati correttamente. Ecco perché se hai anche solo il minimo sospetto, chiama il 118.
Dolore al seno in gravidanza
I forti cambiamenti fisici durante la gravidanza sono chiaramente avvertiti anche nel seno. Durante la gravidanza i seni si preparano per la produzione di latte materno. Un dolore di trazione simile ai sintomi della sindrome premestruale può verificarsi anche durante il primo trimestre.
Soprattutto dopo il parto, cioè durante l’allattamento, molte madri si lamentano dei dolori al seno. Se il seno non si ammorbidisce di nuovo dopo l’allattamento, può essere segno di mastite. Anche se è raro, la mastite può svilupparsi indipendentemente dalla gravidanza. Meglio rivolgersi subito al proprio medico per un controllo approfondito.
L’influenza degli ormoni artificiali
Un noto effetto collaterale dei farmaci contenenti estrogeni, come la pillola contraccettiva, è il dolore al petto. Anche altri farmaci contenenti ormoni, per esempio per il trattamento dell’acne, dell’ipertensione o della perdita di capelli, possono causare dolore al seno.
Cancro al seno: il dolore al petto è un sintomo?
La prima cosa che viene in mente quando sentiamo dolore al seno, è il cancro. Ma è importante sapere che questa grave malattia, nelle prime fasi, non causa alcun disturbo o sintomo. Ciò rende ancora più importante fare regolarmente la mammografia.
Cosa puoi fare? Palpare il seno una settimana dopo l’inizio dell’ultima mestruazione. Perché allora i seni sono particolarmente morbidi e i cambiamenti si sentono meglio.
Attraverso un’attenta palpazione e osservazione, si possono constatare alcuni cambiamenti, che possono essere anche semplicemente ottici: retrazioni o depressioni dei capezzoli o una modifica delle dimensioni del seno. Tutti questi sono segnali d’allarme che dovrebbero essere definitivamente chiariti da un medico specialista.