Decreto Rilancio: cosa c’è per le famiglie, tra bonus babysitter e bonus vacanze

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Il Decreto Rilancio è stato approvato e

 i fondi per proteggere imprese, famiglie e lavoratori dai danni del Coronavirus ci sono, devono solo essere distribuiti. Nella maxi-manovra si confermano i capisaldi degli interventi: dai fondi alla sanità e alla protezione civile al rinnovo di tutti gli ammortizzatori sociali, con l’accelerazione della Cig e il bonus autonomi che arriverà in automatico.

Ci sono anche i fondi per il turismo e la cultura. E una volta tanto ci si è ricordati anche delle famiglie: confermati anche il Rem, reddito di emergenza per le famiglia in difficoltà, il congedo parentale e il bonus babysitter.

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Rem, Reddito di emergenza

Arriva anche una delle misure più attese, il cosiddetto Rem, il Reddito di emergenza, un aiuto ai nuclei con maggiori difficoltà (circa 1 milione di famiglie finora escluse dai sussidi) a cui l’Inps erogherà da 400 a 800 euro, due quote in base ai componenti della famiglia.

Le condizioni per accedervi sono risiedere in Italia, dichiarare un Isee inferiore ai 15mila euro, disporre di un patrimonio mobiliare al di sotto dei 10mila euro e non percepire il reddito di cittadinanza. Le domande devono essere presentate entro il termine del mese di giugno 2020.

Capitolo figli

Allo scopo d’incentivare il lavoro agile e la gestione delle mansioni domestiche i genitori con figli minori di 14 anni, quelli cioè su cui grava maggiormente la chiusura delle scuole fino a settembre, potranno richiedere lo smart working sempre, purché sia compatibile con la loro attività. Vale per tutti, anche per il settore privato in assenza di accordi sindacali. 

Raddoppia il bonus babysitter

Confermato anche il bonus babysitter. Il contributo è di 1200 euro e raddoppia rispetto ai 600 euro precedenti: potrà essere speso anche per iscrivere i bimbi ai campi scuola.

Quest’ultima voce è sostenuta dall’impegno al «potenziamento dei centri estivi diurni, dei servizi socio-educativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa» da giugno fino a settembre e dal rifinanziamento del Fondo per le politiche della famiglia con 150 milioni di euro da destinare ai Comuni per le attività della fascia fra i 3 e i 14 anni.

La lotta alla «povertà educativa» è tema a cui la ministra Elena Bonetti tiene in modo particolare, considerando le diseguaglianze nell’accesso alla scuola a distanza aumenteranno il gap culturale tra gli studenti.

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Congedo parentale più lungo

Da 15 a 30 giorni, al 50% dello stipendio. Con il nuovo Dpcm è prorogata la possibilità di ottenere, il congedo parentale straordinario (o COVID-19), che può essere chiesto sia dalla madre che dal padre.

La novità di maggio riguarda però la durata del congedo che arriva a 30 giorni, anche se si è fruito della misura nel periodo dal 5 marzo al 3 maggio, dunque come previsto dal precedente decreto Cura Italia. In pratica, la possibilità di godere dei 15 giorni previsti fino al 3 maggio viene meno e adesso ne sono messi a disposizione 30 nuovi per tutti. Con il nuovo decreto i giorni di congedo possono arrivare fino al 31 luglio.

Congedo parentale: per chi

Possono fare domanda entrambi i genitori di figli minori di 12 anni (o disabili senza limiti di età). Ne hanno diritto anche coloro che sono in smartworking o che abbiano già usufruito del periodo massimo di congedo parentale ordinario, individualmente o entrambi.


Sono compresi lavoratori privati e iscritti alla Gestione Separata, lavoratori autonomi iscritti all’Inps ai quali non è riconosciuta la tutela del congedo parentale e lavoratrici autonome iscritte all’Inps che abbiano già raggiunto il limite del normale congedo parentale (3 mesi per i figli minori di 1 anno).

Non ne hanno diritto coloro che percepiscono un sussidio di disoccupazione o altre misure economiche di sostegno, sia in prima persona sia tramite l’altro genitore. Non sono ammessi al congedo parentale coloro che fanno richiesta di bonus baby sitter.

Quanto alla cassa integrazione va distinto: chi è a zero ore, dunque non va a lavorare, non può chiedere il congedo parentale; chi invece ha una cassa integrazione legata a una riduzione di orario (dunque va a lavorare solo in alcuni giorni) può fruire dell’indennità, relativamente ai giorni lavorativi

Congedo parentale: come si chiede

Come si chiede? La domanda va è presentata in via telematica all’Inps, tramite il sito In alternativa ci si può rivolgere al Contact Center (803.164 gratuito dai fissi o 06/164.164 da telefonia mobile), oppure ancora ai patronati.

Bonus vacanze: cosa prevede

Per non compromettere definitivamente la stagione estiva arriva un consistente pacchetto turismo da 4 miliardi di euro. Si va dallo stop alla prima rata Imu per alberghi, ostelli, b&b, stabilimenti balneari, terme e campeggi, al tax credit, il famoso bonus vacanze per chi sceglierà le vacanze in Italia. Ecco cosa prevede il pacchetto.

– Tax credit vacanze: per il 2020 è riconosciuto un credito alle famiglie con un Isee non superiore a 40mila euro, utilizzabile da un solo componente per ciascun nucleo familiare e modulato in base alla numerosità del nucleo: 500 euro per le famiglie composte da 3 o più soggetti, 300 per le famiglie di due persone e 150 per le famiglie di 1 persona.

Il contributo potrà essere speso dal 1 luglio al 31 dicembre 2020. Nell’80 per cento come sconto sul corrispettivo dovuto alla struttura, nel restante 20 per cento come detrazione dall’imposta sul reddito. Le strutture ricettive potranno cedere il credito ai propri fornitori, a privati, agli istituti di credito o intermediari finanziari.

– promozione turistica in Italia: per favorire la ripresa dei flussi turistici in ambito nazionale, è istituito il “Fondo per la promozione del turismo in Italia”, con una dotazione di 30 milioni di euro per l’anno 2020;

– ulteriori misure di sostegno per il settore turistico: è istituito un fondo con una dotazione di 50 milioni di euro per il 2020 per la concessione di contributi in favore delle imprese turistico ricettive, delle aziende termali e degli stabilimenti balneari, come concorso nelle spese di sanificazione e di adeguamento conseguente alle misure di contenimento contro la diffusione del COVID-19.

Per bar e locali

La misura del Decreto Rilancio sul bonus vacanze vale, da sola, 2,5 miliardi di euro. Per aiutare bar e ristoranti a rispettare le distanze anti-contagio sospesa anche la Tosap, la tassa sull’occupazione aggiuntiva del suolo pubblico. Previsti infine 100 milioni ai Comuni per il mancato incasso della tassa di soggiorno.

 

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