“22.11.63”, stasera su Canale 20 la miniserie tv in cui James Franco prova a cambiare la storia

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Per chi se la fosse persa nel 2016

, quando era un’esclusiva Fox, la messa in onda in chiaro su Canale 20 di 22.11.63 da stasera alle 21.00 è l’occasione di scoprire un piccolo capolavoro di intreccio e fantasia. Senza ansie da stagioni multiple poi, perché si tratta di una miniserie di otto episodi. Sia lode alle narrazione autoconclusive.

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22.11.63

Tratta dall’omonimo romanzo di Stephen King uscito nel 2011, la sequenza 22.11.63 si riferisce a una delle date più celebri della storia del Novecento: l’assassinio di John F. Kennedy per mano di Lee Harvey Oswald. Evento spartiacque ripreso, narrato, “processato” infinite volte, attraverso ricostruzione meticolose come JFK – Un caso ancora aperto di Oliver Stone e con ritratti “alternativi” come Jackie, first lady interpretata da Natalie Portman. Ma la miniserie prodotta da J. J. Abrams, Stephen King, Bridget Carpenter e Bryan Burk gioca su piani differenti. E con la supervisione di King stesso alla trasposizione risulta una ricostruzione molto fedele al libro. Forse il più lungo nella gestazione, con appunti per la storia risalenti al 1972.

22.11.63

Di cosa parla?

Parla di James Franco che tenta di cambiare la storia, nella fattispecie la sparatoria al presidente degli Stati Uniti. Un compito che gli viene passato da Al, il gestore di un diner che ha scoperto che entrando nel suo ripostiglio si sbuca nel 1960. Precisamente al 21 ottobre. Lui ci ha provato a sovvertire l’assassinio ma ora che è malato non può più, tocca appunto a Jake/James Franco. Se tutto funzionerà: niente assassino del fratello di John, niente Vietnam. Un presente molto migliore. Ma attenzione, se accetta deve per forza vivere nel passato fino a missione compiuta, tornare indietro comprato infatti la cancellazione di ogni azione compiuta. In ogni caso, che sia un’ora oppure dieci anni, tornato nel presente saranno comunque passati solo due minuti. Così accetta. Su come sopravviverebbe laggiù, con quali soldi, che identità, ha già provveduto Al.

Tuttavia mica è semplice disinnescare l’affare Kennedy. I complotti, Lee Harvey Oswald cane sciolto, la CIA, la mafia. E tutte le altre piste eventuali. Non almeno come essere trasportati nella nursery austriaca di Hitler poppante per farlo secco. Ovvio, 22.11.63 è affascinante proprio questo. E anche per come il tempo, attraverso personaggi che ricordano a Jake che “non dovrebbe stare lì”, cerchi di impedirgli di cambiare gli eventi. Poi c’è tutto il resto. L’affresco storico di un mondo Soprattutto il pensiero facile immediatamente disatteso che – sapendo tutto – cavarsela nel passato sia un gioco da ragazzi. Tocca invece fondersi con l’ambiente, e dare per naturali cose “ormai” archiviate, come i bagni divisi in White e Colored. E Nixon. E i ragazzini quattordicenni invasati con la patria. Ma il cibo è centomila volte più gustoso, forse tre anni “imprigionato” nel passato non sono poi così male.

22.11.63

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