Viaggi annullati per il Coronavirus? I consigli di Selly di “In viaggio con me”

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E’ impressionante come dall’oggi al domani, il nostro modo di vivere, le nostre abitudini quotidiane e la nostra libertà abbiano subito dei cambiamenti a dir poco drastici.
Il virus, questo nemico invisibile ha limitato tutto e in particolar modo il mondo del turismo.
C’è chi si è trovato con la carta di credito in mano pronto a prenotare un viaggio in vista delle vacanze pasquali o delle vacanze estive, ma che si è dovuto trattenere per le troppe “incertezze” e paure del momento e c’è chi invece si è lanciato prenotando vacanze o weekend a destra e a manca e che ora non sa come funziona l’annullamento viaggi per Coronavirus.

Se come me, sei un viaggiatore compulsivo ed all’inizio dell’anno avevi già sfoderato la carta per fare shopping frenato di voli aerei, don’t worry baby ti aiuto io a risolvere ogni problema circa lo stop delle vacanze causa Pandemia.

Annullamento viaggi per Coronavirus: ecco comportarsi

Come sappiamo, fino al 3 maggio (e probabilmente oltre) ogni spostamento non necessario è da evitare e questo riguarda anche i viaggi di piacere. Quindi, quali sono i tuoi diritti per rivedere i soldini spesi nel tuo conto corrente?
Se sei stata costretta ad annullare un viaggio, proprio come è successo alla sottoscritta che aveva un volo per Praga a fine marzo, devi contattare subito la struttura, la compagnia aerea o l’agenzia presso la quale hai prenotato tutto il pacchetto per capire come procedere ma dato che oggi voglio fare la secchiona, entriamo nel dettaglio 😉

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Cosa succede se la compagnia aerea ti ha cancellato il volo

Se la compagnia aerea ha cancellato il tuo volo, hai diritto a ricevere indietro l’intero importo speso. Nessuno potrà obbligarti ad accettare la soluzione “voucher”.

Nel caso in cui sia tu a non poter partire perché fermato dalle autorità (in base al decreto imposto di restare a casa fino al 3 maggio ) avrai il diritto di chiedere o il rimborso o un voucher, quest’ultimo va utilizzato entro un anno dall’emmissione.

Insomma: quando sei tu ad annullare una vacanza perché ti è stato imposto dal governo, la compagnia può per diritto offrirti la soluzione voucher. Nel caso in cui siano loro ad annullare, come è successo a me, hai diritto di pretendere un risarcimento in denaro (a me è arrivato entro 7 giorni ma ogni compagnia ha la sua policy).

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Cosa succede se avevi prenotato un viaggio dopo il 3 maggio

Se per assurdo, avessi prenotato un viaggio appena dopo la fine del decreto e non te la sentissi di partire non avrai diritto al rimborso, dato che il decreto si estende fino al 3 maggio a meno che tu non abbia prenotato con l’opzione “tariffa rimborsabile” o “flessibile”. Nel caso in cui decidessi di rinunciare, potrai chiedere solo il rimborso delle tasse aeroportuali purché tu non abbia già provveduto a fare il check-in.

Personalmente, non vedo l’ora di riavere tra le mani 3 o 4 biglietti aerei per svolazzare in giro per il mondo e se sei come me, posso capire come ti senti in questo momento. E’ come se in un certo senso ci avessero tagliato le ali, almeno io mi sento così ma so che l’hanno fatto per il nostro bene.

Chiunque ami viaggiare si chiede di continuo quando potrà tornare ad esplorare la nostra madre terra e soprattutto come scoprire se il paese che ha scelto gli permetterà di entrare. Oltre a sperare e pregare, quello che puoi fare di concreto è di affidarti alle fonti ufficiali (sito del Ministero degli Affari Esteri o piattoforme come “viaggiaresicuri” o “euroconsumatori”) ti basterà selezionare lo nazione di tuo interesse e tenere monitorate tutte le info.

Purtroppo ci troviamo davanti ad una situazione senza precedenti e gestirla non è affatto semplice come sembra ma non disperare baby, ci incontreremo presto da qualche parte in giro per il mondo 🙂

Selly Gherardi- In viaggio con me

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