Svezzamento del neonato: a quanti mesi, con quali alimenti e come iniziare a svezzare i bambini

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Lo svezzamento del neonato è quel momento fondamentale in cui il tuo bambino comincia a mangiare alimenti diversi dal latte materno. Dopo i primi mesi di vita, i bambini hanno bisogno di un’adeguata alimentazione complementare da affiancare all’allattamento. Scopri assieme a noi quando e come iniziare lo svezzamento del neonato, con gli alimenti più indicati mese per mese. Intanto, ecco a te un video utile se il tuo bambino ha problemi di sonno:

Cos’è lo svezzamento del neonato e cosa raccomanda l’Organizzazione Mondiale della Sanità?

Lo svezzamento del neonato, anche definito come “avvio dell’alimentazione complementare” consiste nel passaggio per i bambini da un’alimentazione basata solo sull’allattamento a un’alimentazione prima con cibi semi-solidi e poi con cibi solidi che vengono detti proprio “alimenti complementari” (alimenti diversi dal latte materno).

Quand’è che il neonato è pronto per la sua prima pappa? Lo svezzamento nel neonato, secondo le linee guida del Ministero della Salute, deve avvenire nel momento in cui l’alimentazione con latte materno (o latte artificiale) non basta più per i bisogni nutritivi del tuo bambino, che necessita di un sempre maggiore quantitativo di proteine, vitamine e sali minerali.

Non esiste un mese preciso nel quale bisogna iniziare obbligatoriamente lo svezzamento, anche perché il mese può variare da neonato a neonato in base alle sue esigenze specifiche e al suo sviluppo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda l’allattamento al seno esclusivo per i primi 6 mesi di vita del bambino. Lo svezzamento del neonato, di conseguenza, dovrebbe avvenire solo dopo il sesto mese. L’allattamento esclusivo fino al sesto mese comporterebbe enormi benefici sia per il bambino che per la mamma.

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Se il tuo bambino, tuttavia, sembra non crescere adeguatamente con il solo latte materno, l’alimentazione complementare e quindi lo svezzamento potrebbero essere anticipati al quarto o quinto mese, ma sempre previa valutazione del pediatra e dopo aver escluso altre problematiche.

Svezzamento neonato: che cos’è?© IStock

A partire da quanti mesi è consigliato iniziare lo svezzamento del neonato?

Come abbiamo visto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non cominciare lo svezzamento del neonato prima del sesto mese di vita. Dai sei mei in poi è possibile affiancare al latte materno la prima pappa del piccolino.

Visto che però il timing del sesto mese non è obbligatorio e non va bene sempre per tutti i bambini, prima di iniziare lo svezzamento del neonato è bene considerare tre elementi importanti che ci permettono di capire se il neonato sia effettivamente pronto per la sua prima pappa. Per prima cosa, il tuo bambino deve essere già in grado di stare seduto da solo. Deve poi mostrare un interesse nei confronti degli alimenti diversi dal latte materno o artificiale. Infine, il peso del neonato deve essere almeno il doppio rispetto a quello di nascita.

Se il bambino ha raggiunto questi piccoli traguardi di crescita, significa che è pronto per lo svezzamento. Deve quindi mostrare di essere il primo a desideralo, oltre ad avere il controllo del tronco e capacità di masticazione. La mamma dovrà fare particolare attenzione alle manifestazioni di interesse del neonato nei confronti dei cibi solidi.

 

Svezzamento neonato: da quanti mesi iniziare?© IStock

Come iniziare lo svezzamento del neonato?

Lo svezzamento del neonato, secondo le linee guida del Ministero della Salute, non deve seguire una modalità e un menù predefinito, ma ci sono diversi modelli alimentari che possono andare bene per i bambini dai sei mesi di vita in poi.

La prima pappa del tuo bambino può essere a base di alimenti differenti, cercando tuttavia di introdurre i cibi solidi in ordine crescente del loro possibile grado di allergenicità. Come iniziare lo svezzamento nella pratica? Servendoti di un cucchiaino, ma senza imboccare il bambino in maniera forzata. Se lo desidera, permettigli di toccare gli alimenti nel piatto e mangiare i cibi con le mani. Non insistere se non gradisce qualche alimento e cerca di alternarli sulla base dei diversi sapori, colori e consistenza.

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Se il tuo bambino non gradisce un cibo in particolare, prova a riproporglielo dopo un po’ di tempo in un’altra maniera. Fai attenzione che sia seduto ben dritto sul seggiolone per evitare rischi di soffocamento e permettergli eventualmente di toccare gli alimenti complementari, partecipando al pasto in maniera attiva.

Durante lo svezzamento del neonato, è importante che – oltre al latte materno – il bambino beva anche acqua. Nel giro di 9-12 mesi dovrebbe essere riuscito a gustare una vasta varietà di cibi e sapori, abituandosi poco alla volta a consumare pranzo, cena e due spuntini, oltre al latte materno.

 

Svezzamento neonato: come iniziare a svezzare?© IStock

Con quali alimenti cominciare lo svezzamento del neonato? I cibi consigliati a 4 e 5 mesi

La prima pappa del bambino durante lo svezzamento è di solito la frutta, seguita dal classico brodo vegetale e dalle prime creme (come crema di riso o crema di mais o tapioca). Solo in un secondo momento si passa alla carne o al pesce frullato e agli altri cibi solidi. Non esiste un menù prestabilito, l’importante è che l’introduzione dell’alimentazione complementare risulti graduale.

Al quarto mese – se il pediatra ha consentito o indicato lo svezzamento anticipato del bambino – è possibile iniziare a introdurre della frutta, cominciando da quella più digeribile. La frutta migliore per cominciare risulta essere la pera, ma vanno bene anche mela, banana e prugna.

A cinque mesi si potranno poi eventualmente introdurre nuovi cibi solidi come alcuni tipi di verdura (patata, carota, zucchina e zucca); crema di riso o crema di mais e tapioca; carne liofilizzata di tacchino, pollo, vitello e manzo (per quella omogenizzata meglio aspettare il sesto mese); parmigiano reggiano, olio extravergine di oliva e brodo vegetale.

 

Svezzamento neonato: i cibi consigliati per la prima pappa© IStock

Alimentazione complementare per lo svezzamento dai 6 mesi a un anno di vita del neonato

Lo svezzamento al sesto mese consente l’introduzione di frutta dalla consistenza diversa, come albicocche e pesche. Tra le verdure possono essere introdotti sedano, porro, cipolla, insalata, finocchi, cavolfiori e spinaci. La pappa del tuo bambino può prevedere adesso del semolino o una crema multicereali, così come del formaggio ipolipidico.

Al settimo mese si possono cominciare a variare un po’ gli ingredienti aggiungendo la pastina micro ai pasti del bambino, condita con un po’ di sugo di pomodoro, oppure con una passata di legumi come lenticchie, fagioli o piselli. Via libera anche al passato di verdura con aggiunta di broccoli, fagiolini e verza, ricotta fresca e yogurt intero.


A otto mesi di vita, il tuo bambino potrà bere anche una buona spremuta di agrumi (arance e mandarini), mangiare prosciutto cotto senza polifosfati e formaggi quali fontina dolce, caprino fresco e crescenza. Sì anche al pesce: merluzzo, trota, sogliola, platessa, nasello e palombo. Pesci come spada e salmone non vanno consumati prima dei nove mesi.

Dai dieci mesi in poi il piccolo può consumare anche pomodoro senza buccia, pastina di dimensioni medie, tuorlo di uovo sciolto nella pappa. L’uovo intero potrà essere consumato solo dopo un anno di vita, assieme a frutta più difficile da digerire (come kiwi, fragola, uva, cachi, fichi, anguria, melone, castagne), melanzane e carciofi, cereali come orzo e farro, carne di maiale e miele.

Fonte articolo Alfemminile

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Redazione MusaNews
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