Anche la Francia ha deciso di mettere al bando definitivamente le stoviglie in bambù, dunque piatti, bicchieri e posate realizzati con questo materiale ecologico unito a resine plastiche contenenti melamina, una sostanza tossica che può migrare poi negli alimenti.
La decisione di non permettere più la commercializzazione in Francia di stoviglie in bambù con melamina è stata annunciata con una nota dalla Direzione generale della Concorrenza, dei consumatori e del controllo delle frodi (Dg CCRF).
È da tempo che si parla della possibile pericolosità delle stoviglie in bambù che diversi test hanno mostrato contenere sostanze controverse, come la melamina appunto, ma anche formaldeide.
La melamina è una resina plastica che funge da legante all’interno delle stoviglie realizzate con fibre di bambù. Di per sé non sarebbe pericolosa ma se è di scarsa qualità, e per di più sotto l’effetto del calore, può rilasciare i suoi componenti, dannosi per la salute umana. In pratica questa sostanza o la formaldeide rischiano di migrare negli alimenti e da lì di arrivare nell’organismo di grandi e piccini.
Come si legge sulla nota della Dg CCRF:
È stato osservato che l’utilizzo delle fibre di bambù nelle plastiche ha l’effetto di destabilizzare il prodotto finito, portando così a migrazioni (in particolare di formaldeide o melamina) maggiori di quelle osservate nei prodotti plastici convenzionali (studio dell’Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi, BfR)
Ora però, seguendo l’esempio di altri paesi come la Svizzera ma anche l’Austria, la Danimarca, la Finlandia, i Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo, la Francia ha deciso di bandire dal mercato questi prodotti che, scrive la Dg CCRF, se ci atteniamo al regolamento europeo del 2011 sui “materiali e oggetti plastici destinati a venire a contatto con gli alimenti”, fibre e polveri di bambù non si sarebbero mai dovute commercializzare.
Il bambù non è nell’elenco positivo del regolamento (UE) n . 10/2011 . Pertanto non è stato valutato ai sensi di questo regolamento e pertanto non è autorizzato negli FCM in plastica. I materiali e gli oggetti in plastica realizzati in bambù, molto spesso destinati ai bambini, non sono conformi alle normative europee armonizzate e non possono essere immessi sul mercato dell’Unione Europea.
Si legge anche:
Questi prodotti non conformi non possono quindi essere immessi sul mercato. Pertanto, qualsiasi operatore, produttore, importatore o commerciante di questi prodotti, viola le normative in vigore. Queste disposizioni sono valide anche per altre sostanze non valutate come polveri di bambù, polpa di zucchero di canna ecc.
Tutto ciò però evidentemente non ha impedito di vendere piatti, bicchieri e altre stoviglie in bambù (anche destinate ai bambini) in tutta Europa, Italia compresa. Ma piano piano, paese dopo paese, sembra che qualcosa stia cambiando.
Si sta parlando però solo dei prodotti in cui sono presenti le resine plastiche, al contrario le stoviglie realizzate esclusivamente in bambù o fibre naturali, senza alcun additivo plastico, possono continuare ad essere vendute, poiché non rientrano nel quadro del regolamento europeo del 2011.
La Dg CCRF specifica infatti:
(Queste disposizioni n.d.r) non sono applicabili ai prodotti realizzati interamente in bambù o fibre naturali. Solo i prodotti realizzati con plastica che rientrano nell’ambito di applicazione del regolamento (UE) n. 10/2011 sono interessati da questo divieto.
In Italia, nonostante ci sia stato anche un test che ha evidenziato una situazione molto simile (leggi anche: Stoviglie in bambù, per Altroconsumo non sono green, né sicure: potrebbero rilasciare formaldeide e melamina) non è stata presa ancora nessuna decisione in merito alle stoviglie di bambù.
Nel frattempo, per tutelarci, possiamo leggere attentamente la composizione sulle etichette, evitando prodotti in bambù dove vi siano miscelate resine plastiche ma soprattutto cerchiamo di non utilizzare l’usa e getta (come regola generale) e anche per i bambini meglio evitare i set in bambù se non siamo sicuri della qualità.
Fonte: Dg CCRF
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