Sapone allo zolfo: il perfetto alleato contro pelle grassa e punti neri

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Lo zolfo è un elemento presente in diversi minerali, ma in natura si può considerare anche nativo perchè in alcuni casi si trova puro.

Riguardo il suo utilizzo sono stati fatti degli studi approfonditi che hanno portato a stabilirne i benefici: lo zolfo sotto forma di sapone è particolarmente indicato per chi ha problemi di pelle grassa, con pori dilatati e punti neri. Vediamo insieme come agisce.

Oltre ad utilizzare il sapone allo zolfo, scopri in questo video come sbarazzarti per sempre dei punti neri dal viso.

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Sapone allo zolfo: origini e proprietà

La storia dello zolfo risale a molti anni fa, quando hanno cominciato a diffondersi le cure termali. Le acque sulfuree (ricche di zolfo) delle terme costitutivano una valida cura per problemi non solo della pelle. Dai vapori sprigionati nei centri termali si ricavava proprio lo zolfo poi utilizzato sotto forma di saponetta.

Il sapone allo zolfo è noto in particolare per le sue proprietà antibatteriche e purificanti, aiuta quindi a normalizzare la pelle restituendole l’equilibrio perduto ed agisce bene sulle pelli grasse caratterizzate da brufoli, punti neri e sebo in eccesso.

Di solito il formato più comune presente in commercio è il sapone, ma lo zolfo si trova anche in forma liquida, spesso utilizzato come ingrediente principale in alcuni prodotti per la skincare routine: creme viso, scrub e detergenti per corpo e capelli, solo per fare qualche esempio. Infatti le proprietà astringenti e purificanti dello zolfo possono agire efficacemente non solo sul viso, ma anche sul corpo e sul cuoio capelluto.

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Tutti i benefici del sapone allo zolfo

Come abbiamo visto, lo zolfo è in grado di apportare numerosi benefici al corpo non solo a livello della cute, questo perchè riesce a detossinare e purificare anche tutto l’organismo.

Ricapitoliamo ed elenchiamo tutte le azioni che il sapone allo zolfo è in grado si svolgere:

  • Antimicotica

Le infezioni da funghi sono molto comuni, ma con una pomata allo zolfo e detergendo la zona con il sapone, vedrai subito i miglioramenti.


  • Antiinfiammatoria

In che modo può aiutarti lo zolfo se hai una zona infiammata? Stimola il cortisolo, blocca l’infiammazione ed agisce come un analgesico naturale.

  • Seboregolatrice

Lava il viso regolarmente con una saponetta allo zolfo e se hai la pelle grassa, con questo metodo riuscirai a normalizzare la produzione di sebo in eccesso.

  • Antiossidante

Lo zolfo esiste anche sotto forma di integratori che andranno a contrastare i radicali liberi per un’azione antiossidante immediata.

  • Esfoliante

La proprietà esfoliante del sapone allo zolfo è dovuta anche e soprattutto alla funzione astringente. Dopo pochi utilizzi la pelle grassa apparirà più compatta e levigata, priva di brufoli e punti neri.

  • Astringente

Per contrastare i piccoli brufoletti lava il viso con il sapone allo zolfo, già dopo qualche ora noterai una riduzione sia nel gonfiore che nell’infiammazione che di solito accompagnano la fuoriuscita del brufolo.

  • Rigenerante

Lo zolfo aiuta a normalizzare le pelli grasse ed oleose, ne consegue quindi un’azione rigenerante della cute.

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Come usare il sapone allo zolfo

L’azione sgrassante del sapone allo zolfo può essere maggiore se prima di utilizzarlo fai un bagno caldo oppure una doccia per aprire i pori attraverso il vapore. Se devi usare la saponetta allo zolfo sul viso, prima è fondamentale rimuovere ogni traccia di make up ed eventuali creme.

Per il viso hai due possibili strade:

  • strofina il sapone allo zolfo sulle mani, fa sì che si crei una schiuma abbondante e poi massaggia sul viso inumidito.
  • Inumidisci il viso e sfrega delicatamente il sapone nei punti strategici come fronte, naso mento e zigomi. Procedi poi a massaggiare con le mani.

Infine risciacqua abbondantemente e asciuga la pelle tamponandola, ma senza sfregare. A questo punto applica una dose generosa di crema idratante specifica per il tuo tipo di pelle.

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Per il corpo:

  • fai una doccia calda per preparare la pelle
  • strofina il sapone nei punti critici come ad esempio la schiena dove è frequente l’insorgere di punti neri
  • risciacqua abbondantemente ed idrata la zona con una crema corpo

E sui capelli?
Con il sapone allo zolfo si può ottenere un’emulsione (sfregandolo tra le mani pulite e aggiungendo dell’acqua) da applicare sui capelli come se fosse una shampoo, massaggiando tutto il cuoio capelluto. In questo modo, lo zolfo andrà a eliminare il sebo in eccesso evitando il l’effetto “unto” dei capelli grassi e prevenendo la comparsa di forfora.

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Sapone allo zolfo: quando usarlo e quando evitarlo

La panoramica che abbiamo fatto finora riguardo il sapone allo zolfo, ci suggerisce che si tratta di un prodotto specifico per pelli impure e oleose. E’ bene, però, soffermarci un attimo e capire quando l’uso del sapone allo zolfo è consigliato e quando invece è meglio evitarlo.

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Utilizza una saponetta allo zolfo se hai:

  • Pelle mista e grassa
  • Punti neri
  • Acne
  • Brufoli
  • Dermatite seborroica
  • Forfora grassa

Il dermatologo potrebbe consigliarti l’uso di prodotti a base di zolfo anche nei casi di psoriasi, rosacea o scabbia. Per queste ed altre malattie della pelle è sempre bene rivolgersi allo specialista ed evitare il fai da te.

Ma non è finita qui. Visto l’alto potere di rigenerazione dei tessuti, la formazione di anticorpi e la circolazione sanguigna, il sapone allo zolfo risulta molto importante per trattare

  • Reumatismi
  • Disturbi respiratori
  • Infiammazioni e patologie dermatologiche
  • Problematiche intestinali
  • Gonfiori o edemi
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Evita prodotti e cosmetici a base di zolfo:

  • se sei allergico al minerale
  • se soffri di rossori diffusi
  • hai una pelle delicata o secca
  • per la detersione delle zone intime soprattutto in gravidanza

Come puoi notare, l’utilizzo di saponi allo zolfo non è per tutti, in caso di pelle delicata o secca il minerale non farebbe che peggiorare ulteriormente la situazione, risultando troppo aggressivo e per nulla efficace. I saponi solidi sviluppano, a contatto con l’acqua, un pH basico che va ad interferire con quello acido della cute. Usato per lavaggi troppo frequenti può compromettere le naturali difese cutanee della pelle.

Il consiglio che ti diamo è sempre quello di osservare: se hai la pelle grassa, ma dopo qualche lavaggio con il sapone allo zolfo la vedi normalizzata, interrompine l’utilizzo che riprenderai eventualmente dopo qualche giorno se il sebo tornerà ad essere eccessivo.

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5 curiosità sullo zolfo

Abbiamo concentarto l’attenzione su benefici e proprietà del sapone allo zolfo, ma ora vogliamo svelarti anche qualche curiosità.

  • Molti considerano lo zolfo il “minerale della bellezza” proprio per i suoi mille utilizzi e i benefici in grado di apportare alla pelle.
  • Il minerale e la relativa polvere sono di solito di colore giallo ed è proprio questa caratteristica che spesso influisce sul colore finale del sapone allo zolfo.
  • Il sapone allo zolfo è rinomato per un odore particolare e spesso non gradito, definito da molti di “di uovo marcio”. Proprio per questo motivo molti saponi allo zolfo vengono arricchiti da profumazioni spesso create attraverso l’uso di oli essenziali.
  • Lo zolfo in natura non puzza, nonostante sia diventato famoso proprio per questo aspetto. E’ il legame con l’idrogeno che sprigiona il sentore non proprio piacevole.
  • Lo zolfo è presente naturalmente in alcuni alimenti di origine animale come carne, pesce, uova, latte e formaggi; tuttavia, lo contengono anche alcuni vegetali come aglio, cipolla, legumi e cavoli.
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Dove acquistare il sapone allo zolfo?

Se sei arrivata a leggere fino a qui, sicuramente una domanda ti sorgerà spontanea: ma dove posso acquistare il sapone allo zolfo? In realtà si tratta di un prodotto molto comune che puoi facilmente trovare in erboristeria, nelle botteghe di prodotti naturali oppure nei reparti dedicati alla cura del corpo dei grandi supermercati.

Se non dovessi riuscire a reperirlo, puoi cercare online e trovare numerose e valide proposte da rivenditori di tutta Italia.

Prima dell’acquisto è importante sapersi orientare tra i vari tipi di sapone allo zolfo, infatti non tutti sono uguali: a fare la differenza è proprio la quantità di zolfo presente nel sapone, in alcuni sarà molto più alta. Ricorda: maggiore è la concentrazione di zolfo e più alto sarà il potere astringente e purificante del sapone. Per pelli miste, scegli un sapone con una bassa quantità di zolfo.

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Come preparare in casa una saponetta allo zolfo

Per creare un detergente allo zolfo personalizzato ed indicato per il tuo tipo di pelle, vogliamo suggerirti una semplice ricetta che ti permetterà di preparare facilmente il prodotto a casa. Cosa occorre?

  • 200g di sapone (va bene anche il sapone di Marsiglia o un sapone naturale)
  • 100ml di acqua
  • 2 cucchiai di zolfo in polvere (reperibile in erboristeria)
  • 1 cucchiaio di olio di mandorle dolci (dal potere idratante)
  • 10 gocce di olio essenziale di lavanda (per profumare il sapone ed aumentare l’azione cicatrizzante)
  • 5 gocce di olio essenziale di tea tree (dal potere astringente e sfiammante)
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Ecco il procedimento:

1 – Grattugia il sapone sottilmente, mettilo in un vasetto chiuso ermeticamente e che sia resistente al calore.

2 – Prepara un pentolino con dell’acqua ed un canovaccio dove andrai a posizionare il vasetto per far sciogliere il sapone a bagnomaria.

3 – Quando il sapone inizierà a sciogliersi aggiungi l’acqua prevista dalla ricetta all’interno del vasetto.

4 – Porta ad ebollizione, fai trascorrere 20 minuti a fiamma molto bassa, poi rimuovi il vasetto. Ora aggiungi lo zolfo in polvere e l’olio di mandorle dolci.

5 – Chiudi il vasetto e fallo cuocere a bagnomaria per altri 15 minuti. Adesso rimuovi il vasetto e mescola bene la poltiglia creata all’interno.

6 – Richiudi il vasetto e rimettilo a bagnomaria per altri 10 minuti. Trascorsi i 10 minuti, estrai tutto ed aggiungi gli oli essenziali previsti.

7 – Se vuoi usare degli stampini per dare la forma al sapone, versa il composto quando è ancora liquido.

8 – Prima di utilizzare le tue saponette, lasciale a raffreddare per almeno 2 settimane.

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