Pandemica follia

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Vi sono di momenti nei quali non riesci a comprendere quello che ti accade intorno. Ti sembra che tutti intorno a te siano fuori sincrono, come avveniva in un programma cult di Rai Tre, Blog Blob (programma televisivo) – Wikipedia. Infatti, gli interventi del critico cinematografico Enrico Ghezzi, uno degli autori del programma, avevano il loro marchio di riconoscimento nel non avere il movimento delle labbra sincronizzato al suono della sua voce. La differenza, però, sta nel fatto che nel citato programma, il fuori sincrono era una caratteristica voluta, che rendeva particolare l’intervento del critico, mentre il nostro essere fuori- tempo con le cose che ci circondano, ci crea non pochi problemi e non è assolutamente voluto. Non riusciamo a capire quello che gli altri dicono o fanno, tutto ci sembra sbagliato ed incomprensibile, senza una logica. 

Ad esempio, in questi giorni, nei quali perdura l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid – 19 e che, quotidianamente, fa registrare centinaia di morti, in ambienti vicini al governo, si sente parlare di RIMPASTO. Già in tempi normali, il termine rimpasto non suscita particolari emozioni, ma, soprattutto in questo momento, soltanto nominarlo procura un senso di profonda repulsione. Non si riesce a comprendere come, in una situazione di tale gravità, dove chi ci governa deve tracciare le linee guida per salvaguardare vite umane e lavoro, il cambio di due o tre ministri, possa cambiare le sorti del governo e le decisioni da prendere in tempi rapidissimi. Tra le decisioni da prendere, repentinamente, per il nostro paese, vi è quella vitale riguardante il Next Generation EU.

Il Next Generation EU è un piano di investimenti che sarà attivo dal 2021 e fino al 2027 e valido per tutti gli Stati membri. Tra i diversi obiettivi che lo compongono vi è quello di aumentare gli spazi verdi in Europa e di sostenere economie utili per il rispetto ambientale, rendere ancora più efficiente la digitalizzazione, ma non solo. Tra gli altri fini vi sono anche quelli di sostenere tutte quelle nazioni che stanno attraversando la crisi economica dovuta alla pandemia, ma anche cercare di sollevare nuovamente l’economia dell’Unione europea. All’Italia andranno ben 208,8 miliardi, di cui 81,4 miliardi saranno a fondo perduto, mentre la percentuale restante sarà erogata sotto forma di prestiti.

Next Generation EU: che cos’è e quali sono i suoi obiettivi – Unione Europea

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Da come si deciderà di investire questo capitale, quali settori nevralgici andare a toccare, e chi, soprattutto, dovrà gestire e coordinare una tale, titanica impresa, dipenderà la sorte dell’Italia futura. Decisione complessa, delicata, da prendere con la consapevolezza di avere gli occhi addosso dell’Europa. L’Unione Europea infatti, non vuole che una tale opportunità per l’Italia, di crescita ed allineamento sul piano economico e delle riforme, alle altre realtà europee, venga buttata alle ortiche e siano dissipate enormi risorse. Anche per tale motivo, parlare di rimpasto, ora, sa di follia.

E se la maggioranza di governo non vive i suoi giorni migliori per via di questi contrasti interni, l’opposizione di certo non sorride. I suoi tre leaders un giorno sembrano andare d’accordo su tutto, per accorgersi, il giorno dopo, di avere idee opposte. Leaders che cambiano opinione ad ogni spiffero di vento, che non hanno mai avuto, nel corso dell’emergenza sanitaria, un’idea veramente costruttiva, mai una proposta che andasse oltre le solite dichiarazioni sulla presunta incapacità del governo di prendere le giuste decisioni. Chi, come Silvio Berlusconi, prima si dice pronto a favorire l’operato del governo, per dimostrare quel senso di responsabilità richiesto più volte dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un momento così difficile per il paese, per poi dichiarare, un attimo dopo, che il suo partito non vuole fare da stampella ad un governo diviso e litigioso. Oppure, come l’onorevole Georgia Meloni, che, oltre alle critiche costanti alla maggioranza, non perde occasione per rilanciare il tema delle elezioni, appena sarà terminata questa maledetta emergenza, soltanto perché qualche sondaggio segnala il suo partito in leggera crescita. Anche tutto questo, ora, sa di follia.

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Per molti aspetti, sembra di essere ritornati alla primavera scorsa, quando, in pieno lockdown e nonostante il numero quotidiano di morti fosse elevatissimo, i più sembravano interessati soltanto a chiedere di ritornare a fare jogging o ad implorare la riapertura degli stadi e la ripresa del campionato di calcio. Ora si spinge per l’apertura delle piste da sci, per gli spostamenti senza limitazioni tra le varie regioni, in prossimità delle festività natalizie, e per avere illimitati commensali al cenone di Natale o di Capodanno. Ora, come allora, tutto questo, sa di follia. 

Vi sono cose che noi umani non riusciamo a comprendere. Questo è soltanto il momento di agire. Di agire bene. Non vi è spazio per i giochini politici di bassa lega (nessun riferimento al partito politico) o per gli interessi personali. Quelli davvero non li capirebbe nessuno e nessuno li apprezzerebbe.

P.S. 


Basta anche con la pandemica follia di evidenziare costantemente il concetto che la maggior parte dei morti a causa del Covid – 19 siano persone di età superiore agli 80 anni, con altre gravi patologie. Dando per scontato questo assioma, se anche il Covid – 19 avesse tolto, a ciascuno dei defunti, soltanto un giorno della loro vita, questo sarebbe ugualmente grave, e non parrebbe, come invece sembra, un maldestro tentativo di ridurre la letalità del virus ed allentare la morsa delle restrizioni che hanno, è sempre bene ricordarlo, come unico scopo, quello di contenere la sua diffusione tra la popolazione. Altro che dittatura sanitaria.

Andate a raccontarlo a chi ha perso una madre, un padre, una sorella, un fratello, un’amica o un amico

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