Osteopata per neonati: come funziona e a cosa può essere utile l’osteopatia neonatale

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L’osteopata per i neonati può essere un vero toccasana! Sin dai primi mesi di vita, infatti, il neonato potrebbe soffrire di problemi comuni come disturbi del sonno, otite o difficoltà di suzione: uno specialista, grazie a un trattamento manipolativo osteopatico, può ottenere ottimi risultati massaggiando il cranio del tuo bambino. Scopri assieme a noi come funziona e a cosa può essere utile l’osteopatia neonatale! Intanto, ecco a te un video su come prevenire le coliche:

Osteopata per neonati: come funziona e a cosa può essere utile

Un osteopata per neonati è in grado di risolvere numerosi problemi del bambino nei suoi primi mesi. Spesso il neonato durante il parto – soprattutto se il parto in questione è stato particolarmente lungo e difficoltoso – potrebbe aver riportato dei traumi.

Sono soprattutto le ossa della testa del neonato, dopo essersi deformate passando attraverso il canale del parto, a subire di frequente questo genere di trauma, da cui nascono diversi tipi di “plagiocefalie”, o deformazioni del cranio stesso a opera di forze esterne. Quando i piccoli vengono alla luce potrebbero quindi manifestare i segni del parto con evidenti compressioni, che alla nascita è ancora morbido. In altri casi, le deformazioni possono derivare dall’assunzione da parte del bambino di una postura non corretta, ad esempio durante il sonno.

Uno specialista, sottoponendo il bambino a un trattamento manipolativo osteopatico (una tecnica dolce e non invasiva), può riuscire fin dai primi giorni di vita del piccolo a correggere il posizionamento delle ossa. Nei primi mesi, invece, l’osteopatia neonatale può essere utile anche per altre problematiche come reflusso gastroesofageo, sonno, disturbato, colichette e otite.

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Ovviamente sarà sempre bene rivolgersi al proprio pediatra per avere un consiglio su di un possibile trattamento osteopatico. Sarà il pediatra stesso, di conseguenza, a poterti consigliare uno specialista a cui rivolgerti per il tuo bambino.

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Osteopata neonati: a cosa può essere utile?© IStock

Osteopatia neonatale per risolvere otiti e problemi del sonno

Come abbiamo anticipato, questo tipo di cura può risultare utile per diverse problematiche del bambino, a partire dall’otite. Se il neonato ha mal di orecchi, la spiegazione potrebbe essere legata a un trauma delle ossa e dei tessuti del cranio. L’osteopata, tramite una leggera manipolazione della testa del piccolo, riuscirà a ristabilire la mobilità dei tessuti e a ripristinare un corretto drenaggio per evitare che il catarro possa ristagnare, evitando infezioni alle orecchie. Questo trattamento manipolativo osteopatico ha generalmente la durata di un solo ciclo di sei sedute.

Anche i disturbi del sonno possono essere curati tramite l’osteopatia. Spesso i bambini non riescono a dormire bene perché sentono una pressione eccessiva delle ossa del cranio, che dipende generalmente da un trauma subito durante il parto. Quando il neonato è disteso sente in maniera più intensa questo “schiacciamento” e si dimostra irrequieto.

Una manipolazione dolce e non invasiva del cranio da parte dello specialista permette di alleviare le tensioni e rendere il neonato meno agitato durante il sonno. In che modo? Con dei massaggi davvero leggeri, la cui pressione non supera mai i 5 grammi.

 

Osteopata neonati: contro otiti e sonno agitato© IStock

Rivolgersi all’osteopatia per problemi di coliche e reflusso gastroesofageo

L’osteopata per neonati aiuta a risolvere anche problemi di rigurgiti e colichette legati all’irritazione del nervo vago. L’osteopatia consente, tramite una leggera pressione alla base della testa, di liberare il nervo vago dalla compressione delle ossa del cranio, liberando il bambino stesso da queste problematiche già nel giro di cinque o sei sedute.


Nel caso in cui il neonato abbia invece problemi relativi all’allattamento e, in particolare, difficoltà di suzione, la motivazione potrebbe risiedere in una compressione alla base del cranio verificatasi durante il parto. In questo caso, a essere compromesso sarebbe non il funzionamento del nervo vago, ma del nervo ipoglosso e glosso-faringeo. La manipolazione osteopatica potrebbe risolvere anche questo problema.

Fonte articolo Alfemminile

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Redazione MusaNews
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