Al più famoso ghosting, oggi si è aggiunto l’orbiting. Trattasi di tutte quelle tattiche amorose basate sull’ambiguità e sull’assenza di comunicazione chiara e cristallina nella coppia. Forse non ne sei consapevole, ma tu stessa/o puoi essere stata/o vittima di orbiting. O magari persino carnefice. Se vuoi approfondire la tematica, in questo articolo ti spieghiamo cosa significa orbitare intorno a qualcuno e perchè è particolarmente sbagliato, fornendoti alcuni suggerimenti su come reagire qualora questo fenomeno dovesse coinvolgerti!
Ma prima di iniziare, guarda questo video commovente sull’amore vero!
Il significato di orbiting
La prima a parlare ufficialmente di “orbiting” è stata la blogger statunitense Anna Iovine, dopo aver vissuto sulla propria pelle questa esperienza. Ma cosa si intende, esattamente, per orbiting? È molto semplice: inizi a frequentare una persona, sembra andare tutto a gonfie vele, finché l’individuo in questione non si dilegua dalla tua vita, ma senza mai scomparire del tutto. Ignora i tuoi messaggi messaggi, ma non si perde nemmeno una delle tue Instagram story. Mai una volta che ti chieda di uscire, ma a qualunque tua foto c’è sempre un suo like. Non se la sente di imbarcarsi in una relazione stabile, ma continua a commentarti qualunque post su Facebook. Insomma, si rifiuta di fare parte della tua vita reale, ma di quella digitale assolutamente no. È successa una cosa molto simile a Iovine, che, parlandone con i propri amici e colleghi, si è resa conto di quanto questo fenomeno fosse già ampiamente diffuso. Proprio lei, infatti, ha coniato il termine “orbiter”, definendolo come “quell’ex che ti tiene nella sua orbita” e a introdurre la parola “orbiting” all’interno del gergo comune.
Perchè una persona fa orbiting?
Ciò che turba principalmente la vittima di orbiting è l’assenza di spiegazioni e chiarimenti rispetto al – solo apparente – allontanamento del partner. Questa presenza – assenza è logorante perchè destabilizza la serenità dell’altro, che finirà per affliggersi, chiedendosi invano cosa abbia sbagliato nella relazione. In realtà, l’unico e solo responsabile di questo fenomeno è l’orbiter stesso. Al momento sono state individuate 3 ragioni che spiegano il motivo per cui un individuo adotta questo comportamento deviato all’interno delle proprie relazioni.
1. Perchè è affetto da una forma di narcisismo e questa patologia lo spinge a manipolare l’ormai-ex partner tramite una serie di segnali ambigui e contraddittori per vincolarlo a sé. Insomma, per alcuni fare orbiting è come esercitare una forma di controllo piuttosto subdola sugli altri, sfruttando la loro vulnerabilità.
2. Perchè non si accorge di ciò che sta facendo, dunque guarda le tue stories su Instagram, ti sommerge di like su Facebook, commenta tutte le tue foto, ma senza dietrologie o elucubrazioni artificiose. Insomma, l’orbiter fa queste cose per noia, per passare il tempo, perchè è in fila al supermercato e non certamente per mandarti messaggi subliminali né con la consapevolezza che le sue azioni casuali siano oggetti di studio.
3. Perchè, e questo è il caso più frequente, non sa cosa vuole e non si sente pronto a chiudere definitivamente il capitolo. In pratica, gli orbiter, o almeno alcuni, attuano consapevolmente una strategia di flirt prettamente social e piuttosto scostante in modo tale da essere liberi di tornare sui propri passi quando e laddove dovessero desiderarlo. Al momento, quindi, aborrano le relazioni serie, ma nell’eventualità (sempre remota) che qualcosa cambi, non si precludono la possibilità di ripensarci e ripristinare la coppia originaria. “Parte di questo comportamento orbitante è in realtà attribuibile a quelle persone che non si sentono pronte a impegnarsi in una relazione, ma decidono comunque di orbitare attorno alla persona che janno deciso di lasciare, perché la preoccupazione è che se dovessero eliminare completamente il contatto, potrebbero perdere l’occasione di riconnettersi con lei in seguito”. È attraverso queste parole che Rachel O’Neill, specialista delle relazioni, spiega ancora più chiaramente l’atteggiamento di questi individui.
A tutte queste delucidazioni si aggiunge anche la riflessione di Adriano Formoso, uno psicoterapeuta, che individua nell’orbiter un soggetto segnato da traumi infantili che ne hanno ostacolato il regolare sviluppo personale e la possibilità di relazionarsi agli altri in modo sano.
Orbiting e ghosting: qual è la differenza?
Prima dell’orbiting, si parlava di ghosting. Sebbene entrambe le pratiche abbiano a che fare con le pene amorose, non vanno confuse. Si è vittime di ghosting quando una persona, di punto in bianco e senza alcuna spiegazione, sparisce completamente dalla nostra vita, a volte persino bloccandoci sui social e cancellandoci dalla rubrica. Può capitare che vi siate frequentati e parlati fino al giorno prima, salvo poi perderne completamente le tracce per sempre. Nel caso dell’orbiting, invece, la scomparsa non è mai definitiva ma soltanto parziale. L’ex partner, infatti, ti orbita intorno, ma senza impegnarsi in una relazione con te.
Orbiting: come reagire
Nessuno di noi, purtroppo, è immune ai problemi di cuore. Chi più, chi meno, tutti ci siamo passati e, nonostante la sofferenza, siamo riusciti a rialzarci e abbiamo imparato a distinguere chi è giusto da chi è sbagliato per noi. Tuttavia, nel caso dell’orbiting, il dolore è a volte maggiore poiché l’assenza di un rifiuto scandito chiaramente ci impedisce di voltare pagina e andare avanti, tormentati dai dubbi e dai sensi di colpa. Per riprendersi dopo questa tipo di delusione amorosa, occorre innanzitutto fare piazza pulita sui social: bloccare, defolloware, nascondere i propri contenuti a chi non ha avuto nemmeno il coraggio di respingerci in modo esplicito. Dopodiché bisogna accettare quanto accaduto e giungere alla conclusione, per quanto retorica sicuramente sempre valida, che certe persone è meglio perderle che trovarle!
Fonte articolo: Alfemminile