Si celebra oggi, 12 maggio 2020, la Giornata Mondiale dell’infermiere. Una ricorrenza speciale, non solo per il momento storico che ci troviamo a vivere, ma anche perché, in questo stesso anno, ricorre il bicentenario dalla nascita di Florence Nightingale, colei che ha posto le basi dell’infermieristica moderna. A questo proposito, la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) rilancia la campagna #NoiConGliInfermieri per raccogliere fondi da devolvere ai professionisti colpiti dal virus. (qui è possibile donare)
I volti simbolo della lotta al Coronavirus
Una giornata per ribadire ulteriormente la nostra gratitudine nei confronti di questa categoria spesso svalutata, ma indispensabile, come abbiamo potuto appurare – ulteriormente – durante l’attuale emergenza Coronavirus.
I loro volti sono diventati il simbolo di questa lotta. Volti stravolti, segnati dall’uso prolungato dei dispositivi di protezione e da turni massacranti. I volti di coloro che, spesso nel silenzio, sono schierati in prima linea di fronte al bisogno e ai pericoli, senza mai tirarsi indietro.
Dalla diffusione del virus, in Italia sono 12 mila gli infermieri contagiati e 39 i deceduti, di cui 4 suicidi. Tutti provati dall’enorme pressione a cui sono stati sottoposti, spesso costretti a lavorare senza le protezioni adeguate e a ritmi insostenibili, dove la parola ‘sosta’ è soltanto un’utopia. Ma lo fanno perché questa professione non è un semplice lavoro, per loro, è qualcosa di più: si tratta di una vera e propria vocazione. Una scelta di vita che farebbero ancora e ancora, perché la dedizione al prossimo, principio basilare degli infermieri, è un istinto impossibile da rinnegare.
Ci vogliono azioni concrete
Ma le belle parole non bastano. Ci vogliono azioni concrete per tutelare gli infermieri e valorizzare il lavoro che svolgono ogni giorno in prima persona tra i reparti degli ospedali e le stanze dei pazienti. Sostegno, sicurezza, protezione, riconoscimento, sono queste le parole chiave per migliorare le condizioni in cui operano coloro che noi amiamo chiamare “eroi”, ma che sono in primis persone da tutelare.
E se queste attenzioni vanno riservate loro ogni giorno, oggi è un’ulteriore occasione per farlo perché, come sostiene lo stesso direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, “gli infermieri sono la spina dorsale di qualsiasi sistema sanitario”.