Bambini arcobaleno: perchè sono detti i bimbi della speranza

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Per una donna l’ aborto o morte perinatale, è una delle esperienze più traumatiche che si possano vivere. Questa sofferenza può essere comunque superata, con l’appoggio dei propri cari o grazie al dialogo con un terapeuta: soprattutto quando si è in cerca di una nuova gravidanza è indicato aprirsi e sfogare le proprie emozioni. In questo video una specialista spiega in cosa consiste un aborto spontaneo dal punto di vista clinico.

Chi sono i bambini della speranza e cosa simboleggiano

Per molte l’arrivo di un bebè è un sogno che diventa realtà, ma non sempre una gravidanza viene portata a termine come desiderata; anzi, si stima che l’interruzione di gravidanza nel primo trimestre sia un fenomeno molto diffuso tra le donne in età fertile (oscilla tra il 25% e il 30% circa).
La morte perinatale è un’esperienza dolorosa che spesso coinvolge una famiglia intera e non solo la coppia.
Fortunatamente il periodo di lutto si trasforma in gioia quando nasce un altro piccolo. La nuova vita porta con sè un messaggio di speranza e di luce.

Generalmente si indicano con il termine bambini arcobaleno tutti quei bimbi che nascono dopo un aborto spontaneo o una morte prematura, e che con la loro nascita donano un po’ di colore alla vita di mamma e papà, proprio come farebbe un arcobaleno dopo la tempesta.

Dietro alla letizia che arriva insieme a questi bimbi c’è tuttavia una nota di amarezza che i genitori sentono nei loro confonti e alla volte, è difficile da accantonare. Proprio per questo aspetto, i bimbi della speranza possono anche essere denominati ‘figli penombra‘, dal paragone dei genitori con il bambino che non c’è più.

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Un bambino arcobaleno è quindi portatore di nuova gioia, ma allo stesso tempo può essere un’immagine riflessa di qualcuno che non esiste più. Secondo alcune credenze popolari infine, tali bimbi sarebbero considerati come esseri speciali, dotati di caratteristiche quasi soprannaturali e contraddistinti da tratti riconoscibili.

Il 15 ottobre è la giornata mondiale dedicata alla consapevolezza sulla perdita perinatale e infantile. In Italia quasi dieci famiglie al giorno devono affrontare questa triste situazione. È una giornata molto cara a tante mamme, in cui ricordare i piccoli angioletti e riflettere sul mistero della vita.

bambini arcobaleno: chi sono© GettyImages

Mamme di bambini arcobaleno

Una donna in dolce attesa, che ha già attraversato una gravidanza non portata a termine, è tendenzialmente meno serena rispetto a chi si trova al primo approccio.

Dalla scoperta di essere nuovamente incinta, e per tutta la gestazione, la mamma potrebbe essere attraversata da stati d’animo ambivalenti: preoccupazione che possa accadere qualcosa di brutto, forte stress emotivo, dovuto a controlli costanti dello stato di salute del feto, gioia, amore e di nuovo ansia…insomma un turbine di sentimenti perfettamente normali in questa condizione.
Anche al momento del parto ci potrebbe essere un velo di tristezza persistente, difficile da scacciare.
Questa sensazione di timore è una condizione tipica dei genitori arcobaleno, che hanno vissuto in prima persona il lutto.
Poco importa quanto tempo sia passato dalla gravidanza precedente, perchè per alcuni questi sentimenti agrodolci non scompaiono mai.

Le mamme di bimbi arcobaleno sono anche attanagliate da sensi di colpa, e per i motivi più diversi:
si sentono in colpa per aver superato troppo in fretta il dolore della perdita, per aver provato a rimanere incinta un’altra volta, disonorando così la memoria del bimbo mai nato o cercando in questo modo di colmare un vuoto e sfuggendo dall’elaborazione del lutto.

I familiari e gli amici, per quanto possano essere stati vicini alla coppia, tendono a vedere solo il lato positivo del lieto evento, interpretandolo più come il momento in cui si riempie il vuoto che era venuto a crearsi, non riuscendo fino in fondo a calarsi nei loro panni.

Ci teniamo a sottolineare che queste delicate dinamiche non riguardano tutti i genitori che hanno dovuto superare un aborto, ma è piuttosto comune affrontare un percorso simile se non si è stati seguiti e supportati adeguatamente nei momenti di sconforto.

 

bambini arcobaleno: le forme di sostegno dedicate© GettyImages

Come relazionarsi con i bambini arcobaleno

Tanto una mamma necessita di supporto affettivo e psicologico quando subisce una perdita, quanto il piccolo venuto al mondo ha bisogno di comprendere la particolare situazione in cui si trova.

I bambini sono delle ‘spugne’, assorbono tutto, ed è per questo che è importante rimarcare la differenza tra il bambino che si ha tra le braccia e la creatura che non c’è più.
È bene preservare la sua identità ed evitare di caricarlo di aspettative che in realtà erano rivolte a un’altra persona. Partendo dal nome del bambino: se possibile scegline uno che sia dedicato soltanto al piccolo appena nato.
Il carico di aspettative è un processo che avviene incosciamente, ma sono proprio queste emozioni ad essere le più ‘pericolose’ per il bambino. A volte sono causa di traumi che si trascinano per tutta la vita.

Se tuo figlio/a è un bambino o una bambina della speranza, non dimenticare che come genitore sei il modello di riferimento principale, e che per molti anni, sarai osservato scrupolosamente anche sul piano emotivo.
Le sensazioni contradditorie che potresti provare nei suoi confronti sono segni che il bambino percepisce benissimo, ma che non riesce a comprendere.
Come potrebbe, quando è difficile anche per un adulto?
Appena sarà in grado di gestirlo, instaura un dialogo; prova a fargli capire la complessità di quello che stai passando, rassicurandolo sul tuo amore per lui.
La strada che ci sentiamo di consigliare è quella del confronto.

 

bambini arcobaleno: dialogare per mitigare la sofferenza© GettyImages

Parlare per mitigare la sofferenza

Imparare a gestire il dolore di una perdita è una delle cose più difficili.
Ciononostante, il dialogo e la condivisione sono i migliori punti di partenza per accettare che un evento simile non si può dimenticare, ne tantomeno far finta che non sia mai esistito.

Una delle ancore di salvezza per le mamme che hanno attraversato un lutto perinatale è la rete di supporto.
La famiglia e le amicizie sono le prime persone a cui rivolgersi in caso di difficoltà. In seguito arrivano i gruppi di sostegno sul web, sui social…sono davvero tanti, più di quello che si potrebbe pensare.
È davvero importante crearsi una cerchia di persone fidate a cui confessare i propri pensieri e con cui sfogarsi. E quando questo non è sufficiente, rivolgersi a un terapeuta può essere un’ancora di salvezza.

Anche con l’arrivo del nuovo piccolo, sarà fondamentale scindere le esperienze affrontate con i diversi figli, così da non sovrapporre il passato con il presente. L’obiettivo finale è imparare a concentrarsi sull’individuo che si ha di fronte per goderne ogni momento.
I bambini arcobaleno ci insegnano quanto sia prezioso il presente perchè si ha un’occasione per vivere di nuovo la vita con i colori brillanti che solo un figlio può regalare.

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bambini arcobaleno: bambini speciali© GettyImages

Rainbow children, bambini indaco e bambini cristallo: chi sono

Se cerchi online il termine ‘bambino arcobaleno’ quasi sicuramente troverai delle fonti che parlano anche di ‘bambini indaco‘ o ‘bambini cristallo‘. Chi sono, e perchè sono spesso associati ai bambini della speranza?

A quanto pare i rainbow children sono la nuova generazione di bambini indaco. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sull’argomento.

Diverse credenze attribuirebbero ai bimbi arcobaleno delle caratteristiche e capacità speciali, che però, sono prive di alcun fondamento scientifico. Vediamole insieme.


I bambini indaco, secondo la cultura New Age sviluppatasi negli anni 70-90, sarebbero degli individui particolarmente empatici venuti al mondo con la missione di portare il genere umano a uno step evolutivo superiore. Questa convinzione si basa sul rilevamento della loro aura speciale attraverso una macchina, detta macchina Kirlian. Oggigiorno si è constatato come le sfocature rilevate sulle immagini fotografate con questa telecamera, altro non sono che i gas, l’umidità e la temperatura che vengono tipicamente riprese utilizzandola.

In questo caso, quindi la credenza sull’esistenza di esseri speciali, è da scartare.

Dagli anni 2000 hanno fatto poi comparsa altre due generazioni di bambini speciali: i bambini cristallo e i rainbow children.

Ad accomunarli alla precedente generazione di Gifted Children sarebbe la presenza di questa aura particolare (opalescente per i bimbi cristallo e multicolore per quelli arcobaleno) e delle caratteristiche o comportamenti fuori dal comune, addirittura considerati doti spirituali.

Secondo una corrente parapsicologica questi bimbi sarebbero venuti al mondo come veri e propri doni per l’umanità, oltre che per i loro genitori. Tra le capacità più sorprendenti si annovera la telepatia, che in alcuni casi potrebbe procurare un lieve ritardo nello sviluppo del linguaggio (3-4 anni). Alle volte, ai rainbow children è stata persino diagnosticata la sindrome di Asperger o l’autismo.

 

bambini arcobaleno: caratteristiche dei bambini speciali© GettyImages

I bambini cristallo

Questi bimbi nati all’inizio del Millennio, sarebbero in grado di risvegliare la nostra forza interiore attraverso il loro amore innato e la loro saggezza.
Avendo delle carenze nello sviluppo del linguaggio, comunicherebbero con la musica e si esprimerebbero in modi creativi.

I bambini cristallo sono individui intraprendenti, premurosi e affettuosi, in pace con se stessi e con gli altri.
Amano particolarmente la natura, gli animali e la raccolta di pietre e cristalli.
Data la loro grande sensibilità ed empatia, rispetto ai bambini ‘normali’ della stessa età, hanno sicuramente bisogno di essere maggiormente protetti e coccolati. È importante che si stabilizzino in un ambiente sicuro, perchè il rischio potrebbe essere che si isolino dal mondo e che vivano la loro vita a sognare a occhi aperti.

I bambini speciali in letteratura

 

bambini arcobaleno: più evoluti dei bambini cristallo© GettyImages

Per chi volesse approfondire il tema riportiamo alcune letture trattanti l’argomento dei bambini prodigio; in questi testi li troverai descritti come entità superiori.

Si tratta dei libri di Doreen Virtue, che ci spiegano come riconoscere questi bambini molto particolari e come capire se nostro figlio può appartenere a questa categoria di piccoli ‘prescelti’.

Nei testi “The Crystal Children” e “Indigo, Crystal And Rainbow Children” si evince come i bimbi siano individui estremamente calmi e sensibili; con occhi molto grandi e ipnotici. Sono dotati di uno sguardo molto saggio e penetrante.
A detta della scrittrice, quando un bambino o bambina speciale ci fissa, ci da’ la sensazione di essere messi spiritualmente a nudo.

I bambini cristallo sono anche inclini al perdono e non cedono quasi mai ai capricci tipici dei loro coetanei.
Sono la generazione che beneficia del pionierismo degli Indaco: se questi hanno fatto da apripista, i Cristallo seguono il percorso ripulito in un mondo più sicuro e più deciso.

A quanto pare, rispetto ai bambini cristallo, i bambini arcobaleno hanno caratteristiche ancora più evolute perchè sono l’ultima generazione di bimbi speciali arrivati nel mondo.

La scrittrice ne attribuisce accezioni quasi angeliche, in quanto li definisce come l’incarnazione della divinità e del nostro potenziale. Insomma, dei piccoli Buddha che sono più interessati a dare che a ricevere; delle anime pure, giunte a noi da un’entità superiore.

Fonte articolo Alfemminile

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Redazione MusaNews
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