L’acidità in gravidanza, accompagnata da reflusso gastroesofageo o da bruciore di stomaco, è uno dei sintomi più comuni nei primi mesi di gestazione, così come nell’ultimo trimestre. Con qualche accorgimento, è possibile alleviare questo disturbo, ricorrendo – nel caso – a rimedi naturali o a farmaci indicati per l’acidità in gravidanza. Ecco a te quello che c’è da sapere.
Acidità in gravidanza: quali sono le cause?
L’acidità in gravidanza è un problema molto diffuso. Le cause che possono provocare acidità o bruciore di stomaco, così come reflusso gastroesofageo, sono legate principalmente a questioni ormonali: i livelli molto elevati dell’ormone progesterone durante la gravidanza portano a un rallentamento dei processi digestivi, così come a una riduzione del tono dello sfintere esofageo inferiore (lo sfintere posto tra esofago e stomaco). Questo “rilassamento” del tono muscolare che provoca acidità avviene sin dai primi mesi di gravidanza.
Via via che il bambino cresce nell’utero e ci si avvicina alla data del parto, l’aumento delle dimensioni del pancione porta a comprimere lo stomaco, provocando episodi di reflusso gastroesofageo. La pressione esercitata dal feto, sempre più grande, può quindi aggravare il problema nel corso dell’ultimo trimestre, favorendo la risalita dei succhi gastrici (e quindi degli acidi) nell’esofago, con conseguente aumento dei sintomi di acidità percepita e bruciore.
Acidità e bruciore di stomaco in gravidanza: consigli e accorgimenti
Combattere l’acidità durante la gravidanza non è sempre facile, soprattutto perché – come ben sapranno le future mamme – è sempre bene ricorrere il meno possibile a terapie a base di farmaci. Prima ancora di servirsi di rimedi naturali, sarebbe bene mettere in pratica alcuni piccoli accorgimenti: si tratta di semplici consigli che riguardano il tuo stile di vita che potranno aiutarti in modo naturale a ridurre acidità, reflusso e bruciore di stomaco.
Per prima cosa, cura la tua alimentazione consumando dei pasti leggeri, ma frequenti. A stomaco pieno, infatti, è più difficile per i succhi gastrici risalire attraverso l’esofago provocando acidità. Il consiglio è quello di mangiare almeno cinque volte al giorno: colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena, senza mai eccedere nelle porzioni ed evitando in maniera categorica dei pasti troppo abbondanti in orario serale.
Che cibi evitare durante la gravidanza per non incorrere in acidità? Prima di tutto le pietanze fritte, piene di grassi e molto speziate, poi i cibi acidi come pomodori e agrumi. No anche a bevande gassate, zuccherate e alcoliche, tè e caffè. Sarebbe bene, inoltre, evitare di coricarsi subito dopo aver mangiato, perché la posizione sdraiata favorisce il reflusso gastroesofageo. Fare una passeggiata dopo i pasti può essere molto utile per digerire al meglio!
Anche dormire in una posizione inclinata, con la testa e la parte superiore del busto leggermente sollevate può essere utile contro l’acidità durante la gravidanza. Prova a elevare la testiera del tuo letto di circa 10 centimetri per la notte! Infine, scegli sempre un abbigliamento comodo, che non stringa troppo sullo stomaco e cerca di evitare quei movimenti che possano aumentare la pressione sulla zona addominale.
Rimedi naturali per acidità, reflusso e bruciore di stomaco in gravidanza
Passiamo adesso ai rimedi naturali più utili contro l’acidità in gravidanza. Particolarmente consigliata è la malva: consumata in un decotto assieme ai semi di finocchio, favorisce la digestione e calma l’acidità grazie alla sua azione antinfiammatoria e protettiva dell’apparato grastrointestinale.
Contro il reflusso gastroesofageo in particolare può risultare efficace un succo di patata centrifugata, estratti o tisane di camomilla, aloe e liquirizia, infuso di altea, lo zenzero (sia fresco che secco in polvere), i semi di lino consumati in decotto.
Curare l’acidità e il bruciore di stomaco in gravidanza con i farmaci
Se i rimedi naturali non bastano a scacciare l’acidità e il bruciore, ci sono alcuni farmaci che è possibile utilizzare durante la gravidanza, anche se con cautela e sempre sotto la prescrizione del proprio medico. Si tratta di antiacidi e alginati, che però possono interferire con l’assorbimento di altri farmaci o integratori, come ad esempio integratori di ferro e acido folico.
Per questa ragione bisogna evitare in ogni modo il fai da te e rivolgersi sempre al proprio ginecologo prima di prendere in considerazione una terapia farmacologica.
Bruciore di stomaco in gravidanza e capelli del bambino: tra leggenda e verità
Una leggenda popolare afferma che il bruciore di stomaco durante la gravidanza sia causato dalla crescita dei capelli del bambino nella pancia della mamma. La comunità scientifica ha sempre preso le distanze da questa ipotesi: il bruciore di stomaco non c’entrerebbe nulla con i capelli del feto, così come il reflusso gastroesofageo.
Nonostante questo, però, ci sarebbe uno studio del 2006 condotto da un team di ricercatori che sembrerebbe al contrario confermare questa leggenda del bruciore di stomaco tra i sintomi della crescita dei capelli nel bambino: su di un gruppo di 64 donne, infatti, il 78% delle pazienti che hanno sofferto di un grave o moderato bruciore di stomaco durante la gravidanza, hanno poi constatato dopo il parto la nascita di bambini con una quantità di capelli superiore alla media. Le donne che invece non hanno avuto acidità, reflusso gastroesofageo o bruciore di stomaco tra i sintomi della gravidanza, hanno avuto bambini quasi del tutto privi di capelli.
Questo studio da solo non basta a confermare la verità della leggenda popolare, soprattutto perché non suffragato da ulteriori risultati scientifici. Il collegamento tra bruciore di stomaco e capelli del bambino in gravidanza resta ancora solo un mito.
Fonte articolo Alfemminile