Meghan Markle e il principe Harry sono stati vittime a messaggi razzisti. Al momento sono accusati sei ex agenti del servizio di polizia. Secondo le indiscrezioni il Met ha avviato un’indagine dopo che il programma inglese BBC ha riportato alla luce i contenuti di alcune messaggi che veniva scambiati su un gruppo WhatsApp. La BBC è riuscita ad ottenere il materiale grazie a una soffiata di uno dei partecipanti che però ha voluto rimanere anonimo. La notizia ha danneggiato duramente l’immagine di tutti gli ufficiali del Met. Si tratta di un comportamento che per fortuna comprende solo una minoranza, infatti sono molti quelli che credono pienamente in tutti i valori del loro lavoro.
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Harry e Meghan razzismo: i messaggi discriminatori
La Met police ha dichiarato che sei ex agenti, ormai in pensione dal 2015 sono stati incriminati per messaggi inappropriati. I commenti razzisti venivano inviati su un gruppo Whatsapp, dal periodo che va da agosto 2018 a settembre 2022. La BBC è riuscita a trovare i contenuti dei messaggi e ha renderli pubblici. Alcuni scherzavano sulle recenti inondazioni in Pakistan che hanno causato 1.700 morti. Altri si riferivano alla politica del governo in Ruanda e altri ancora parlavano dei duchi di Sussex. Quelli sul principe Harry e Meghan Markle erano di sfondo razziale e presentavano anche immagini. Gli accusati sono: Peter Booth, Robert Lewis, Anthony Elsom, Alan Hall, Michael Chadwell e Trevor Lewton, e dovranno presentarsi alla corte dei magistrati di Westminster il 7 settembre.
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Harry e Meghan news: la loro reazione ai commenti razzisti
Il principe Harry ha rilasciato un’intervista a People in cui ha affermato: “Viviamo in un mondo con un razzismo sistemico e nessuno di noi è immune dagli effetti di ciò. Sono una persona che ha beneficiato a lungo del mio posto nella società”, ha aggiunto. “Lo capisco molto meglio oggi rispetto a una volta. Ho avuto così tanto da imparare e, allo stesso modo, da disimparare. Non è un processo semplice, ma è appagante. Sono un marito, un padre e un essere umano migliori per questo. Mi sento più radicato e connesso”.
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