Rigurgito nel neonato: quali sono le cause, come limitarlo e in cosa si differenzia dal reflusso

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Il rigurgito nel neonato è un fenomeno molto frequente durante o dopo la poppata, e non deve spaventare. Il rigurgito, spesso confuso con il reflusso, consiste in una fuoriuscita di latte e saliva dalla bocca del neonato. Questa fuoriuscita può presentarsi durante la poppata stessa oppure dopo la poppata, in fase digestiva, una o due ore dopo.

Come dicevamo, il rigurgito nel neonato è davvero molto comune e non va considerato una malattia! La metà dei bambini tra gli 0 e i 3 anni ha almeno un episodio al giorno: di solito la fase in cui è più frequente è quando il bambino ha tra i 2 e i 4 mesi. A ben un 10% dei bambini, tuttavia, capita di rigurgitare anche a un anno di età, difficilmente oltre i 18 mesi.

Secondo dati comprovati dalla comunità scientifica, il rigurgito sparisce da sé e solo in casi rari è necessario ricorrere a cure farmacologiche o di altro tipo. Scopriamo assieme quali sono le cause che lo provocano, in cosa si differenzia dal reflusso, come limitarlo nei nostri figli e quando è meglio rivolgersi al pediatra. Ricordiamo inoltre che questo fenomeno è più frequente nei bambini che non vengono allattati al seno. Ecco a te un video che ti spiega come scegliere tra latte materno o artificiale:

Rigurgito o reflusso?

Spesso si crea una certa confusione tra rigurgito e reflusso ed è sempre bene fare chiarezza. Con la parola “reflusso” intendiamo il passaggio del contenuto gastrico dallo stomaco all’esofago: questo può verificarsi anche più volte al giorno ed è comune non sono nei piccoli, ma anche negli adulti.

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Il reflusso nei neonati è presente nel 70% dei casi nei primi mesi di vita: si tratta di un fenomeno fisiologico legato all’allattamento (e dunque a un’alimentazione prettamente liquida) e all’immaturità dell’apparato gastroesofageo (in particolare della valvola che divide stomaco ed esofago). Quando il bebè è sdraiato, i succhi gastrici risalgono verso l’alto generando il reflusso.

Il rigurgito, invece, consiste nell’espulsione di saliva e latte non digerito e si presenta nella quasi totalità dei neonati. Anche in questo caso la causa è l’immaturità del sistema gastroesofageo del bambino, ma il rigurgito diventa visibile, arrivando fino alla bocca. Il reflusso può presentarsi anche senza fuoriuscita di liquido dalla bocca del neonato, cosa che invece nel rigurgito è sempre presente e non deve preoccupare: il bebè ne avrà sempre di meno via via che cresce.

Quali sono le cause del rigurgito nel neonato?

Come abbiamo visto, tra le cause principali del rigurgito c’è l’immaturità dell’apparato gastroesofageo: il sistema digestivo del bebè non è ancora pianamente sviluppato e l’assunzione di liquidi non facilita di certo la digestione dei nutrienti. Non meraviglia, di conseguenza, che il contenuto dello stomaco torni verso l’esofago per poi arrivare fino alla bocca e fuoriuscire.


Nella maggior parte dei casi, il fenomeno si presenta quando i neonati bevono quantità di latte eccessive e troppo in fretta, oppure se – distratti o irrequieti – ingurgitano dell’aria. In tutti questi casi, si tratta quindi di una sorta di campanello di allarme che gli consente di eliminare il cibo in eccesso.

Tra le altre cause comuni del rigurgito, specie quando è eccessivo, bisogna ricordare anche una possibile sovraproduzione di latte da parte del seno materno o un riflesso di emissione forte: in questi casi, per evitare il rigurgito, sarà bene allattare il piccolo in una posizione semi-reclinata o reclinata su un fianco.

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Il rigurgito può anche essere provocato da una particolare sensibilità al cibo, specie dalle proteine del latte presenti nella dieta della mamma. Sarà bene provare a eliminare dalla dieta per un paio di settimane il latte vaccino e valutare se ci sono miglioramenti. La sensibilità eventuale può essere legata anche ad altri nutrienti che stai assumendo, come medicinali o integratori: parlane col tuo medico di fiducia!

Nei bambini un po’ più grandi, questo fenomeno può essere legato proprio all’introduzione di cibi solidi nella loro alimentazione, oppure in concomitanza con la dentizione, che provoca l’aumento della salivazione. In certi casi può essere dovuto a raffreddori o allergie, oppure a un cosiddetto “scatto di crescita” che lo porta a ingurgitare più voracemente, assumendo più aria.

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Consigli per limitarlo

Dopo aver visto come, di fatto, il rigurgito non è una malattia che debba preoccupare, ma un normale processo fisiologico – cerchiamo di capire cosa fare per evitare che si verifichi troppo spesso. Per limitare i rigurgiti bisognerà fare attenzione prima di tutto alla modalità di allattamento: è preferibile fare delle poppate piccole (che consentano al neonato di ingurgitare una piccola quantità di liquido per volta), ma frequenti. Bisognerà poi aiutare il bebè a fare il ruttino e tenerlo in una posizione verticale dopo la poppata.

Durante la poppata, invece, è preferibile tenere il bambino di lato, pancia contro pancia, stando entrambi sdraiati. Altrimenti la mamma può assumere una posizione reclinata col bimbo sdraiato su di lei, in modo che lo stomaco non venga compresso. Quando il piccolino sarà un po’ cresciuto, bisognerà farlo salire sulla gamba della mamma a cavalcioni.

Infine, considera anche il punto di vista di tuo figlio: quello che succede per lui non è affatto piacevole, e non ha bisogno di vederti spaventata da esso! Piuttosto, di sicuro gli faranno bene delle coccole e delle rassicurazioni in proposito.

Quando preoccuparsi?

Il rigurgito raramente è causa di problemi, e non richiede quindi un particolare intervento. Bisognerà rivolgersi al pediatra solo se gli episodi sono davvero molto frequenti, si presentano anche a parecchie ore di distanza dall’allattamento e nell’emissione è presente materiale acido.

Attenzione, inoltre, se il bebè si dimostra particolarmente irritato, con risvegli improvvisi in fase di digestione, problemi nell’alimentarsi e blocco della crescita.

Per ulteriori informazioni scientifiche sull’argomento, puoi consultare il sito di Meyer.

 

Bambini che ridono: le foto più belle!© iStock

 

Bambini che ridono: una paperella© iStock

 

Bambini che ridono: mamma e bimba insieme© iStock

 

Bambini che ridono: un papà amorevole© iStock

 

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Bambini che ridono: un bacio da mamma© iStock

 

Bambini che ridono: e ancora un altro© iStock

 

Bambini che ridono: in culla© iStock

Fonte articolo alfemminile

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Redazione MusaNews
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