Il momento dell’incoronazione di re Carlo si avvicina sempre di più. L’interesse del pubblico non è mai stato così alto per una tradizionale cerimonia della Royal Family, anche a causa dell’incerta presenza di Harry e Meghan all’evento. In ogni caso il 6 maggio, il primogenito della defunta Regina Elisabetta, verrà consacrato sul trono britannico, sancendo definitivamente l’inizio di una nuova era, quella di Sua maestà Re Carlo III. Carlo, appena salito al trono, aveva annunciato di voler modernizzare la corona, cercando così di incontrare maggiormente il favore dei sudditi: l’evento infatti prevederà diverse regole e oggetti di rito, alcuni modernizzati dal sovrano in persona.
Re Carlo olio incoronazione: la legenda
Particolare necessario per l’incoronazione è sicuramente l’olio di oliva consacrato, definito Crisma, che porta con se una storia e una leggenda del tutto particolare. Ai tempi di Elisabetta, la cui incoronazione venne trasmessa per la prima volta in diretta tv, si utilizzava una particolare miscela segreta profumatissima fatta di olio di sesamo, olio d’oliva, essenza di fiori d’arancio, di rose, di gelsomino, di cannella e di muschio, resina di benzoino e per finire l’ambra grigia e lo zibetto. In quella specifica occasione però la boccetta utilizzata non era del tutto tradizionale: quella originale, che si tramandava da generazioni, era infatti andata distrutta a causa dei bombardamenti nazisti e si dovette trovare in fretta e furia una soluzione.
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Peter Squire, il chimico che si occupò di realizzare la miscela, consegnò l’olio a Buckingham Palace nella bottiglia più elegante che aveva trovato a casa: quella di un profumo finito, Mitsouko di Guerlain. Nessuno si degnò di trovare un’altra sistemazione a quel prezioso olio, e durante la cerimonia si decise di spegnere le telecamere proprio nel momento dell’unzione. Nello specifico, la tradizione prevede che l’unzione sia eseguita su un baldacchino sostenuto da quattro Cavalieri dell’ordine della Giarrettiera e che l’olio sia spalmato su mani, petto e testa.
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Re Carlo incoronazione: il nuovo olio cruelty free
Come già detto, Carlo ha fin da subito espresso al volontà di essere un sovrano moderno. Ha infatti deciso di privare l’olio sacro di due ingredienti di origine animale tradizionalmente usati: l’ambra grigia e l’olio di zibetto. La prima è ottenuta dall’intestino dei capodogli, mentre il secondo viene prodotto dalle ghiandole del piccolo mammifero. Sua maestà ha dunque optato per un’alternativa vegana e cruelty free. Il nuovo flacone di olio è stato già preparato e consacrato a Gerusalemme dal Patriarca Theophilos III e dall’Arcivescovo anglicano di Gerusalemme, Hosam Naoum. Per quanto riguarda il resto degli ingredienti, questi sono rimasti inavriati. L’olio d’oliva per esempio, come da tradizione, è stato ottenuto dalla spremitura delle olive raccolte sul Monte degli Ulivi, la montagna a est di Gerusalemme dove c’è il Monastero in cui è sepolta la Principessa Alice di Grecia, nonna di re Carlo III.