Marie Cau è la prima sindaca transgender a essere eletta in Francia

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Si chiama Marie Cau, ha 55 anni ed è stata eletta sindaca nella cittadina di Tilloy-lez-Marchiennes, nel nord della Francia. Ok, nulla di eccezionale fin qui, se non che Marie è la prima donna transgender a ricoprire questa carica in Francia, segnando di fatto una svolta nella storia del paese. La sindaca racconta che il suo percorso di transizione è durato complessivamente 15 anni, ma ci tiene a chiarire che la vittoria non è stata merito della sua identità di genere. “Le persone non mi hanno eletta perché sono transgender, hanno eletto il mio programma”, ha subito precisato la donna, che si augura un futuro in cui notizie di questo tipo saranno all’ordine del giorno, spiegando che “la vera conquista sarà il giorno in cui l’elezione di un sindaco trans non sarà più un evento”.

Un grande passo per la civilità e la comunità transgender

Nonostante lo stupore di fronte all’attenzione mediatica rivolta alla sua condizione, la donna è ben consapevole di quanto la sua vittoria sia un grande passo per la civiltà in generale e la comunità transgender in particolare, da sempre nel mirino di pregiudizi e discriminazioni. È per questo motivo che storie come quella di Marie meritano, anzi, devono essere raccontate.


Lei, fortunatamente, ha avuto un’esperienza di transizione positiva ed è stata risparmiata da episodi di bullismo, purtroppo, in altri casi, ricorrenti. “Qui le persone sono quasi sempre gentili”, racconta la neo-sindaca, “io non ho mai avuto tabù e ho sempre risposto apertamente alle domande dei miei concittadini”.

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Chi è Marie e cosa propone per la sua città

Marie, la cui lista ha ottenuto tra il 63,5 % e il 73,1 % dei voti, è laureata in ingegneria, ha un diploma di tecnico agricolo, ha conseguito una laurea breve in orticoltura e, in passato, è stata persino arruolata nell’esercito. Oggi è pronta a spendersi per il bene della sua comunità da cui, a parer suo, è stata eletta nella speranza di un cambiamento generale. Un cambiamento che non tarderà ad arrivare, se guardiamo al programma elettorale con cui Marie ha sbaragliato la concorrenza: una svolta ecologica in favore dell’ambiente, manovre di sostegno all’economia locale e all’agricoltura sostenibile e una maggiore attenzione a iniziative solidali e sociali.

Il sostegno di Marlène Schiappa

Poco dopo la notizia dell’elezione, direttamente da Twitter è arrivato l’endorsement di Marlène Schiappa, segretaria di Stato per l’Uguaglianza tra le donne e gli uomini e la Lotta contro le discriminazioni. La donna ha fatto i complimenti a Marie e, attraverso un tweet, ha rimarcato che: “La visibilità trans, e quindi la lotta contro la transfobia, passa anche attraverso l’esercizio di responsabilità politiche o pubbliche”.

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